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MICHAEL SANTHERS

 

 

 

POESIE DI MICHAEL SANTHERS 10

         

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OBLIO

Ogni giorno il tempo passa sui volti
una pennellata di trasparente vernice 
che s'accumula, s'accumula,s'accumula
e diventa lente sfocata a mediare l'oblio
e allora si cerca a confronto la foto migliore
che il ricordo non tiene o nasconde

Ogni et� ha la sua maschera
e le rughe archivio dell'anima
a consultarlo tristi capiamo
solo come nebulosi ci vede la gente
perch� ormai siamo refrattari
in ogni pagina  a noi stessi,
la nostra stella uno specchio 
col dorso negli occhi
chi ci guarda vede solo se stesso
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Da:Sorrisi Pignorati
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CATRAME

Ricordi
pietre a pagine di passi
veloci e claudicanti
per fuggire dalla storia
per tornare a casa

Selciati
coperti dal catrame
vomito del diavolo
miele al progresso

Al sole 
lingue nere biforcute
papille roventi
olio bianco ai volti
e dorso di mano 
a tracimarlo

Rughe, radici esplose
stradario d' inferi prenotati

Promenade di corvi e gazze
sostano su rossi brandelli di respiri
s'involano a percussioni di tacchi
e al soffiante bacio di copertoni

Pece sul luogo
ove due cuori sintonizzarono
la prima volta 
unisoni traballi
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Da:Sorrisi Pignorati
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EQUIVOCI E STRATEGIE 

Coda a molla dello scricciolo
imitato dal pettirosso,
affettano il freddo, disperdono i brividi
e si parlano ad alta voce in esperanto
per spartirsi briciole di monelli

Il ghiro ispeziona la dispensa
sta per andare ospite da Morfeo
prima di salutare con galateo regala
tre noci alla strozzina ghiandaia
� il prezzo per essere dimenticato

la volpe rinnova la moquette di fieno
omaggio del contadino
a patto di lasciare in pace i polli
e di svelargli furbizie di rinomata fama
ma la regina delle favole analfabeta
equivoca l'ultima vocale e svela
sinistri intenti a domare 
la sua eterna mai placata fame

Incessante bussa a un tronco il picchio
l'ubriaco crede sia la ragazza
 che ha sognato
dice vieni avanti amore 
e la moglie l'abbraccia
e promette di regalargli una vigna

Le rasoiate gelide dell'inverno
evidenziano costole 
spoglie di cane e gatto
che firmano storico armistizio
e solidali assoldano anche un topo
a votare no alla spending review
del despota padrone Toscano

A tal osservare la capra,indispettita
si liscia il pizzetto,esclama.. 
salute e fronde
e mastica con dentiera del governo
una giacca Cinese che prende fuoco
alle bestemmie del fattore
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Da:Soste Precarie
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POVERTA'

La povert� perde i denti
le mascelle li cercano biascicando
poi riposano a bocca aperta
e le mosche speleologi

Il vento inzacchera le ciglia
con malta di polvere e lacrime 
e  valvole al declino
mosse da occhi eccentrici
e negli spifferi barlumi la vita

Giacche a gallerie
topi gli spiccioli
entrano e si perdono nelle scarpe
zoppicare significa trovarli
sul davanzale dell'alluce

Antenne i capelli
paraboliche le orecchie
captano insulti e nuche al dileguo
ripetono piet� fuori sintonia

La povert� � un'ombra
illusoria pareggia,livella ogni sorte,
fedele compagnia
segue le figure nella luce
e nel buio martella i suoi perch�

La povert�,cicatrice nell'anima
e anche quando ricco
ricorda sempre
.....la riparazione 
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Da:Sorrisi Pignorati
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FLASH AL CIELO

Incinta la luna, russa
sotto un velo di foschia
a tratti rattoppato
lascia intravedere il pulsare
di una nuova vita

Cariche di missive al Supremo
e stanche di dinieghi
le stelle riposano
e di tanto in tanto litigano
per qualche nuvola a coperta 

Occhi al cielo di due fidanzati
a chiedere alla gialla palla
di sposarli in eterno
ma il vento frusta 
coi capelli lo sguardo
e continuo invalida
rinvia la cerimonia

Affamata una volpe
aspetta la placenta
affila i denti
corre verso la collina
a divorare una stella cadente
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Da:Sorrisi Pignorati
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CERTI GIORNI

A volte il sole un impiccione
fa vedere ai raggi X verit� seppellite,
le nuvole tassisti a speranze
e il vento uragano di pensieri

Ci sono certi giorni
che il calendario non li regge
e qualcuno sopra al numero
pianta un chiodo e se la prende
col Santo sottostante

I rumori, vetri, raschiano il cervello,
i nervi autostrade di sbadigli
e le vene fogne intasate
dove vanno a pesca i sogni

Poi torna in mente un amore
e uno capisce che amava l'altro
per non odiare se stesso

Certi giorni 
sono esche del destino
sicario del tempo che voleva
 essere apprezzato
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Da:Soste Precarie
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MIGRAZIONE (Un Pettirosso)

Forse su correnti ascensionali
in autunno arriv� dalla Finlandia
si pos� su un folto cespuglio
e da li cant� per diverse notti
per gioia o per cercare 
in terra straniera qualche amico
ma nessuno mai rispose

Un gufo Re dell'oscurit�
geloso del suo regno
lo trov� arrogante e invadente
e una sera l'infilz� agli artigli
e in un attimo lo divor�

Pensai, quando si va in terra straniera
bisogna silenziosi,con umilt� e pazienza 
col tempo sapersi integrare
vale sia per gli uomini che per gli animali
anche perch� alcuni comportamenti
in certi posti sono normalit�
in altri vanit� e offese alla comunit�
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Da:Soste Precarie
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TERREMOTO

Nel deserto di polvere
niente alle spalle
e non sai da dove vieni,
niente di fronte 
e non sai dove andare

La terra, una pentola 
traballante sul fuoco
il cielo il coperchio
e tu solo fagiolo 
che non sfama nessuno

In stand by sciacalli e iene
con labbra a sipario 
di denti in allerta
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Da:Sorrisi Pignorati
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QUANTI VIALI

Quanti viali
e ai lati fiori d'ogni stagione
di ogni luogo visto o sognato 
tutti a mediare cose non dette

Quante croci,alcune muschiate
sono trespoli abbandonati dagli angeli
e tutti sperano ritornino
e qualcuno a esortarli in nome di Dio

Quante biblioteche
chiuse per sempre,
quanti  libri mai letti
e altri qualche pagina appena
ora tutti  a scrutare
a recuperare almeno una frase
dietro copertine di piombo

Oggi � il carnevale dei muti
e i coriandoli non volano
hanno solo sete 
si fanno spugne alle lacrime

I cipressi,unici postini a portare
solo pi� in alti gli implori
e qualcuno dal fitto fogliame
scorge due occhi subito alati
a porgere al cielo lo strazio
-----------------
Da:Sorrisi Pignorati
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L'IMPRENDITORE PELLICCIA

Il soprannome Pelliccia a testimoniare 
lo scuoio d'ogni vita precaria
e farne mostra di vanto e prestigio

