FELICE SERINO
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LE POESIE DI FELICE SERINO 3
"DAI TETTI" chi a invadere il campo "uomo" se non Colui che a te in libert� si concede (nessuno "incapace" del suo amore immenso) vedi: la vita non tarda a guardare che in un senso: "dai tetti in su" FOSFENI a Maurice Maeterlinck, drammaturgo � finestra sul cielo il cuore invaghito a carpire f�sfeni lampi tu custode dei sogni � dal cuore puro - ti libravi come i tuoi uccellini azzurri che "si nutrono di raggi di luna" e si espandono nell'Inconoscibile tra svol�o di ali... NEL CERCHIO DI DOLORE nel cerchio di dolore tiri in ballo Lui - ed � s� umano quel "Padre perch� m'abbandoni" occhi rovesciati e veste di sangue - tu cerchi una via d'uscita abbracciando freud non giovanni L' INVITATO ho sognato che l'ultimo giorno era anche il primo della mia nascita in cielo come stella -o se atomo o fiore non so dire ma ero pi� che mai vivo- che annullato ogni affanno mi vestivano da festa angeli belli giacch� quel giorno ero io l'Invitato - anche senza esserne degno - DEJA' VU e ci sorprendiamo a un viverci addosso noi gli occhi riempiti di luna smaniosi di un certo non-so-che quando tornano le stagioni delle promesse di luce e voli i luoghi onnipresenti fra lampi di memoria un cancello uno sguardo rubato oh l'emozione di quei momenti impressi nel sempregiovane cuore gonfio di vissuto ora sorpreso da una lacrima mentre fluttua lieve in uno stadio di sogno che sa di eterno COME UNA MADRE irradiata benevolenza da madre cosmica: fragili creature a suggere luce da poppe del cielo NOSTOS Siamo... fatti di orizzonte Andrea Zanzotto in lampi di visioni un altrove vita sognata con occhi di cielo il sangue ad ascoltare la verde et� fuggitiva DA UNA PARABOLA "non puoi servire due padroni" scrivere con la luce la vita la morte vestire di primavera i gigli non cos� l'uomo che preso nel vortice delle cose scrive su sabbia l'avere -nel cuore la paura del bambino ULISSIDE noetica luce a trapassare aneliti su aperti mari dei sensi L�ALTROVE questa casa di vetro eretta sulle nuvole concepita forse in sogno sai cara si sta di un bene qui l�erba folta alle caviglie uscendo nel sole vieni DELL�OLTRE IL DOLCE SENTIRE dell�Oltre il dolce sentire apre sogni e lune mi � specchio il cielo 2011 IN QUESTO RIFLESSO DELL�ETERNO (lettera) credimi vorrei dirti che quanto avviene anche l� avviene oltre le galassie oltre lo specchio dei tuoi occhi amore anzi certamente � presente da sempre in mente d�i imbrigliati noi siamo in un tempo rallentato noi spugne del tempo assediati da passioni sanguigne credi mia cara che quanto avviene semplicemente lo rappresentiamo sulla scacchiera del mondo noi essenze incarnate in questo riflesso dell�eterno dove l�anima si specchia mentre ci appare infinito mistero la vita - miracolo tutta questa luce amore che ci attraversa INVERNI quanti ancora ne restano nel conto apparente degli anni incorniciati nella finestra i rami imperlati di gelo e la coltre candida che copre anche il silenzio dei morti immacolato manto come una immensa pagina bianca la immagini graffiata da due righe di addio il sangue delle parole gi� rappreso mentre � lo spirito a spiare da un lembo del cielo SEI DEL CIELO chiedere a Dio quella protezione che il mondo non pu� dare rifugiarti a quel nido dove Egli attende come una madre il suo piccolo perduto nuda allo scoperto sei creatura nata per la terra -ma del cielo- dove sempiterna dimora Compassione 2010 DENTRO UNA SOSPENSIONE forme-pensiero dilat� il mandala e una rosa di immagini gli si apr� a ventaglio dietro la fronte � col terzo occhio - in un capriolare all�indietro di dolce vertigine � fu risucchiato in stanze della memoria archetipa e da luce noetica immerso in una pace amniotica appena un grumo in sintonia col pulsare di miriadi di cellule ora si fondeva col respiro dell�immenso corpo cosmico 2002 AZZURRE PROFONDITA� la testa affondata nel cielo (azzurre profondit� rivelano ombre essere i corpi -il foglio la mano un vuoto- mi levo dal sogno bagnato di luce SONO UN MISTERO A ME STESSO da me una distanza mi separa: attraversa un incendio la carne: per farla d�aria � vitreo sperdimento mistero a me stesso e il mondo m�� fuoco dipinto * * verso da M. L. Spaziani PORTARE SE STESSO COME UN VESTITO 1. processo � la vita stessa il soggetto si racconta 1.a da acque amniotiche (da matrice atomica) gettato dentro il mare-mondo 2. l�io: tanti io diversi: io- metamorfosi (voci di dentro) 2.a io sospeso spasimo io qui-e-ora io fatto vertigine e sogno (stato di trance un esistere in limine) 2.b io-onda io moltiplicato da specchi e pure a s� ignoto io mancanza vuoto di braccio amputato ANANKE 1. luce/ombra le mie due met� tendo all�Uno all�androgino rapito dai vortici di Splendore (dalle Sue Ali di Fuoco) 2. � l�io la linea che mi divide in grovigli di vene (avvolto nella camicia di nesso degli istinti) sussistono tutti i contrari --------- un tiro alla fune finch� non si frantuma il mio corpo di vetro GRIDO IL MIO NOME s�invertigina l�essere a mimare la morte (l�io avvitato in enigma da koan): non mi conosco non so chi � l�essere che � me � buco nero o anelito sulla bocca di Dio � perduto io grido il mio nome nei crinali del vento: discendo nel mio specchio attendo una nuova nascita DOPPIO CELESTE entrare nello specchio: esserne l�altra faccia: uscire dal sogno di te stesso apparenza di carne