ESTATE
Il mese delle spighe d�oro
Ecco � piena la spiga
e la falce � nel pugno;
il buon sole di Giugno
rallegra la fatica.
E la canzone sale
dal campo del lavoro,
e s�accompagna a un coro
stridulo di cicale.
(Marino Moretti)
Meriggio d'estate
Silenzio!Hanno chiuso le verdi
persiane delle case.
Non vogliono essere invase.
Troppe le fiamme
della tua gloria,o sole!
Bisbigliano appena
gli uccelli,poi tacciono,vinti
dal sonno.Sembrano estinti
gli uomini,tanto � ora pace
e silenzio...Quand'ecco da tutti
gli alberi un suono s'accorda,
un sibilo lungo che assorda,
che solo � cos�:le cicale.
(U.Saba)
Oh estate
Oh estate
abbondante,
carro
di mele
mature,
bocca
di fragola
in mezzo al verde,
labbra
di susina sevatica,
strade
di morbida polvere
sopra
la polvere,
mezzogiorno,
tamburo
di rame rosso,
e a sera
riposa
il fuoco,
la brezza
fa ballare
il trifoglio,entra
nell'officina deserta;
sale
una stella
fresca
verso il cielo
cupo,
crepita
senza bruciare
la notte
dell'estate.
(P.Neruda)
La mia sera
Il giorno fu pieno di lampi
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle.Nei campi
c'� un breve gre gre di ranelle.
Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggiera.
Nel giorno,che lampi!che scoppi!
Che pace la sera!
G.Pascoli