Mi sfratt� a dicembre
con il freddo che accartocciava il dolore
e la neve  pareva una tovaglia per mosche
ora qui giace col suo volto severo
cotto su una lapide pacchiana

Qui nel paese dei silenzi
 sanzionati dal tempo
ove unica replica sfocata lente al ricordo,
ognuno che passa volge al cielo lo sguardo
fa mirini l'indice e il mignolo e poi l'accosta
al basso ventre a mimare un soppeso

Sul marmo fiori di plastica
dal neutro colore in rifiuto 
a rappresentare nessuna stagione
tanto meno il candore
delle piume degli angeli

A poca distanza un cipresso
dai cui rami cadono escrementi d'uccelli
che sembrano scrolli di pennelli
su marmorea tela di Van Gogh in delirio 

La morte, unico incorruttibile Giudice
capace di condannare indebiti appropri
e virtualmente restituirli all'esempio
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Da:Vetriolo
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FLASH AL CIMITERO

Guardie giurate i cipressi
vegliano pace
evasa dal dolore
e dondolano
imitando dinieghi
a chi spera risposte dal cielo

Il sole distribuisce le ombre
e su alcune foto 
si vede l'ultimo saluto
sotto bave di lumache

Una lucertola
si posa a baffo
e rende un volto severo
poi sale agli occhi per un grugno,
stanca s'addormenta sulla croce

D i loculo in loculo il pettirosso
cinguetta a  sveglia
e con la coda percuote l'invisibile,
un bruco il suo compenso
e col volo ondulato
traccia sugli assi marmorei
le linee degli alti e bassi
nella vita dei defunti

Fischia il pesante cancello
mette in galera i fiori
chiude i visitatori dai ricordi
mentre l'ultimo cigolio
cede al forte serrante rumore secco
forse il gong di Dio
a ridare inizio al sogno eterno
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Da:Soste Precarie
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CORNA

Corna di vetro
invisibili allo specchio
riflettono abitudini
di spalle

Corna
fioriscono su pruriti
omaggiano maldicenze
che diventano confetti

Corna
stendini alla finestra
salutano con panni stesi
e una vestaglia
effige di nuca senz'occhi

Corna
a iattura d'adulteri
biodegradabili

Corna
a farfalla
al salto di cervo e quaglia
l'amore se la squaglia

Corna
antenne al traffico
indice doppiato
in additi mistici
 a volte folcloristici

Corna
grilletti a sogghigni
in mira a sagome pietose
giammai curiose

Corna
alberi di radure
insidiate da foreste
avamposti a cervi
a rodaggio di fucili
e vanto di cacciatori

Corna
frecce smussate e storte
puntate al cielo
boomerang ritornano all'arco

Corna
chiodi d'ilarit�
scacciati da altri chiodi
a volte perdono la testa

Corna
bandiere di Giuda
al capolinea sugli ulivi
e orgoglio  e scettro di cervidi
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Da:Poesie Cialtrone
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QUESTA PIOGGIA

Questa pioggia
un rumore di fruste
fa scappare i pensieri
tira i nervi sfibrati
e l'appende al cervello
mentre gli occhi nuotano 
nelle nuvole

Imitano dinieghi i tergicristalli
annullano ogni speranza
e torbide  pozzanghere
giocano col timore dei piedi,
segnano un punto 
a ogni bestemmia
deridono sondaggi di tacchi

Gli animali sospendono trame
e trasfusioni di sangue
in attesa si svegli il sole
impigrito sotto grigia coperta
ma un lampo gli fa da abat-jour
solo per andare a pisciare

Da un rudere il gufo
col metal detector
a sondare raggeli a paure
in cuori d'acciaio
spezzati all'azzardo
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Da:Sorrisi Pignorati
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L'INFERNO

L'inferno � sulla terra
e i demoni tra noi
con le mimiche trasparenti
li vedi ogni giorno
a disseminare esche
alle quali abboccano
a volte anche loro

Hanno il fuoco nel cervello
e le vene ad attizzarlo
e quando bruciano
mangiano la neve

Corrono veloci
per distaccarsi
dalla propria ombra
poi sfiancati ruotano su se stessi
e si fumano i respiri

L'inferno � un campo neutro
dove giocano i perdenti
e i vincitori li vogliono
a testimoniargli la vittoria
sul podio di lava 
attizzato da angeli puniti
disertori a trespoli di spalle
in continuo scrollo 
a farli cadere

L'inferno per ognuno
a volte � una dentiera
fuggita dai sorrisi
vola nella noia
sparata dalla follia
cade sulle ciglia
finisce tumulata nello sguardo
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Da:Voci Dall'inferno
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MOTEL

Primavere e inverni
vestiti intercambiabili
spengono e accendono
carni nel Motel,
macellaio il portiere 
camuffato da poeta
le vende con  pollice e indice
sfregati al baffo di vetro
e un sorriso a bocca chiusa
in una parentesi appesa alle ciglia

A volte ci sono fiori
in armistizio di profumi
mischiati a filigrana
sollazzati nel fruscio
di arrivederci divergenti
a V dal punto fisso

Arco monumentale
del cimitero degli ormoni
la vecchia insegna sfumata
con una lettera cadente 
supplica il selciato
a fare da tagliola 
di un tacco a spillo

Rosari di motori
rombi di preghiere
al Santuario dei ricci
---------------------
Da:Soste Precarie
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A UNA FESTA


Tra ciance e ipocrisie di una festa
la rividi con la faccia a stradario fuorviante
i capelli svolazzanti e sonda a ogni umore
e gli occhi ingenui che cercavano di perdersi,
fu contenta di scorgermi
 coi respiri tra le nuvole
e un dissenso di piacere per non emozionarmi,
sorrise al primo che sganci� un saluto
ma un'aureola di denti la segnal� triste
-Voltai le spalle per sognarla com'era un tempo
poi una musica assordante spezz� l'incanto
e quando la rividi in una vaga somiglianza
caddi sotto il peso dei mie anni avari
mentre lei rantolava in un bicchiere
-Fuori c'era la luna incinta 
che bacchettava le stelle
troppe ingorde di desideri 
scartati come caramelle
-In divergenza all'anima 
e unisoni a dileguarsi ai ricordi
i piedi mi portarono verso il non ritorno 
................che stavo imparando
--------------------------
Da.Sorrisi Pignorati
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MOTEL

Primavere e inverni
vestiti intercambiabili
spengono e accendono
carni nel Motel,
macellaio il portiere 
camuffato da poeta
le vende con  pollice e indice
sfregati al baffo di vetro
e un sorriso a bocca chiusa
in una parentesi appesa alle ciglia

A volte ci sono fiori
in armistizio di profumi
mischiati a filigrana
sollazzati nel fruscio
di arrivederci divergenti
a V dal punto fisso

Arco monumentale
del cimitero degli ormoni
la vecchia insegna sfumata
con una lettera cadente 
supplica il selciato
a fare da tagliola 
di un tacco a spillo

Rosari di motori
rombi di preghiere
al Santuario dei ricci
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Da:Soste Precarie
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LA SEDIA


Dal mio padrone assai cialtrone
ho subito quarant'anni di flatulenze
e infinite volte alzata al cielo
a minaccia della dimessa moglie
fin quando un giorno mi s'allent� un piolo
e il maleducato cadde secco,
sbatt� la testa e mor�

La padrona mi port� all'immondezzaio
e un povero mi aggiust�
e divenni la regina della sua casa
ma identica sorte a subire flatulenze
a volte veri bombardamenti
e allora stessa strategia 
e mandai all'inferno pure lui

Finii in una discarica abusiva
ove dei monelli mi lanciarono nel fiume
e vagai vagai, vidi cose mai viste
e un giorno ebbi immensa emozione
vidi per la prima volta il mare

Mi raccolse un pescatore
e mise le mie costole
a tamponare una falla
-chi l'avrebbe mai immaginato
di finire dal c..lo a navigare
-----------------------------
Da:Poesie Cialtrone
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CASTAGNETO


Uccelli nella nebbia
inchiostro al vento
a scrivere e cancellare
il divenire a cui i topi
tentano dare una cornice

Una moto a caccia dell'orizzonte
il rombo fa da battitore
e il pilota lo infilza
ma ci rimette un urlo

Macchie di sereno
il sole spoglia castagne
e scrigni d'ansimi i ricci
circoscritti da fruscii
di una fata 

La strada, tagliata
da creature misteriose
ed echi a volerla cucire

Carte di caramelle 
lanciate da una strega,le foglie
mettono paura ai cuori
asincrono ai respiri

Litigano i piedi
ognuno  a imporre direzioni
poi lontano il fumo di un comignolo
esca al naso li cattura





ORA DI PRANZO

Il prete cucina bene
e i fumi d'arrosto
agitano l'orologio sul campanile,
le lancette litigano
e quella dei secondi finisce malconcia
si ferma sul numero sei
e il vecchio claudicante 
perde tempo per tornare a casa
ove la moglie inquieta
sfoglia e supplica santini

Nel traffico si parla con le mani
le auto imitano canguri
a volte gigantesche penne
e firmano l'asfalto

Vulcani sui tetti
orchestra di piatti e forchette
note sferraglianti
parole in metrica
con accenti variabili
al cozzare di bicchieri colorati

Bambini fuori rigore
briciole a palline
ossa a organetto
rimproveri baritono
tovaglioli a silenziare

Televisioni in playback
doppiatori al liscio di pance
opinionisti al conto di respiri
podio al divano
scodinzoli a catena
oblii russanti
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Da:Sorrisi Pignorati
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LA PORTA

La porta sigilla gli addii
ride quando � semichiusa
dorme quando non ci siamo
ci saluta alle spalle
conosce tutti i segreti
tambureggia fughe ed implori
ai suoi piedi pregano
amori e animali mentre Lei
corteggia una chiave
per una o pi� amplessi
-La porta traguardo e partenza
del nostro destino 
bacheca nel nostro passato
e bandiera congelata
di vacillanti ideali
ruota agli umori il futuro
-La porta, mantice d'aria
a cavallo immobile di passi
indecisi spronati da scarpe
all'insistenza strozzate
-La porta  anche aperta 
pu� fare da muro invisibile
e solo un sorriso pu� abbatterlo
-A volte stanca o distratta
lascia passare una lettera
che il cuore e una mano
hanno scritto senza consenso
del mittente smarrito
-La porta,orizzonte accorciato
a fermare l'oltre alla mente
spostato dal pallone di un bimbo
sgridato ci colpisce
con una lama di luce
nel tetro dell'anima
----------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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ANTIDOTI 

Nel silenzio
s'ode il rumore dei pensieri
a volte svegliano i ricordi
e quelli pi� cattivi s'arrabbiano,
la mente diventa campo di battaglie
e a sedarli una bottiglia di vino
che timorosa d� ragione a tutti
e ognuno s'innamora di se stesso
salvo poi scoprire il giorno dopo
di non essere corrisposto
e allora di nuovo vino per corteggiarsi
ma sempre uguale il copione
-Stanca di fare Ponzio Pilato
l'anima interviene a mediare
e accusata d'imparzialit�
viene assalita dai suddetti
finch� i nervi a recinto dell'arena
si sciolgono a fare entrare la ragione
che altro non � che la forza di polizia
del cervello stanco d'esser tollerante
-Alla fine dalle ferite
concimate dal letame,il dolore
fiorisce per breve tempo..la pace
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Da:Soste Precarie
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CADUCITA'

Rosse, giallo e amaranto
le foglie nelle vigne
al loro maquillage nel distacco
a volte senza vento cadono
alla frequenza di una voce
addirittura di un pensiero
e di un battito del cuore
accelerato alla vista di una ragazza
che prova due grappoli a orecchini

Viali tappezzati
e ai lati scheletri in preghiera
agitati dal rombo di motori
che spingono custodie di lamiere
verso il progresso senza capolinea
e per i bambini le foglie svolazzanti
sembrano farfalle obese
in vani tentativi di decollo,
qualche vecchio l'immagina monete
per comprare gli anni
e perse nella fuga di un furto
oppure biglietti di viaggio
lanciati da un treno che non hanno mai preso
e ora l'ultimo che stanno perdendo

L'autunno � una sala d'attesa
ove ognuno sa di pagare
un capello,un dente,una lacrima
alla noia, alla nostalgia
rivali strozzini,invisi al tempo
che tollera delegando agli orologi

Giocano a tombola coi tartufi i cinghiali
e spesso vince un fucile fuori gara
e porta via le pedine
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Da:Quando Gli Alberi 
Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
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CARTA D'IDENTITA'

Il nome non me lo sono scelto
e neppure il cognome
e la mia data di nascita
l'hanno scritta gli altri
l'ho letta dubbioso
quando ho imparato a leggere

Di professione faccio il poeta
ho versato contributi d'ozio
e quando andr� in pensione
voglio essere ripagato 
con la stessa moneta

Ho scritto cose inverosimili
se le avessi dette a voce
ora sarei al manicomio

Non mi sono mai sposato,
con la fantasia ho rubato 
pezzi migliori di ogni donna
e pigro insoddisfatto
non ho mai terminato il puzzle

Da giovane ero fiero comunista
ora voto per me stesso
facendo una X sull'alone dello specchio
anche se quella voglia indomita
di scansare a sinistra m'� rimasta
quando c'� da lavorare

Le mie poesie pi� belle
non le ho scritte
per farlo avrei dovuto indagare
aprendo l'anima alla luce
e si sa con finestre e porte aperte
entra di tutto e specie i topi
non li puoi pi� cacciare
e rosicchiano gli scaffali d' emozioni
----------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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TRESPOLI DI FUMO

Tra fruscii di parole
saltate da tinte fosche
e spezzate dal rombo dei motori,
ambulanti discariche di ormoni
su steli di parrucche
vegliate da lampioni 
e fal� di copertoni,
la notte � un telo nero 
bucato da scintille
e i cuori tamburi di filigrana
percossi con tacchi a spillo
tacitano malelingue
e qualche canto di grillo
-Cuori senz'ali
riposano
su trespoli di sigarette
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Da: Sorrisi Pignorati
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RANDAGI


Orecchie a filtro di rimpianti
cuore a scrigno di paure
pelo in guerra fratricida
e passi a scatti molleggiati
come a non voler essere 
di peso alla terra ostile,
sempre pronti a schivare
parole,vento e mimiche,
non sanno dove andare
il pensiero non sa volare
la storia vera non li aiuta
e abbaiano per ricordare al tempo
che si sono anche loro