tornata pneuma: ri-unificarti col tuo doppio celeste: il-gi�-esistente di l� dal vetro: tua sostanza e pienezza TRA ONIRICI LAMPI tra onirici lampi ride la tua immagine d'aria intagliata nell'ombra del cuore I FUOCHI DELLA LUNA coi fuochi della luna bivaccanti nel sangue baluginare d�albe e notti che s�inseguono dentro il mio perduto nome per le ancestrali stanze un aleggiare di creatura celeste che a lato mi vive nella luce pugnalata PAESAGGIO INTERIORE segreti cosmici ha il sangue: sperimenti il mondo immaginativo nuotando nel sangue come un pesce � abitando le stanze dei nervi � leggendo la geografia delle vene: ti sintonizzi con la danza delle molecole: sei nella danza: la danza la circolazione sfocia nei sensi: emerge un mondo ispirato � da musica delle sfere � FUNZIONE DEL CORPO 1. fatto di polvere stellare corpo-immagine / specchiato narciso corpo-mito venere da spuma corpo-amore corpo-fame corpo-terra 2. corpo vissuto come ferita / desiderio / vita che non demorde (corpo sacco dell�anima) visto come mo(vi)mento/esperienza (carta assorbente) 3. corpo unico irripetibile primavera del corpo 3.a (�si sveglieranno ed esulteranno� Is. 26, 19) LA DIFFICILE LUCE esistere nel mondo: l�Essere decentrato estraneo a s� (lobotomia della propria Immagine interiore � da dispersioni di Energia cristallizzati aneliti in un cielo strappato voci spezzate sul nascere) rimanere in essere incapsulati in una vita ch�� copia sfocata dell�Originale: diminuzione vita a met� pure: zampillo d�acqua viva dall�Io subliminale la difficile luce AZZURRO passaggio dal nero al bianco l�ascendere alla luce azzurro quello delirante di mallarm� la vocale o di rimbaud la rosa azzurra azzurro: tutto il cielo negli occhi azzurro manto di Maria VIA LATTEA cammino luminoso scala che unisce il mondo dei morti a quello dei viventi: a una estremit� la costellazione del Lupo � Antares � sorveglia l�entrata nel regno dei morti � all�altra quella del Cane � Sirio � apre la salita del cielo e guida i naviganti: � la stella Maris � la stella del mare e la stella di Maria VITA lascia che m�incenerisca per nuovo sorgere adamantino nell�aria secca del fuoco lascia ch�io mi bagni fino al cuore della luce della tua saliva voglio sentire il mio essere avvolto nel risucchio del tuo imbuto cosmico del tuo vuoto affamato L S D nella magnetica notte allucinata a vivere la tua morte urlata anima infeconda strappata alla pseudoincarnazione di un sogno: parvenza d�amore immagine accartocciata mortale LA SERA BLU HA OCCHI DI TIGRE (a Hemingway) aureolato di fumo ma dove va la vita morte tenuta in vita che fluisce con te o senza di te per compagnia una bottiglia e una donna che almeno per stanotte ti allentino il suo morso ti richiudano questo strappo infinito (domani chiuderai la partita) Hem per gli amici occhi in liquido cielo capovolto LA VITA NELLE MANI DEL VENTO palpebre d�aria chiuse sulla disfatta del giorno (depistate tracce rotte smarrite a insanguinare il vento: ruotare del tempo nella sua vuota occhiaia) anse d�ombre annegano il grido dell�anima giocata a testa e croce COME SOSPESI � perdersi nelle stanze arimaniche progettando vite in copia carbone questo disconoscerti poesia autenticit� spolpata da virtuale e stress � come stare sospesi nello sporgersi da delirante vetta interiore l�aprirsi di crepaccio la sua bocca ad urlo PAROLA erlebnis del phonema � conchiglia d�aria � sul mare della memoria una stella di sangue � il sole della pagina parola � tua preda o forse tu preda della parola amore zenitale le nozze del fuoco SOGNO a Dino Campana si librava lo spirito nello splendore di quel sorgere: si chinava il Sole a baciare la sua storia: a rischiararla tutta � in un istante l�anima del poema mai concepito s�imbeveva di alfabeti ineffabili � galleggiava in quella luce bianca IQBAL in memoria di Iqbal Masih, tessitore di tappeti, portavoce dei diritti dei bambini lavoratori, ucciso a 12 anni, il 16 aprile 1995 come un bosco devastato intristirono la tua infanzia di pochi sogni tra trame di tappeti e catene ancora grida il tuo sangue nei piccoli fratelli � il tuo sangue che lav� la terra quel mattino che nascesti in cielo � dimmi � chi fu a cogliere il tuo dolore adulto per appenderlo ad una stella? A DAVIDE morto a 17 anni il 16.4.1995, domenica di Pasqua ti videro rimbalzare come un fantoccio contro il parabrise eri la loro preda di turno: sul collo il fiato di quella banda di cani armati di mazze (arancia meccanica una domenica pomeriggio quando le ore si dilatano e la citt� � una giungla) sui tuoi sogni si era chiusa la Notte ti ho rivisto all�obitorio: sentivo il tuo corpo astrale aleggiare su quei resti e palpitare un intero universo nei tuoi occhi di vento: Davide non pi� diviso tra terra e cielo: in te racchiuso il Segreto NELL�INDICIBILE tu dici � scandalo la morte ma pu� esserlo la bellezza perduta del fiore o della farfalla che vive la luce di un giorno? dietro il velo dell�esteriore il fiore il verde la foglia � parte del cosmico s� di cui � specchio il di qua � vivono ab aeterno l�indicibile essenza di fiore/verde/foglia A RISALIRE VORTICI a specchio di cielo cuore a risalire vortici di vita dispersa (d�ore ubriache) vorresti tuffarti nell�azzurro fonderti con la luce ESSERE 1. bava di ragno a tessere unit� del tempo (gusci d�entit� masticati da morte my body is my suit) 1.a letto di procuste (visitarsi in sogno) dell�anima 