HOME PAGE DIDATTICA SCUOLA SUE OPERE COMMENTI POESIE FAMOSE LETTERATURA
PRIMO LEVI
Primo Levi nasce il 31
luglio del 1919 a Torino da genitori di religione ebraica e si laurea in
chimica. Nel '38, con le leggi razziali, si istituzionalizza la discriminazione
contro gli ebrei, cui � vietato l�accesso alla scuola pubblica. Sul diploma di
laurea figura la precisazione: �di razza ebraica�. Inizia la sua carriera di
chimico, che lo porta a vivere a Milano, fino all�occupazione tedesca: finisce
prigioniero e viene deportato a Monowitz, vicino Auschwitz, in un campo di
lavoro i cui prigionieri sono al servizio di una fabbrica di gomma. Al lager,
persi nei loro pensieri, presi da mille domande, da ipotesi continue che per
quanto catastrofiche, si ritrovano in pochissimo tempo rasati, tosati,
disinfettati e vestiti con pantaloni e giacche a righe. Su ogni casacca c�� un
numero cucito sul petto. I prigionieri vengono marchiati come bestie. Il loro
compito: lavorare, mangiare, dormire, obbedire. Il loro intento: sopravvivere.
Dietro quel numero non c�� pi� un uomo e, se si rompe, � gettato via.
Primo Levi � tra i pochissimi a far ritorno dai campi di concentramento. Ci
riesce fortunosamente, grazie a una serie di circostanze e solo dopo un lungo
girovagare nei Paesi dell'est. Quale testimone di tante assurdit�, sente il
dovere di raccontare, descrivere l�indescrivibile, affinch� tutti sappiano,
tutti si domandino un perch�: comincia a scrivere, elaborando cos� il suo
dolore. Nel '47, rifiutato dalla Einaudi, il manoscritto Se questo � un uomo �
pubblicato dalla De Silva editrice.
Nel '81 viene edita un�antologia personale dal titolo La ricerca delle radici nella quale sono raccolti tutti gli autori che hanno contato nella formazione culturale dell�autore.
Nel novembre dello stesso anno esce Lil�t e altri racconti e l�anno successivo Se non ora quando? che vince il Premio Viareggio e il Premio Campiello. Nell�ottobre del '84 pubblica Ad ora incerta e a dicembre Dialogo in cui riporta una conversazione avuta con il fisico Tullio Regge.
Nel novembre dello stesso anno esce l�edizione americana del Sistema periodico e nel gennaio del '85 una cinquantina di scritti pubblicati precedentemente su diverse testate, raccolti in un volume unico intitolato L�altrui mestiere. Nel 1986 pubblica I sommersi e i salvati. L�11 aprile del 1987 Primo Levi muore.
LA RICERCA DELLE RADICI
Nel 1981 Primo Levi costruisce un'antologia degli autori che pi� hanno contribuito alla sua formazione, motivando le sue scelte . La ricerca delle radici conferma il carattere onnivoro, enciclopedico e curioso di Levi, che incrocia interessi scientifici (Darwin, Bragg, Gatterman, Thorne) con quelli umanistici (Omero, Conrad, Saint-Exup�ry, Babel�) offrendoci un autentico autoritratto intellettuale.
Quanto delle nostri radici viene dai libri che abbiamo letto? Tutto, molto, poco o niente, risponde Primo Levi, a seconda dell'ambiente in cui siamo nati, dalla temperatura del nostro sangue, dal labirinto che la sorte ci ha assegnato.Lui dice che ha letto molto perch� apparteneva a una famiglia in cui leggere era un vizio , una ginnastica mentale, un modo obbligatorio di riempire i vuoti di tempo.
Se questo � un uomo
L�Opera , strutturata in diciassette capitoli, parla della propria
reclusione in un lager nazista. La narrazione si snoda per episodi che non
tengono strettamente conto di un ordine cronologico, ma rispondono alla
necessit� dell'autore di liberazione interiore, di rispondere a un impulso
immediato e violento, di elaborare la propria angoscia di fronte all'orrore dei
lager.
I sommersi e i salvati
Si tratta di un'opera amara, di un testamento spirituale, in cui Levi indaga
i rapporti che intercorrono tra oppressi e oppressori. Soprattutto si sofferma
su coloro che, per ottenere vantaggi e privilegi, collaborano col potere
opprimente. Le riflessioni di Levi giungono a conclusioni di un pessimismo
difficilmente ribaltabile. Il lager costituisce per Levi il prototipo delle
organizzazioni umane, delle relazioni che gli uomini intrattengono pubblicamente
fra di loro. Nella desolazione della condizione umana soltanto la cultura
pu� rappresentare, un'esile, ma benefica ancora di salvezza.
La chiave a stella
Uno dei pochi romanzi che tratta il tema del lavoro, delle gratificazioni
che pu� fornire il lavoro manuale. Romanzo che riscuote molti consensiovunque.
Vi si raccontano la vita e le vicende dell'operaio specializzato Tino Faussone,
montatore di tralicci e ponti di ferro. Strutturato in capitoli-racconto, il
romanzo si segnala per il linguaggio utilizzato: un italiano intessuto di
piemontesismi.