Il sole � un nemico
illumina e cucina ferite
e le d� a mosche e bastoni
invece con la luna misteriosa
rientrano in partita
ma si fa vedere poco

Unico portafortuna
fiducia in se stessi
e quando bevono
digrignano al riflesso 
minaccioso a rubargli l'acqua

Rifiutano carezze
le mani sono catapulte
tradiscono anche le pietre
raccolte si credevano souvenir

Nemici dei lupi
e cacciati da Giuda,
nutriti di tremori e scarti
nascosti dietro ombre di vetri
con la coda a bussola di minacce
e a bersaglio di mille colpe inventate
-----------------------------------
Da:Sorrisi Pignorati
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RUGIADA

Aria di rugiada
rende spugnoso il suono delle campane
e accartoccia le foglie sul baratro dei saluti
anche gli orologi nel loro ticchettio arrancano
e nel salto dei numeri spinti dai battiti del cuore
ringraziano vene ai polsi

La rugiada dipinge d'argento fili d'erba
e orme di scarpe paiono barchette
contate da bambini su onde congelate

Uccelli scivolano sui rami
e nel rivendicare appiglio 
con le dita delle zampe
inconsapevoli giocano a morra
e qualche vecchio su una panca
l'annovera a una cabala 

Spegne lunghe arsure l'asfalto
e in nuova cotica solleticato
da copertoni si rif� il maquillage
e a volte capriccioso li fa scivolare
in altri intenti

Lento beve il sole, a goccia a goccia
disseta gli incubi della notte
e spegne l'ardente passione per la luna
innamorata follemente di Giove...




VIGNE

Le viti succhiano il sangue dalla terra
i contadini lo rimettono in circolo
e tutti diventano pi� giovani
i vecchi addirittura bambini

Vola la fantasia,va per conto proprio
ma non ha il brevetto da pilota
e incauta va a schiantarsi

Il vino frequenta gli altari
e tanti animali sanno
che prima o poi dovranno sposarlo
ma la luna di miele sar� sacrificio ai deliri

Guardatele le viti, storte e allineate
sembrano vene fiorite
e i fiori assoldati a mediare
tra gioia e tristezza

Le vigne,speranze coltivate,
finiranno in bicchieri di vetro
indossati come occhiali 
a correggere la realt� fuori gradazione
-------------------------------
Da:Soste Precarie
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AUTUNNO DEI PERDENTI


Muoiono le foglie
il muschio si ravviva
e fa da cappotto alle pietre

Alcuni alberi barattano
i frutti con gli arrivederci
e i mercati si colorano
di doni pignorati

Guidati da geometri invisibili
ritornano grassi i torrenti
scalzano Italiani arresi sotto i ponti
e tavole e cartoni con scritte
...fragile don perignon
imitano puzzle di barche
galleggiando vanno verso il mare
che sazio ne ha viste gi� troppe
e non li vuole

Condomini occupati
da immigrati clandestini
e da animali che vengono sparati,
alcuni nel rifugiarsi 
rotolano in qualche cappa di cucina
annullando rinvii al pranzo

La fantasia non ha limiti
gli sfrattati autoctoni si tingono di nero
col lucido delle scarpe
per sembrare Africani
e scroccare un pasto
senza doversi vergognare

Mi colpisce una quaglia
con l'orologio impallinato
e quello del campanile � rotto,
ha perso lo stormo
vaga da circa un mese
poi pregando finisce in un quagliomedro
ove in corso il sinedrio dei cani
e i falegnami rifiutano le croci
e si lavano le mani
scrivono in rosso con piume
le risate
------------------------
Da: Normalit� Incondivisibili 
Tra Maschere Clonate
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VENDEMMIA

Dietro cataratta
i vecchi guardano le vigne
sono le ultime donne
con gambe storte
che si spogliano e ci stanno
poi pregustano dal seno l'elisir
cancellano il passato
annebbiano il presente
barriera al futuro

L'orologio,barca al sangue
va per conto proprio
segna un orario 
che l'anima non sa leggere
e il tempo � solo quello del destino

Il vino � un cannocchiale
girato al contraio
baro, allontana il baratro
--------------------------------
Da:Soste Precarie
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CADONO LE FOGLIE

Cadono le foglie
salutano nel vento
vanno a posarsi sulle tombe
coprono qualche scritta
si fa balbuziente il dolore
poi lento a diventare muto

Cadono le foglie
s'accumulano sui tetti
macere al germoglio di un seme
e un fiore omaggia
il due novembre degli emigranti

Cadono le foglie
qualcuna si poser� sui tuoi riccioli
e all'ennesima folata
cadr� nella valle del tuo seno
e a toglierla nel sogno
perder� una mano

Cadono le foglie ai piedi
stridule a ogni passo incerto
ognuno per un anno
impiccato nella bacheca dei ricordi

Cadono le foglie
per insegnarci con pazienza
che dall'alto del nostro trono
dobbiamo sottometterci alla terra
-----------------------------
Da : Quando Gli Alberi 
Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
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PROGRESSO

Catramati alberi superstiti
assaliti dal cemento
e i rami frustano i corvi
arresi ai presagi,
gracchiano chimici sprechi

Sprechi alimentari
ingrassano a dismisura
contese risolte da coltelli

Balconi trespoli di noia
e gli affacci gareggiano all'ignoro
vince la solitudine di spalle

Nel traffico si sparano coi claxon
mirino ogni dito medio
affacciato da pugni chiusi
indica al cielo stelle di vetro

Sui muri, scritte di leggi proprie
inneggiano a delinquere
per svegliare i tribunali
ove Giudici si cullano nell'anarchia

Nelle ferite dell'asfalto
germogli di tarassaco
input ad alzare zampe di cani
che frettolosi ci ripensano
e rimandano a copertoni

Anelli e tatuaggi
mimano qualche frase
per amori non rientrati sulla pelle

Da campanili di chiese di cartone
con feritoie  a sfogo d'implori maceri
campane Cinesi richiamano il tempo
disertore agli orologi
e fuso al misticismo serafico dell'anima
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Da:Sorrisi Pignorati
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RAGGI A ROMA

Raggi di ruota che non cammina

Raggi di sole nella nebbia
ognuno a velare una speranza

Raggi, due per uno
a diametri ruotanti
in uno zero immobile
e frecce boomerang
di due archi che incollati
si danno le spalle

Raggi,indici d'additi allo specchio
uguali e contrari si discolpano
e sullo sfondo i Giudici
sentenziano il riflesso

Raggi tutti uguali
dorsi di coltelli 
affettano una roulette
e a qualche giocatore
spetta la pallina
e non  vince nessuno

Raggi, corolla di margherita
sfogliata per un amore
ma l'ultimo petalo cade
prima d'esser pinzato dalle dita                         
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Da:Poesie Cialtrone
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SPIFFERI D'OTTOBRE

Il vento rastrella l'ultima calura
annidata nei muri
e l'inverno chiede all'autunno
di provare il ballo dei denti
e il volo delle foglie,
concessione accordata
a patto di qualche affaccio
seppur guercio di sole a compenso