2. essere come momento il qui-e-ora il S� irripetibile il S� universale my spirit is soaring 3. perdersi in chiarit� di cielo farsi libro aperto 3.a (dove albeggiano azzurrit� di strade alte) DA QUESTO MURO da questo muro trasudo le morti di tanti sono l�urlo di ginsberg il grido di munch di guernica queste parole sono pallottole dirette al cuore voce di chi non ha voce verit� di Cristo di certo m�imbavaglieranno non sopportano di guardarmi negli occhi ANCHE PER VOI salgo sulla croce anche per voi disse con gli occhi rivolto a quelli che lo inchioderanno anche per voi che ancora nei secoli mi schiaffeggiate sputate negando la vita buttandola tra i rifiuti aizzando popolo contro popolo sotto tutte le latitudini salgo sulla croce anche per voi che mi sprecate nelle icone per voi nuovi erodi/eredi della svastica che insanguinate la luce delle stelle oscurando la Notte della mia nascita anche per voi potenti della terra razza di serpenti che non sopportate di sentirmi nominare dal mio costato squarciato fiumi di sangue tracciano il cammino della storia la mia Passione � un solo grande urlo muto di milioni di bocche imploranti dinanzi al vostro immenso Spreco con cui avete eretto babeli di lussuria come cultura di morte LA FORZA DELLA PAROLA a Dalton, Heraud, Urondo - tre poeti assassinati � mi diceva (occhi persi nel vuoto a inseguire chiss� quale visione) - tre in posti diversi � (ne rammentava solo vagamente i nomi e i luoghi) - vedi: - puntualizzava � il potere � nemico della luce: non sopportando la forza della parola si mimetizza viscida serpe tra sterpi e inietta il suo veleno - LA FORZA OSCURA l�alba � schiusa palpebra dell�Orologiaio del cosmo � col mio emisfero destro vivo la meraviglia la poesia della vita credo nell�amore contagioso � ma mi riconosco in chi non sa guardare a lungo la Bellezza negli occhi senza assassinarla �perch� ogni uomo uccide ci� che ama� e allora cos�� questa forza oscura che mi strappa gli angeli dai sogni? chi viene a violentare il fragile azzurro? UN DIO CIBERNETICO? vita asettica: grado zero del divino Onniforme (ma la notte del sangue conserva memoria di volo) vita sovrapposta alla sfera celeste regno d�immagini epifaniche / emozioni elettroniche eclissi dell�occhio-pensiero A DANILO DOLCI risalire all�immagine infranta dove � voce del sangue la ferita aperta del cielo � limare le parti non combacianti con la figura del divino: � questo che fai intendere e la chiami citt� terrestre la tua voglia di rivoluzione: tu innamorato dell�uomo nuovo � del suo costruirsi incessante � AION 1. chi ti ha fatto sapere ch�eri nudo? l�entrare della morte nel morso della mela (si erano creduti il Sole scordando di essere riflessi) 1.a il serpente mi diede dell�albero e� eva la porta di sangue per dove passa la storia 2. nell�incrocio dei legni la conciliazione degli opposti (lo scheletro del mondo) 2.a � il Figlio che pende dai chiodi la risposta a giobbe 3. ancora l�assordare dei martelli ancora un giuda che fa il cappio abbraccia un albero di morte - sulle labbra il fuoco del bacio LA VIDA ES SUENO con calderon* dici la vida es sueno mentre ti dibatti in un non-tempo onirico: sorveglia ogni gesto un testimone interiore / custode del sogno � e se nel saperti forma vuota volessi uscire dalla vita non c�� grido o sussulto che tenga * Calderon de La Barca TRASFIGURATI ANELITI (a Emanuel Swedenborg) (quest�abito sta stretto - � peso di terra un fuoco passa per la carne) ali ha lo spirito per vastit� ineffabili per volare fra le braccia della luce profonde azzurrit� l�attraggono - sua origine e sorgente trasfigurati aneliti hanno occhi di cherubini - di l� - benevoli NEL PAESE INTERIORE nel paese interiore eiaculo i miei sogni - fuoco e sole dell�anima - vivo una stagione rubata al tempo (mimesi icariana sul vetro del cielo) nel paese interiore brucia il mio daimon di febbre e di luce NEL ROVESCIAMENTO non vedi al di l� del tuo naso scientifico: � come leggessi sull�acqua lettere storte: poich� noi siamo nel rovesciamento afferma la weil - e negazione ci appare la grazia QUALE AMORE nell�amore sai non c�� ricetta che tenga: � buona regola giocare di rimessa / vuoi possedere l�oggetto d�amore e resistere all�amore Quello-che-si- dona tu cuore diviso tra cielo e terra carne/amore non pi� che sparso seme CANTO PER NKOSI (In memoriam: a Nkosi Johnson, morto a 12 anni, il 1� giugno 2001, a Johannesburg. Nato sieropositivo, fu scelto come testimonial contro il morbo dell� AIDS) (Non posso pensarti dolente da che morte odora di resurrezione. Eugenio Montale) colei che ti diede vita la sai madre di cielo bambino che hai corteggiato la morte - tu messo in un angolo come vergogna (lo sguardo orfano rapito in vastit� di cieli) presto non pi� che mucchietto d�ossa - Nkosi sei la nostra Coscienza: e violentaci dunque nel profondo - tu con la purezza di un breve mattino mentre questa morte - vedi - gi� s�ingemma di sole 2002 UN CIELO NUOVO SI PIEGHI (contro la fame nel mondo) quelli che espongono una bandiera di carne - i senza voce - che calpestano un tappeto di morti senza croci: i milioni di bocche imploranti dinanzi a uno spreco infinito: i nati nella parte sbagliata del mondo - quel gemito di carne che Madre Teresa coglieva tra i rifiuti: gli u l t i m i per questi facciamoci voce fin nell'intima fibra da un sangue innocente germoglino nuovi virgulti e un cielo nuovo si pieghi sull'uomo - lo liberi dal suo grido 2006 POESIA ERA IL PROFUMO nel mezzo della notte un ululato alla luna (o mi � sembrato?) ho fatto che voltarmi dall�altra parte come in un sogno lucido mi vedevo librare oltre le nubi in levit� l�altro lato mi appariva il versante luminoso in forma di poesia un�armonia nel tempo perduta essa non era che il vissuto compreso in una bolla d�aria un frammento d�eterno mi espandevo su quel versante lucente linea sottile del sonno dove poesia era il profumo del mare mare aperto IL SOGNO (insensatezza della storia) il sogno di riavvolgere il film della vita utopia � sebbene affrancato � il cuore dall�essere eterno e mortale VERTICALITA� (AL NEGATIVO) carpe diem epoca di trapasso il linguaggio i riti stravolti (e la famiglia? � e la sacralit� della vita?) �civilt�� del ludibrio verticalit� saccente di chi si crede dio l�autentico violentato dal mediatico narciso edipo in annuvolati cieli ingombranti la psiche l�aprirsi in essa di crepaccio -la sua bocca ad urlo COSA RESTERA� siamo mistero a noi stessi cosa rester� quando dopo di noi sar� a sopravvivere finanche l�albero vetusto del giardino di fronte e le suppellettili e i cari libri � la tua la mia storia scritta sull�acqua NELLA VALIGIA (NOTE DI VIAGGIO) (il chi-siamo-dove-andiamo: dove la mente inlabirinta) l�io vestito di nebbia promesso alla morte � (nella valigia pronta la perdita originaria la vita a met�) risucchiato come da un tunnel� attraversato da flutti di luce destinazione: il S� LA TUA POESIA quando un capriolare nel mare prenatale ti avr� fatto ripercorrere a ritroso la vita (tutta d'un fiato) azzerando l'Io spaziotempo - allora leggerai la vera sola poesia aprendo gli occhi sul Sogno infinito: la tua Poesia cavalcher� in un' albazzurra i marosi del sangue fiorir� negli occhi di un'eterna giovinezza ANGELO DELLA POESIA librarsi della tua ala azzurra nel mio sangue io-non-io: in me ti trascendi e sei d'ineffabili alfabeti s'imbeve il nascere delle mie aurore ALBERI CHE CAMMINANO [ispirata a un intervento di Erri De Luca per Emergency] a Madre Teresa e altri �grandi� fino a Gino Strada il cieco della parabola vide quel giorno allucinate figure uomini a forma d�alberi che camminano oggi dallo scrittoio del cuore vorrei dirti gino che insieme a te si alzano dalla radice del bene alberi che camminano anche se quasi nessuno li �vede�: santi di questo tempo TECNICHE DELLA MORTE atomi di solitudine abbandoni / distacchi / fini assaggi di morte le morti figurate i suicidi/omicidi camuffati la notte blu dell'anima morte presente dalla nascita morire porta sul nascere emigrare di forma in forma o Dieu purifiez nos coeurs ora e nell'ora della nostra morte LA VITA INESAURIBILE la mente in stand-by (fuori da un mondo parallelo) - ti culla un canto d'alberi e di cielo assapori per poco ancora il tepore delle lenzuola: ora senti la vita che entra in te: ti scorre dentro come un fiume (batte rotondo nel sangue il tuo tempo - ti senti in comunione col sole): adesso che afferri vita - pi� vita - nemmeno t'importa di un corpo che sar� preda del disfacimento LA FORZA GENTILE Dio � paziente: ha sogni per l'uomo infiniti - frutti immarcescibili (centro del cosmo: non � il suo un giocare a dadi) egli visita le nostre piaghe - manda angeli a spazzare gli angoli del cuore (suo disegno � la Bellezza) la sua forza � gentile I LATI DEL VOLTO tra reale e apparente l'ovale del volto che ti guarda dal fondo dello specchio di un locale fumoso - il non poterti vedere come gli altri ti vedono - l'altra parte di te l'inespressa forma che puoi immaginare assumere nell'aldil� - (scorgerti di spalle o spiarti di sbieco � perverso gioco di hyde - incontro con l'Ombra) GIORNI ORFANI piange il mio spirito un�amputazione nell�usura dei giorni orfani di poesia la morte della Bellezza IN FONDO AGLI SPECCHI (a J. L. Borges) in un moltiplicarsi di specchi (fuga di nascite e di morti) imprigionata � la luce dei tuoi d�j� vu - s'odono se ascolti i sordi tamburi del sangue in fondo agli specchi dove si legge l'eterno ritorno (la vita ci misura) - l� � il centro il mondo rovesciato: il tuo aleph - la chiave l'enigma NEL SEME DELL'AMORE a Tagore ascolta ...non senti urgere vita pi� vita nel seme dell'amore che aspetta di esplodere in un abbraccio cosmico? UNA LUCE non sarai tu a scagliarla la pietra che negli anni sfasati pi� d�una volta tornasti contrito a casa anche se non ti fu ammazzato il vitello grasso che ti specchiasti nel fondo pi� nero del nero anche se non s�ud� canto di gallo quando tradisti la vita spinto ad un atto anticonservativo che infine piegato dalla croce una luce a forma di un angelo fu a strapparti dall�oscenit� del tuo tempo facendoti espandere in un�emorragia di versi e di energia positiva che nel viola del tramonto fosti padre e ora nel tempo declinante sar� forse tua figlia che ti far� da madre 2010 VITA IN NUCE entrare nella morte-vita (sangue del pendolo / tempo-maya con occhi di luce - capovolti) "vivo" � nell'Oltre: cuore del sole abisso di cielo - antimondo A 1. vocale in sospensione come urlo muto - il bianco dell'urlo il nero di rimbaud 2. ritrarsi del fuocosacro a un vaneggiare di gole spiegate / scimmiottanti maiacoschi NELL�URLO (mercoled� delle Ceneri) nel giro delle braccia le acque del mutamento � le mani a impugnare il limite penetrare in s� nel profondo � eredit� di cicatrici � dove si tende una strada nel cielo