Gli uccelli nella muta
pregano piume attardate
e nei torrenti le stimolano
con fremiti e brividi
poi in esame s'involano
e il responso nel canto
stridulo o melodico

Amori sopravvissuti all'estate
avvertono qualche lama di freddo
e coi cuori ancora spogli e sinceri
si fanno scudo l'un l'altro
e a pietra focaia le labbra
a dar fiamma a impigrita passione

Davanti alle scuole bambini
che mimano a raccogliere
palloni insabbiati,
trascinati da mamme sull'orlo dei saluti
e qualcuna con un ciuffo innevato
e tanti granitici dubbi al rimando
ammorbiditi da solitudine e mare
s'innamora in ritardo
di un corteggiatore stipato
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Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano 
Di Ospitare Le Foglie
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S'ACCORCIANO I GIORNI

Le nuvole, fumo della pipa di Dio
che ne ha viste di tutti i colori
e i raggi di sole,nicotina al sogghigno

Nella radura del cielo
confinante tra grigio e sereno
qualche uccello migrante
punto nero vagante 
sulla lavagna del tempo
tremulo a spezzare una frase
nata preghiera e finita al non senso

Corde di violino sonate dal vento
i capelli di  una fanciulla
e la melodia malinconica
a richiamare un bacio sprecato
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Da: Sorrisi Pignorati
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SCRITTURE DI SABBIA

Turisti tristi a partire
felici all'addio i camerieri
in qualche arrivederci 
augurato su un pianeta diverso

Qualcuno arroventa scongiuri
sulla spiaggia ha perso l'anello nuziale
lo trover� un cuoco col metal detector
e si sposer� col suo cane

Un granchio col cambio automatico
non conosce la prima 
e va a retromarcia
verso una scorza di melone
contesa da gabbiani e lucertole

Brandelli d'ombrelloni
giocati dal vento
a bandiere di tregua
tra versi e poeti
al dubbio tra canti di sirene
e rumori del mare

Persiste su un dosso
una scritta solcata dal dito
ma due vocali stirate
dall'orma di un piede
lasciano un amore a consumarsi
nel dubbio di un nome

Galleggia sulle onde
la foto del sole
col biglietto gi� pronto
in bocca all'ultima rondine
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DUE SANTI

Gli Italiani hanno due Santi
uno in terra che li aiuta a peccare
e l'altro in cielo che li assolve,
nel portafoglio custodiscono due Icone
una sorridente e l'altra sofferente
un volto da sgherro 
e l'altro Bizantino
uno procura l'agnello 
e l'altro lo sacrfica al cielo
e loro innocenti,devoti
ripuliscono la carcassa
-Tra politici e Santi
non c'� differenza
e gli angeli custodi
dormono sul trespolo 
dell'indifferenza
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Da: Sorrisi Pignorati
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PAESE SENZA NOME

Sciatto,sbracato nel mare
che ai piedi sembra frenare
per non essere contaminato
da letargie e umori nefasti

Porro screpolato
seccato dal sole
e i dirupi adombrano mosche
suonano bizzarrie del vento
richiamo di gazze e cornacchie
plananti su rosari
imbrogliati da pollici

Sbuffa una fontana muschiata
ha una vena pressata da camion
e qualche bottiglia derisa
assetata solo si lava
allora concave mani di vecchi
fanno un laghetto alla bocca
e la legano alle scarpe
con fili d'argento

Turisti, emigranti tornati
trasognanti raccontano cose mai viste
ma chi l'ascolta ci crede
� il solo modo per sfuggire alla noia

Da lontano, accento scrollo di sguardo
su onde che cullano plastica
qualche barchetta
con reti zavorrate ai fondali
mentre i pescatori con berretti al contrario
doppiano racconti di vino
e ogni tanto si fermano
per additare una donna
che cammina sull'acqua

Tra faro e tramonto
l'arcobaleno cucito da gabbiani
ponte a speranze e addii
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Da: Quando Gli Alberi Si
 Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
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NOIA DI PAESE

Dorsi di specchi i volti
e  occhi vetro sverniciato
trasparenti guardano se stessi
per riflettere  altri
e consolarsi del peggio 
che solo loro vedono

Scale senza pioli
a scendere nel cortile dell'anima
i sorrisi orfani di nervi
e mossi da mimiche di rilancio
che imitano assensi furvianti

Mani molleggiate da mosche
salutano a diniego l'aria
sull'altalena delle ciglia
poi riposano nell'incaglio
di un punto nero in fronte
recintato di rosso

Gatti e topi giocano a rimpiattino
nel severo arbitraggio di sbadigli
e vince chi si scorda il suo nome

Le giornate, arco senza corda
le frecce dita puntate nell'ignoto,
arciere il tempo ubriaco d'orologi
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Da:Sorrisi Pignorati
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FINE AGOSTO

Le mura puzzano 
di cemento rovente 
e i rami delle piante
braccia dinoccolate 
sulla croce del vento

Qualcuno � partito
ha lasciato nell'aria l'ansia del ritorno,
agosto � il mese di Caronte
trasporta all'altra sponda
i dolori grigliati al sole

Questo mese
lifting dell'anima
con l'intento di non riconoscersi
anche se le rughe 
trincee scavate negli occhi
nascondono  anni
che sparano sul sorriso

L'ultimo attardato
ricuce con biascichi
i brandelli di un aquilone
su cui volava pigro un sogno

Compatta la battigia
a ogni sciabordio
archivia una speranza

Megafono ai segreti del mare
un secchiello semi sepolto

Indossato per dovere
e perso,un anello
aureola a un granchio
sfuggito alle reti
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Da:Sorrisi Pignorati
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FIORI

Fiori per non dimenticare
fiori per contare le stagioni,
orgasmi di piante
per alare cuori che non possono volare
e parole che non vogliono apparire
ma poi si tradiscono
e prendono il colore dell'anima

Fiori che durano poco
ma indelebili al ricordo
che non li fa appassire mai

Fiori mediano il dolore
e quando muoiono
ci lasciano l'arrivederci
a cui non possiamo mancare

Fiori a primavera
a scuoterci dal torpore
e a dirci che la vita � breve
un'illusione,attimo di gioia e pausa
nel mezzo di malinconia e noia
e proprio quella pausa � redenzione

Fiori,il nostro silenzio
nel delirio rumoroso dell'inconscio
colorano pensieri grigi
e gli occhi vedono l'arcobaleno

Fiori,esca del creato
a farci abbassare le difese
e trafitti da un sorriso

Fiori, piume seminate dagli angeli
come briciole di pollicino
a segnare il sentiero
per ritornare all'umano
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NOTTE INSONNE

Notte insonne dei preti in convento
cilici frustanti allertano rondini
e gatti in agguato aspettano errori

Sigarette a ceri, dietro finestre
bruciano la noia e fanno da semaforo
a pensieri carichi di follie
che una tenda cerca di addomesticare

La luna, una maitresse scorbutica
bacchetta le stelle che rifiutano implori
e una si spegne a un desiderio arrapato

Le macchine rincorrono i fari
e qualcuna li prende
li acceca sul muro
licenzia il pilota

Al bar s'incrociano
l'ultima amaro e il primo caff�
salutano rughe e occhi stravolti
poi il barista con due dita imita la testa del bue
li assolve con una parcella
che vale un buon giorno d'augurio
 
Raccolgono frattaglie di sogni
i netturbini vestiti a lingotti
e tambureggiano il buio
per stanare la luce

Una coppia in perenne ritardo si bacia
e l'ombra a terra, gelosa diventa uno sgorbio
ma il vento muove una frasca
che copre un lampione
e la luce l'aggrazia,li sposa
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IL BOSCO

Ombra cupa nel bosco
condominio alimentare
labirinto di respiri e fruscii

Alberi in gara
al podio la luce
e chi perde s'adatta,s'ammala
e spera nel vento 
che ondeggi le chiome
affinch� filtri un raggio di sole

Il bosco � paura,pace, mistero
la nostra anima tetra
ombrosa nasconde chi siamo
con la paura di perderci
e d' improvvisa radura 
a svelarci senza difese

Nel bosco
c'� sempre una dentiera
invisibile,aperta alle spalle
e davanti un affanno
a inseguire una coda

Atmosfere d'agguati
e il silenzio un vuoto
riempito di presagi
che alano
zavorrano il cuore

Il bosco,metamorfosi
di aliti e sangue
e nella trasformazione fiabesca
qualcuno scompare
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Da:Sorrisi Pignorati
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SABATO D'ESTATE

Accelerano per andare dove non sanno
tossiscono e bestemmiano i motori
e teste molleggianti sciacquano sguardi
poi qualche lampione s'inchina e si spegne
e sul viale la luce si conta tra sinistre ombre
e nella pausa si riparte da gatti e cani
stirati a zerbini di qualche stella

E' la citt� degli zombie
che si cercano da morti
tra musica esplosa dai finestrini
e danze vibranti di finestre chiuse

Il silenzio � vuoto da riempire
e in rare pause  di rumori 
qualche rapace canta stridulo i presagi
a cui i topi sono assuefatti

Miraggi d'infinito
e il tempo fuori conta,raggiungerlo,
gli orologi zavorre di sterili pensieri
derisi da frequenze cardiache
rimbalzanti sull'anima, pelle di tamburo 

Vecchi sui balconi si scorticano l'afa
incrociano pertiche d'aria
e sognano il podio di Morfeo
di l� a poco frustato da ambulanze

Appena dietro l'alba,il sole
a caccia di una nuvola
per filtrare al giorno la violenta notte
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Da:Sorrisi Pignorati
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TORRIDA ESTATE

Il sudore brucia gli occhi
stropicciati a dorso di dita
e i sogni hanno bisogno
di palpebre adagiate a riposo

Sole e sabbia giocano
a ping pong con la calura
e a volte s'impiglia nei capelli
altre fa un vino bianco coi cervelli

Masticano a vuoto le bocche
le parole urtano sui denti
e ove laschi fischiano
allertano cani che rispondono
con un colpo di coda
mossa con pigrizia
cade a ramo secco
e i bambini l'additano ai nonni
intenti a fabbricare raucedini

A vuoto le notizie di qualche giornale
utile a ventaglio alleggerisce bugie
pagate a convincere che ogni colpa
� degli altri,del governo

Afflosciate dormono 
imitano pipistrelli le foglie
con il loro verde patinato argento
nel riflesso d'aria infuocata
mentre qualche tosse del mare
increspa pigre onde a retromarcia

Fazzoletti alla fronte
pezze a tamponare
la fuga di pensieri roventi
verso tane d'animali 
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FILOSOFIE RECALCITRANTI

Far bene ai poveri ,doppio danno
a tacitarli e abituandoli a non ribellarsi
e come animali in cattivit�
aspettano e sperano lune d'oro
da prendere al pozzo

Il destino esiste
a volte � una strada obbligata
e ai lati un dirupo e il baratro a meta 
ma nel tragitto  si scorge un fossato
e a testa e croce decidersi al tonfo
in speranza al salvifico 

Il tempo non � uguale per tutti
l'orologio a volte doppia i battiti al cuore
seppur preciso a rigori di numeri
invisibile frena e rallenta
a seconda di gioia e dolore

Il sorriso � un  passepartout 
alle porte dell'anima
ma a volta ceralacca
sull'infelicit� degli altri

L'indifferenza, scaduta moneta metallica
con ilarit� donata a rinverdire 
musicale tintinnio ai poveri
e qualcuno prima o poi 
ad arrotondarla alle dita
la  restituisce pallottola
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Da:Poesie Cialtrone
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INDIFFERENZA IBERNATA

Le preghiere scappano tra varchi
di denti a muraglia
hanno perso effetto placebo
e gli implori  ilarit� al dirupo

L'egoismo si nasconde
pretende applausi,eroi al podio
e  specchi stanchi d'incesti
sognano di frantumarsi 
per amori diversi

Piangere o ridere, addobbi
di nervi richiamati al rigore
intercambiabili a umori al sorteggio
e l'anima sasso agli abissi

La politica, un cane prototipo
aizzato a difendere furti,
i partiti la razza selezionata al compito
e gli elettori scommettitori d'azzanni

Il calcio,una guerra
fatta da menzogneri e soldati seduti
e il pallone cavallo di Troia
ma al contrario della leggenda
vince chi apre il Portone

Sangue e palpebre chiuse le strade
impronte lavate i ricordi
fette di pane il selciato,
bocche sazie i tombini

L'alba, una smorfia
di bambino col giocattolo sbagliato
e romperlo il gioco
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Da.Sorrisi Pignorati
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IMMOBILE PASSEGGIA LA LUNA

La notte � un sipario nero
e molti dietro hanno sbagliato recita
e allora col  fumo di sigarette 
si fanno le nuvolette per adescare i sogni

Cilindro del mago stanco la terra
e quando toglie il velo
sulla magia inceppata
i conigli si moltiplicano agli specchi
sotto occhi di volpi indigeste

Cammina sul tapirulan la luna
e gli amori clandestini
circondati da fruscii e sussurri
pregano una nuvola a oscurarla

I motori ruttano l'alcol dei piloti
che inseguono i loro fari
e l'intrappolano su un muro

Lampioni e tacchi si fanno compagnia
tra gelosie ardenti di copertoni
e mani vibranti a conta di litografie

Scintille d'implori arroventati le stelle
ritornano cenere ai mandanti
e la rugiada l'impasta a cemento
per chiudere fessure d'occhi
a grimaldelli d'illusioni indomite

Filtro di tosse gli alberi
assorbono raucedini
sar� catrame su orme di passi
fuggiti ai volti senz'indice del naso




TRAMONTANA

Onde innevate
scaglie a scalpello d'occhi 
in quadro di zucchero,
la salsedine incolla voci
inietta all'anima con aghi di pino
fredda malinconia del nord
e solitudine estrema degli orsi

Nuvole schiaffeggiate
scappano,vorticano,piangono
minacciano vendette
prendono a testate
cartelloni pubblicitari
pizzicano fili elettrici
suonano lamenti di pesci

Raggi di sole,penduli vibranti
tra varchi di rincorse
e appare la bionda Svedese
con labbra marmoree
cielo e terra separati 
dal candido sorriso a orizzonte
trespolo d'angeli in letargo
e che all'aeroporto 
salut� tutti e nessuno
dopo aver placcato oro la pelle
su perenne statua di ghiaccio
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Da:Sorrisi Pignorati
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SILENZIO