rigenerarsi nell�urlo della croce COGLI IL MIO MORIRE cogli il mio morire tra una radice di sangue strappata e un'altra appena nata dal suo grido VERSI ALL'AMORE irradia un sole il mio cuore che vuole incenerirsi nelle tue braccia ove la Bellezza delira il tuo sguardo s'instella dove comincia il cielo anima bella farfalla imprevedibile del volo PARUSIA (nell'ultimo giorno: scaduto il tempo osceno) sporgersi sull'oltretempo ai bordi della luce presenze evanescenti in chiarit� di cielo: farsi corpi di luce INFANZIA Eravamo nell�et� illusa Eugenio Montale la tenerezza dei giorni verdi sparpagliati nell�oro del sole appesi alla luna il pap� dalle spalle larghe come la volta del cielo quel sentirsi d�i � quasi alati senza peso � e non sapere la vita Innocenza nostalgia del paradiso EMANUEL SWEDENBORG lasciami entrare nel tuo sogno adesso che col soffio di Dio ne scrivi pagine ineffabili pensieri pettinati di luce eccelsa danza dell�aria dalle labbra della notte stanotte mi pare udire da un-dove-che-non-so una sinfonia da musica delle sfere lascia emanuel che entri nel tuo Sogno (2010) ADOLESCENZA ASPRI SAPORI adolescenza aspri sapori occhi belli fieno nei capelli alle spalle della notte fuggire nello schiaffo del vento (2001) CONSAPEVOLEZZA DELL�ESSERE tanto piccolo sei e disperso come pulce sul dorso di un mulo * ma il cuore che non pu� morire infiniti universi racchiude *da una frase di Erri De Luca intervistato dopo il terremoto di Haiti NEL PERDURARE LA LUCE le ore arroventate: erano estati lunghe a morire le corse pazze le ginocchia sbucciate nel perdurare la luce: ancora un mordere la sanguigna polpa del giorno - ricordi? � IL NULLA LUCENTE in ka* nulla � casuale credi morire non � farsi pietra e silenzio: � grido liberato piet� che vede - ruotare su cardini rovescio del guanto - essere sogno? luogo-non-luogo ubiquit� e s p a n s i o n e : lacerante biancore il nulla lucente ** * ka: il "doppio" incorporeo dell'io ** P.P.Pasolini, da Poesia in forma di rosa GRAVIDE DI LAMPI la luna piegata sui miei fogli compone queste lettere gravide di lampi tagliate nella luce assetate nel supplizio dell'inchiostro vibranti su pentagrammi di sogni A STEPHANE MALLARME� tenue rosa d�albore nel cuore fiorite di cielo HO SOGNATO DI ESSERE TRASPARENTE vortico in un vento di luce da fenditure di un sogno spio il mondo POESIA ONIRICA il sogno sfoglia spirali di memoria al lume di luna disegna il sonno delle rose LA LUCE GRIDA la luce grida aprendosi uno spazio nel cuore UN VERSO SALVAVITA un verso salvavita ti bagna di luce nell'orfanezza del Sogno ZEN (non studiare il taglio di luce come l'artista) non scegliere: lascia che sia fa il vuoto fino a essere e non essere Versi per un tramonto sul lago [fine anno 2009] (perle d�acqua ed ali) oro trasfigurato in sorriso di sangue / cenere / silenzio d�ombre CADUCITA' il tempo � uscito dal calendario in un balen�o di stagioni e amori svolando obliquo nel sole con ali d'icaro A come Amore (a come Amore �a-mors� non morte) � prima del tempo non c�era che amore � quello-che-muove- il-mondo: danza nel cielo della Luce-pensiero: della notte a scalzare le tenebre A META' DEL SUO CORSO LA NOTTE a met� del suo corso la notte inghiotte l'ultima luce - rende suoi ostaggi i corpi su un mondo immateriale - pi� nostro - il sogno apre il sipario SOGNO DI ME io non io esisto di qua di l� dello specchio (una distanza mi separa: come fossi da un'altra parte): vivo mi agito dentro un sogno lucido: Sogno di me - creatura di sabbia ARCHETIPI O LETTERE CELESTI sulla pura pergamena della sostanza primordiale tutti i pensieri lo Spirito scrive con l�inchiostro luminoso della divina emanazione: nel Libro dei libri sotto forma di archetipi o lettere celesti si trova tutto quel che fu � e sar� William Blake cielo riflette l�occhio interiore che veste luce specchio dell�Indicibile dimora di cherubini a te benevoli NEI MIEI SOGNI nei miei sogni ricorrenti il mare ne attraverso lunghi tratti io che appena sto a galla � altre volte mi trovo in viaggio (nave/treno) o mi vedo nella casa gi� al paese a tavola coi parenti che mi ricolmano fino agli occhi e mi accorgo che sono in ritardo per il lavoro ora nemmeno pi� ricordo dove ho parcheggiato scendo di corsa salgo scalinate eccoli i miei morti i parenti sorridermi mai che mi dessero numeri (ora non sogno pi� a colori vividi n� di librarmi come falena contro il soffitto) HA MEMORIA IL MARE 1. la forma del vento disegnano rami contorti voli di gabbiani ubriachi di luce a pelo d�acqua decifrano tra auree increspature le vene del mare 2. interroghi sortilegi nella vastit� di te solo ti aspetti giungano da un dove messaggi in bottiglia un nome un grido ha memoria il mare scatole nere sepolte nel cuore dove la storia ha un sangue e una voce GIOCO DI SPECCHI l�ambiguit� � forse nel sogno mentre vivi e ti cammina a lato un altro te � insospettato allora � sogno la vita? o riflesso copia sbiadita o gioco di specchi in cui ti chiami e ti perdi� La linea sottile non crederlo un viaggio interspaziale o come andare sulla luna ora pi� �vicina�: � varcare la linea sottile che divide l�essere dal Sogno infinito l�oltretempo ai bordi della luce ove fanno corona frange angeliche ad accoglierti veramente v i v o ROSA D�AMORE letificato d�amore angelicato fiore si schiude la rosa fra cristalli dell�inverno Vita in salita vedersi su un piano inclinato esistere - sperdimento