E' il vuoto riempito
dal rumore dei pensieri
che a volte si alleano
con ozio e noia
il gatto e la volpe
e Pinocchio il cuore
attende fiorisca
l'albero delle monete
per pagarsi i sogni
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Da:Poesie Cialtrone
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EREDITA'

Sguardi cipollati
rimmel solcati
cravatte,cappi unti a respiri
sorrisi a mezz'asta
dita incrociate,annodate
biascichi d'aria e saliva,
nella stanza libri di spalle dorate
quadri dipinti a numeri e firme
appesi tra marmi e certezze

Vestito da prete a riposo,il Notaio
con volto a scultura incompleta
aleggia corvidi presagi
ingranditi su naso a trespolo

Ondeggio di concavi fogli
vibrazioni di lasciti vaghi
traino di ricordi dall'oblio
nonchalance di suspance
flebili assensi geometrici
dinieghi a termometro

Lettura forviante
aizzi evocativi
cronologia pescata
zabaione di cognomi e sudore
pause speziate

Mani a taglio di fuga
sorrisi a mantice bucato
filamentosi sguardi di fiele
bocche danzanti,valvole a denti
al capolinea di fruste fiorite

Croce a due facce
bianca al celeste 
impeciata a invettive
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Da: Normalit� Incondivisibili
 Tra Maschere Clonate
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ABAT JOUR

Penombra  a una pagina del libro
su mantice  di costole a leggio,
lettura del soffitto
e naso a ricciolo di lei a fianco
srotolato  a freccia dai respiri
in vortice tra rughe del cuscino

La luce in cure a  bramosie
in sproni a ravvivarle
fioca lampeggia spasimi e silenzi,
la parola amore si vergogna
e una mosca si  d� colpe

Trincee di ricordi
pieghe di lenzuola,
la noia alza bandiera bianca
e la resa due spalle
arcobaleni monocolore
ponti al domani di due cuori

Clik a spegnere a resettare,
la stanza incinta del buio
con doglie all'alba
radiografata dalla luna
da feritoia di tapparella

Miagolio di gatti in amore
e un cane bussa con la coda
alla porta di due sogni
gi� involati sui tetti
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Da:Normalit� Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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TRAME A PRIMAVERA

Nel cielo  una sola nuvola
il picchio se la gioca con la rana
e batte due colpi 
a simulare testa e croce

Alla distanza di un fruscio
percepito da chi di dovere
il merlo pesca nel terreno
invola un verme 
che nel becco si contorce
presagendo l'atterraggio 
al tiro di fune 

L'erba vibra senza vento
e semaforo rosso un papavero
a uno stradario d'artigli
a un cuore che trema

Spirali a circoscrivere
ed arrivare al fulcro,
e batter d'ali in volo statico,
corteggiamenti oliati da canti
scuotono timide gemme 
a sipari, speranze ai nidi

Primule accarezzate dal sole
vanitose a credersi figlie
legittime esibite al giorno
ma lui ha gi� troppe prole
milioni di stelle
e le adombra a un pioppo

Si ravviva il muschio
respinge impronte a una zampa
ma nulla pu�  a diniego a un becco
lo vuole materasso 
a implumi angeli
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Da : Quando Gli Alberi 
Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
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METEORA

Il mondo in un pugno
e la vanit� a girarlo
poi il telefono s'ammala
al capolinea delle parole
e il silenzio violentato
si riprende la sua pace

Lo sguardo una pallina di ping pong
tra specchi bari e fornelli a veglia
di mani incollate su un applauso 
tra il giudizio di un vestito da cambiare

Sussulti al suono del citofono
suonato per gioco da un disertore di scuola
e il cuore a molla ubriaco a fine carica
vibra su lunatici respiri al rantolo

Alba  e tramonto con gli stessi fiori  
si scambiano il posto all'orizzonte
una foto bleffa notte e giorno
e gli amici nel dubbio vanno dal dentista
a imbalsamare un sorriso
sospeso tra un non ho tempo e un addio

In metamorfosi da volpe a lepre
l'amore sonda il vento
davanti e alle spalle la differenza
una pelle vuota il ricordo
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Da: Quando Gli Alberi 
Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
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SGUARDI SUL FIUME

Serpente d'argento
s'insinua tra rocce,
specchi le scaglie
riflettono paralitiche facce
aggiustate in concavi riposi

Radici pettinate
a cespugli preganti,
trampoli al martin pescatore
in livrea a fioretto di maggio

Malleabili ombre
di sinistri misteri
ove l'amo pesca se stesso
e il ciottolo pelato da carezze
lanciato scandaglia il letto
dell'anima

Salice curvo
arco a bacio di sponde
teso mima frecce d'agguati
e la schiena del tempo che passa

Nello scroscio morbide voci
in unica lingua
e ascoltarle il silenzioso destino

Lacrima del cielo
ammorbidisce il dolore
al sole rende oro la gioia
perenne dipinge sogni neutri
rimbalzanti tra sponde di ruga
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Da: Una Farfalla All'ombra Della Luna
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AFFACCIO NOTTURNO

Gomiti sul davanzale
a piedistallo del mento
trespolo a sguardo
al tiro di fune tra ozio e nevrosi

La luna � un accento ai rintocchi
e il campanile pilastro del cielo
appesantito di stelle
che i cani tentano di mordere

Le case si prestano luci
e dove non arrivano
qualcuno piscia a un semaforo
di tabacco tra i denti,
e  due diamanti miagolano
in cerca di cartoni a stiparsi

Urlanti lamiere rincorrono
parodie del sole senza mai prenderle 
e sfiancate s'addormentano
su distillati  fiatati

Finestre a giochi di specchi
ruotano copule d'ombra
e arrivederci mimati
a mantice sterile

Pastore in corsa il treno
fischia smarriti all'ovile
e a immaginarsi satolli al vagare
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Da: Una Farfalla All'ombra Della Luna
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PIOGGIA

Lava peccati e offese,
torbida l'occulta
e poi li disotterra

Regalo delle nuvole
tosse e raucedine del sole

Microbi trasparenti sui vetri
ingrassano e spariscono
e un dito sulle scie
disegna un cuore
infilzato da una freccia
che evapora prima dell'addio

Bestemmia spugnoso un vecchio
benedetto da copertoni
e implora lamiere 
fuori da geometrie

Sangue neutro degli angeli
a oliare la pace
stridula sugli occhi
che non hanno mai pianto

Cantano gli uccelli
la natura scrive
con inchiostro incolore
armistizi d'agguati

Sferruzza la nonna
prepara un drappo
al suo testamento 
a sorrisi acerbi
che la pioggia sta annaffiando

Vagano ombrelli,
scudi a missive
rifiutate dalle stelle

Finalmente ognuno
sotto al suo cielo colorato





BREZZA D'APRILE

Carezze d'ali
solletico di capelli
polline di pace
bisbiglii danzanti di pensieri
seminario di ricordi

Ciglia a farfalle al lustro d'occhi,
la volpe caccia alle spalle
gli amori si scrivono col soffio
e giocano a nascondino dietro un dito
e una gemma timida 
si schiude a incoraggiarli

Troppi messaggi al riccio
confuso,s'appallottola a cuore chiuso
e ogni spina a difesa di un fremito

Mare verde il grano
ondeggia affacci rossi al fagiano,
e traveggole al contadino
appare e scompare
un papavero fuori stagione,
il dubbio allerta la pace
e l'allodola fa l'aureola al silenzio



FLASH NOTTURNO

Notte come tante
la differenza la fanno i sogni
recalcitranti al decollo,
m'affaccio alla finestra
stridula ad aprirsi
in veto agli inganni
e un gufo paralitico
sul trespolo dei dubbi
mi dice il cielo � pieno di presagi 
e le stelle sono occhi di topi 
a rosicchiare implori

S'ode una sirena
veloce a riportare
un'espulsione in campo
con l'arbitro di spalle

All'ultimo taglio sbieco 
di luce di un lampione
nell'orto circoscritto da inquietudini
una lepre vince la diffidenza 
della sua stessa grassa ombra 
ma poi con una foglia d'insalata
a lingua di bile,
scappa al fruscio di filigrana 
di una fata del piacere
appartata a contabilizzare
lontana dal magnaccia
spremute  illusioni

Il letto,carrucola dell'ozio
ruotata da un amore cieco
ritira i miei sbadigli
l'avvolge alle lenzuola
e parte il sogno di volare
-------------------------
Da: Normalit� Incondivisibili 
Tra Maschere Clonate
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MANDORLI

Mandorli fioriti
depliant del paradiso,
basta guardare altrove
e confinano in inverno
con l'inferno

Dopo una settimana
sfioriti,tristi
guardano i meli
tra serpenti al sole
accarezzati
dalla mano di Eva
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Da:Sorrisi Pignorati
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CONGIUNTIVITE

A furia di sbagliare congiuntivi
m'� venuta la congiuntivite
e mi lacrimano gli occhi,
il veterinario del mio cane m'ha detto
se sarei al posto tuo non ne facessi un dramma
anzi � un vantaggio a far defluire il dolore
nel pianto sei allenato
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Da: Poesie Cialtrone
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CORTILI D'APRILE

Voci di monelli 
evase da scolastici rigori
diventano squillanti 
senza  muro d'aria fredda
e girano giostre di cuoio,

Continuo bussare
d'aria reclusa,
nessuno vuole entrare
e dalle finestre frecce d'invettive,
qualcuna centra un dente 
cimelio al sorriso

Cani e gatti in trincea
sbavano armistizi
alzano a resa la coda
lasciano al trambusto
un osso e un topo 
subito calciati
a riserva d'altro svago

Eco di un motorino
sbarba sfilacciate tende
s'affaccia dal balcone una ragazza
di lievitata et� a stupire
e plettro tra due dita
un bottone rosa al seno 
solleticato da ribelli capelli
e i vecchi si fanno un maquillage
con raspose lingue
sotto grondaie di coppole

Una pietra scudo non basta
alla corolla di un tarassaco 
e stella calpestata
spenta al sogno di brillare
-----------------------------
Da : Normalit� Incondivisibili
 Tra Maschere Clonate
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ROUTINE

Gli occhi rifiutano immagini,
il paesaggio pieno d'oggetti persi
e le macchine a cucirli circolari

Solite voci,fili al tiro di palpebre
e mosse spezzano ciglia
scalciate dalla lingua
a massaggiarle innescano sbadigli
saltanti a sorpassare il cuore
e i giri di polsi sono pi� veloci
delle lancette dell'orologio

Il sole un timer inceppato nella noia
una bottiglia vuota il disincaglio,
trespolo di sguardi persi,l'orizzonte
il ronzio di mosche a incitare il salto

Nera trapunta macchiata d'oro
la notte copre polveri di sogni
e i pensieri asini da soma stiracchianti
nell'anima si grattano la schiena
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Da.Sorrisi Pignorati
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EPITAFFIO 9

Nacqui come broccolo sfuggito al gelo
in uno sperduto paese di montagna
ove gli orologi imitano granchi
tra galline,conigli,asini,maiali, pecore,capre
e altre code e corna varie ad intralcio
-Vissi, o meglio tirai a campare
tra fiat seicento,centoventisette,regata
insomma tra tutti i rugginosi obbrobri
sferraglianti sfumacchianti della fiat
e alla vecchiaia,avvelenato,spaesato
col ritroso passo falciante
tra laser,fotocellule,compact,paraboliche,Wi Fi,
per farla breve circondato da esche del diavolo
da squattrinato una vita piatta,
come il seno dell'unica donna
con occhiali a fondo di bottiglia
che rinunci� all'eredit� ingente per sposarmi
-Morii col sogno di riscattare Icaro
-Su lapide,parenti,conoscenti,amici,curiosi,
posero...no..non posero un ca..o 
tra assestati scongiuri fui io l'ultimo a rimanere,
poi coi risparmi questo sberleffo
su marmo pregiato Indiano me lo pagai da solo
................amen..............
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Da:Pensieri Alternativi
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RIUNIONE CONDOMINIALE

Il Pece,marito di Mortizia Incoronata
incolla ogni argomento alla politica,
parla di lampadine condominiali
e se la prende col Cotica, comunista
che le sostituisce con quelle Cinesi
durevoli nel tempo dal lampo al tuono

Su piedistallo di rovi
Madame Thenardier Arpione
vestita a pausa d'incertezza,
uscita da un quadro di Botero
ma si crede modella di Modigliani,
soffia tra  denti a pettine  e labbra a forbice
...non caccio un soldo e mima saracinesche 
e roventi orecchie a tal sentire 
slavinano fischi e urla
che il capo condomino Pallafrase
in posa a incisione da cambiale
a braccia alate sniffa al tacito
minacciando dimissioni a gambero

Promiscuit� animali, appiedati da No� 
vipere , iene,volpi, lupi,gufi 
a contendersi fotografia di un osso
spacciandosi pacifisti vegetariani,
e nella disputa,grugni,sogghigni,silenziati rutti,
sorrisi a rasoio e mani a soppesare
escrescenze noiose al basso ventre

Mancano i fiori grida la signora Calendula
rivolta alla vedova Tenaglia
che li annaffia col detersivo verde
e li concima con cenere e fondi di caff�

Sono  prove per l'inferno dice il poeta Pagnotta
e questi persino indegni al vaglio di Caronte




LIDL

Piloti panciuti coi carrelli
ripassano patenti da Thenardier
frenano e accelerano
svoltano alla coda
e si ritrovano primi e ultimi,
inforcano occhiali
graduati tra centesimi e palato
il viaggio � dagli occhi al divano
e premio sullo schermo

Esami di matematica
bocciatura al portafoglio
frugato a memoria
e diplomarsi alla casa

Esche sugli scaffali
colori vivi, trappole
scattano sui punti in classifica
e ride e suda la cassiera
sul nastro chimico balbuziente

Scontri ai crocevia
e qualcuno gioca a pallone 
con una mozzarella
e la manda nella rete metallica

Girano dinoccolati bontemponi
tra meloni Spagnoli
e fondo schiena a pera di signore

Impazienti cani nel parcheggio
sondano leccornie
con  lingua pendula
da fessurati finestrini,
scodinzolano alle foto di plastica
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Da:Normalit� Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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