in lunato albeggiare su deriva dei sogni -lama nella mente- incrinata azzurrit� il vetro del cuore Michael Jackson peterpan scatenato i tuoi urletti i passi incredibili ch'erano tutto un delirio ti hanno reso un' icona insonne hai affidato la vita nelle mani di colui che per sempre ha spento il tuo sangue elettrico Nascosto star� nella rosa finch� non avr� inghiottito il tempo osceno il suo grido nascosto star� nella rosa azzurra della poesia perch� non intacchino i veleni del mondo la bellezza del cuore LE TUE POESIE sono astruse dici parlano per lo pi� di cieli e affini mai di quaggi� � lo ammetto ma ti pare siamo solo di terra e non fatti d�infinito e di mistero o materia dei sogni come il cuore sente? farsi d�aria e parlare col cielo non insegna forse a vivere in terra? a riscattarsi da debole carne? IO-UN ALTRO questo sentirmi diviso: e non riconoscermi come il fuori del mio dentro: convivere con gli umori di un corpo di morte Libro mastica piano la morte il libro del corpo � orecchio del cuore - : fatuo risillabare palpiti di soli fino all�ultimo rigo-respiro -congelato di bianca luce Quel senso di� aspettando sempre qualcosa qualcuno � affacciato sull�Indicibile � in attesa giungano da un dove riconoscibili un nome una voce - quel senso di sperimento quando la vita � una coperta troppo corta -dove sono �io�?- quel senso di� aspettandomi - aspettando di nascere Cuore trasparente 1. non la doppiezza non l�apparire: chi sei veramente � pi� forte di te 2. fra cristalli dell�inverno � schiusa la rosa: l�amore sai impollina la morte Casa di vetro carne fatta velo d�aria dalla consistenza del sogno ectoplasma o luce- ombra che si ricrea questa e non altro la fragile casa del corpo di vetro Vita-allodola trafitta dal buco dell'ozono il tuo grido verticale: vita-allodola trafitta da migliaia d'aghi avvelenati - la tua storia la descrivono cieli innocenti tra crepe di asfalto - palazzi di vetro che s'ergono come templi specchiandosi in fiumi d'ossido - dove non ha lasciato verde l'uomo tra s� e la sua fine: qui leggi questa negazione di te che arde - sottile � [1995] LETTERA (frammento) non angustiarti se non sai pregare se preghi con la testa tra le nuvole lo fai e bene se spandi su foglio metafisica luce e il soffitto ti si fa cielo VERTIGINE DEL VUOTO [leggendo E. M.Cioran] sognandosi al di sopra dei precipizi le vene cariche di notti carpire qualche vertigine all�Abisso LA NOTTE LATERALE unghie crescono nella morte il gravitare dell�ombra che ti segue a lato - questo sentirti enigma vederti nel sogno moltiplicato da una vertigine di specchi a scalare la notte NON POSSIAMO CONCEPIRE non possiamo concepire come chi ci ha lasciati in un fresco mattino di settembre ci appaia pi� grande si espanda corteggiando le stelle questo � parte del mistero non dover essere ma essere-di-pi� in pienezza e perch� poi ti sconcerti che l�io debba disintegrarsi con la sua tronfia ruota-da-pavone quest�io a cui credi appartenere? Di Altrove [La gente non � cattiva: ha solo paura di essere buona. Eduardo nel film Campane a martello.] di Altrove � lettura capovolta il mondo chi ti d� occhi buoni per il cielo se non sai vedere cos� la cieca sopraffazione la gioia cattiva del sangue San Suu Kyi (scritta il 22.5.09) non violentate la primavera del suo giovane sangue non pugnalate la colomba del suo cuore aperto alla compassione non schernite la disarmante verit� che proclama aizzandole contro i mastini della notte dal suo sangue si leva alto il grido d�innocenza a confondere intrighi di potenti Riempire i vuoti riempire i tuoi vuoti di cielo e un angelo che ti corre nelle vene come sangue e il bianco grido del vento che sfiora i contorni del cuore a smussarne gli angoli vivi il dono di una parola (cara e rara non di circostanza) corredata dalla luce di un sorriso ad hoc Barabba -e gli esecrabili delitti e la vita tradita? e il sangue innocente? -non ricordo: in verit� ti dico l�Albero di sangue virgulto di mio Figlio il Giusto si � ingemmato ed espande nei secoli le sue radici in un abbraccio totale AGAPE / EROS / PHILIA imago d�i: noi chiamati ad amare (senza essere nostri) noi abbracciati dalla Luce: dai tre aspetti dell�amore: Dio madre / amante / amico (agape / eros / philia) l�Uno dai molti nomi: sole � oceano - fortezza NEL BUCO NERO DEL GRIDO nel buco nero del grido s�attorciglia la spiralante vertigine di munch CHARLOT (versi ispirati nel dormiveglia il 3 dic. 06) (la tua magia � fumo che vola sul tempo fra palpebre d'aria) l'ora si fa elettrica nel cielo di una risata FRAGILE FOGLIA e nel momento del distacco l'io si far� fragile foglia appoggiata ad una spalliera di vento VISIONE: M'INONDO' IL SOGNO (leggendo Jung - Storia del simbolo) (luce che cresce il grido della mandragora l'albero capovolto) ...fuggii negli specchi sprofondai nei cieli anteriori cavalcando eoni-spaziotempo vidi nella memoria cosmica il centro di me dove ardeva il mio sangue in simbiosi col palpitare degli astri coi segreti del vento la musica delle sfere il mio sangue confuso col cielo della memoria ...precipitato nella vita RIESSERCI in noi con noi come un riesserci spessore davamo alle emozioni cercavamo lo stupore e lo stupore era Dio * * da un'epigrafe L�indicibile parte di cielo indicibile la parte di cielo ch�� in te e ignori � dice steiner l�uomo in s� cela un altro uomo: testimone che ti osserva e sperimenti ogni ora: basta che solo un verso o poche note ti richiamino a una strana forza interiore: e cessi di sentirti mortale RAMMENDI AZZURRI (per il 25� anniversario di matrimonio) in braccio al vento questo giorno dai rammendi azzurri LA BELLEZZA DELL�ESSERE la bellezza dell�essere � di una certa et� dipende dal modo in cui la percepisci quando ti commuovi per un nonnulla scambiando un sogno per una visione ti senti tornato bambino lo sguardo perso ad inseguire un volo non temi l� ignoto quando in vita ti sei ben speso [riveduta � 2008] IN SOGNO RITORNANO [ispirata nella notte del 25.3.07] in sogno sovente ritornano amari i momenti del vissuto che non vorresti mai fossero stati per cui accorato in segreto piangi si affaccia nel tuo sogno bagnato quel senso di perdizione incarnato nel figlio prodigo che fosti emerge dai fondali dell�inconscio dove naviga il sangue e tu disfartene non puoi [riveduta � 2008] Di qua del velo 1. onirica visione dell�eden dove profuma Signore di abele il tuo giorno 2. un cielo bianco di silenzi di qua del velo vascello fantasma A RITROSO (hikikomori) un vivere a ritroso le spalle all�oriente dove cresce la luce vuoto delle braccia vite separate tra l�ombra e l�anima hikikomori: in Giappone sono oltre un milione. E� il fenomeno di ragazzi che vivono di �rapporti� virtuali chiusi nella loro stanza fuori dal mondo. DOVE PIOVE MUSICA (a David Maria Turoldo) ai confini del cuore zona rischio lebbra dov�� l�io luogo-non-luogo dove piove musica rendimi bianco come neve delle vette voglio scrivere versi-preghiere -emorragia azzurra cielo del mio sangue- per glorificarti Signore PER METAFORE a mimare un amore anteriore a noi si vola nel vortice della luce �partire � la vita� (farfalla di fumo) foglio bianco schizzato grido PREGHIERA dinanzi all�Assoluto misericordia mi vesta di un abito di luce amen NEL GIRO DI POCHE LUNE questo corrermi nel sangue del transeunte l�istante mai vissuto appieno questo accadermi SOGNO BAGNATO [dalla parte dei traditi ed uccisi] vedere l�angelo della morte entrare nel mio sogno ed io riverso sul selciato lo stupore del sangue le viscere nelle mani �tu quoque brute� ... per mano di chi si credeva amico GRAFFIO A Giovanni Giudici [leggendo �Lume del tuo mistero�] graffio di demone mi brucia seguitando sua scia di miele SOGNO BAGNATO [dalla parte dei traditi ed uccisi] vedere l�angelo della morte entrare nel mio sogno ed io riverso sul selciato lo stupore del sangue le viscere nelle mani �tu quoque brute� ... per mano di chi si credeva amico ABITO CELESTE (parusia) �tutta la creazione geme�� 1. da sogni di vetro e da pioggia d�uccelli sarai risvegliato e di luce rivestito (staccato il pungiglione alla morte) 2. e la tua lucy? e il tuo rex? questi un�animula non sai se ce l�hanno di certo gli manca il senso del trascendente essi non si sporgono sulla loro morte a cogliere il proprio profilo finito IL RAGGIO VERDE [ad Agnes (Madre Teresa)] filtra raggio verde dalla porta della conoscenza accedervi con la chiave della compassione -anima assetata in estasi- sanguinando amore DAI CIELI DEL SOGNO precipitare dai cieli del sogno fino all�et� adulta richiami di sapori di voci l�odore del mare inalare il vento salato sibilante sotto le porte - gibigiane echi liturgie di memorie l�iniziazione del sesso i segreti � cieli dell�adolescenza passati come in sogno 2010 UROBOROS tagliato fuori dal cielo (stato uroborico di participation mystique) calato in un io che non sai dire chi sia: se non presenza passeggera: sospeso esistere nel seme dell�amore: attesa di pienezza nel pleroma CONIUCTIO (a C. G. Jung) quando si unificheranno gli opposti e il S� riaffermer� la propria natura ermafrodita e dallo squarcio del velo di maya si manifester� l�Altro - la nostra controparte (sconosciuta e prismatica) che ci visita in sogno - l�occhio interiore: allora c�lta la totalit� si sar� dissolto insieme allo schermo di apparenze nomi e forme insieme alla rappresentazione della storia e ai fiumi di sangue e di parole anche il sale delle nostre lacrime PLATONE essere : notte dell�anima il cammino il tempo � la caverna lancinante attendere ti trapassi Amore sole cosmico CHI SIAMO caduta la carne svelati a noi stessi: non pi� enigma che arrovelli (restano unghiate sulla carne del cielo a presenza d�un sentire stuprato): allora l�essere si aprir� la luce schiuder� le braccia saremo seme fiore stella - le prismatiche facce del S� - allora in noi non pi� un vedere attraverso uno specchio in enigma: sar� un camminare sulle acque (alla luce dell�epist�me* avr� la k�nosis** vitrea trasparenza) * epist�me = conoscenza ** k�nosis (qui sta per concetto di) = svuotamento del divino ATTIMO-FUTURO 1. nell�addentare il frutto proibito si ritrov� affamato d�amore 1.a (fu il creare gioco o sogno di Dio / coito mentale) 1.b (si mordeva la coda il serpente uroboro racchiudeva in s� l�uovo del mondo) 1.c in quell�attimo infinitesimo la storia dell�uomo era gi� scritta: passato e futuro un tutt�uno simultaneo 2. non lui va verso il futuro: esso gli viene incontro ed � gi� presente focalizzandosi in fotogrammi: ci� che avviene esiste prima di lui: forse in un�altra dimensione egli l�ha gi� vissuto (presente a s� come il s� nel sogno) (abitante il riconoscibile istante dentro una sospensione) 3. il d�j� vu � acquattato tra pieghe dell�inconscio 3.a come in una sequenza di specchi gioca con l�alter ego nell�eterno presente punto da cui si vede il Tutto versante luminoso del S�: l�aleph LETTERA DA UN AMICO - non serve voltarsi indietro � mi scrivi -: se metti in conto i limiti le morti contratte le paure passate e avvenire se porti in cuore sventrate lune albe-capestro se non ti esponi per puro calcolo non fai che raccogliere i frutti d�una vita spesa male: presto essa ti presenta il conto � deve questa vita restarci nelle mani: dare tutto se stesso a perdere arricchisce: amare non � forse una scommessa? dici (e la parola � bisturi): percorri lo stretto marciapiede a lato del cuore: nel profondo di te nel buio di stelle calpestate ascolta il grido verticale che da caduta pu� farsi preghiera NIENTE DA PERDERE appollaiata sulla tua spalla dalla culla se la pensi ogni giorno quando ti radi o vai a letto � per esorcizzarla o scacciare la paura dell�ignoto fartela amica la morte -essa non dissimile dalla vita: seme che trama nel buio cospirazioni del nascere- e dunque: niente da perdere col disfacimento se sarai tutt�uno con l�immenso corpo cosmico nell�eterno girotondo dei pianeti nel sorriso di Dio 2010 DEUS ABSCONDITUS (sempre a met� strada noi: sempre nella terra di nessuno: il fratello oscuro che s�agita nel sangue (lato notturno dell�anima) che mima il dolore del cosmo (attraversando la valle della morte penetrati da tutto il freddo del mondo: immersi fino all�ultima fibra dell�essere in un dramma da consumarsi fino in fondo) il Dio che sta dietro le apparenze: il Dio sconfitto nella storia Dio-del-paradosso che vince con la debolezza - il Totalmente Altro: l�increato (ab aeterno) che si a u t o l i m i t a per recuperare la sua potenza alla fine dei tempi � grumo di vortice d�astri � (2001) LUCE AL TUO PASSO se il soffrire non coniughi con l�amare � un niente la vita � avrebbe detto simone weil buconero-in-buconero direbbe einstein (dal crogiuolo del dolore guardare oltre il visibile oltre l�io � schermo di carne) ma pi� in l� tu non vuoi vedere � solo cattiva stella che graffia l�azzurro del tuo cielo (ed � gioco perverso pensarla nel tuo codice iscritta): credi: � per risorgere che in te sperimenti l�abisso: impara a guardare il sole: esci dalla platonica caverna � ascolta: non esiste solo nelle favole il tuo angelo: egli da dietro il velo del tempo � luce al tuo passo perch� vivibile sia questa vita: perch� batta nel sangue un tempo tuo � rotondo (non sai che della polvere dei sogni son fatte le sue ali?) il tuo angelo � se vuoi � sar� simile a emanazione di luce/visione di blake: attiva il terzo occhio � sii come la clorofilla che si nutre di luce VOLTI AL CIELO (ai martiri della cristianit�) 1. (testimoni � non maestri coi loro fiumi di parole) v�lto al cielo colui che grida nel deserto � l�uomo pneumatico - * 2. in visione celeste rapiti e fulminati sull�altare le mani a benedire � rosso fiore sul petto � gli oscar romero della storia * per San Paolo � l�uomo spirituale (2010) CIELO INTERIORE (a Gustavo Rol) cosmonauta di spazi sovramentali trasfiguravi il tempo velandolo d�irreale: quiddit� di un cielo interiore aperto su mondi paralleli SENZA TITOLO al di fuori di me � io stesso luogo-non-luogo � mi espando di cerchi concentrici � il lago del mio spirito: sasso gettato dal capriccio della musa fremito d�acque e stelle IL LATO OSCURO e se fossi stato dell�altro sesso in una vita precedente e ne avessi perso memoria? (ipotesi remota dici � di certo campata in aria)- tendendo a tralasciare junghiane profondit� scoprire come in un test il lato oscuro del S� totale la parte inconfessata (semplicemente naturale) � la tua percentuale - L'ANGELO noi lacere trasparenze -sostanza di luce e di sangue- a superare d'un passo la morte solleva l'angelo un lembo di cielo svela l'altra faccia del giorno E TU A DIRMI lanciarmi anima-e-corpo contro fastelli di luce specchiarmi nella sua follia e tu a dirmi: Lui -l'irrivelato- nasconde il suo azzurro - � lamento amoroso VASTITA' DI TE SOLO [su un verso di Ungaretti] vastit� di te solo penetrata nei sensi: nella tua fragilit� lo stupore di sentirti un mondo una �fibra dell�universo� NEGLI OCCHI FORTI DELLA LUCE [ispirata all'alba del 19.10.2008, a 11 giorni dal mio 67� genetliaco] negli occhi forti della luce vive il paese innocente -dove approdare l'anima esausta di vita dispersa- (una gomena di avemarie porge l'angelo a riva) WELBY nel giorno acceso in trattenuta vertigine avvolto nel mantello del vento sporgersi da una rupe di passione in un amen il ripercorrersi di stagioni di l� del mare cogliere il fiore-essenza del tempo sognare d'essere quasi una finzione - la morte un paradosso DA UN'ONDA DI SOSPIRI da un'onda di sospiri in sogno risalire la morte fiorita dal grido di albe di cenere e fermenti di voli nel turbinio del vento Dell'indicibile essenza dell'indicibile essenza -l'altra faccia del giorno- noi sostanza e pienezza solleva l'angelo un lembo di cielo: in questa vastit� soli non siamo: miriadi di mondi-entit� ognuno in una goccia di luce QUESTO PANE perch� lo permette ti chiedi permette tutto questo ti senti dire: � una prova che ti d� �dal male trae un bene� anche se non puoi capirlo - allora giustificato dal Suo sangue spezza insieme agli altri questo pane bagnalo di tutte le lacrime del mondo non una briciola si sprechi di questo dolore STEP pensieri distesi nel mezzod� incendiato � sul letto una lama di luce obliqua e nella mente in sopore insieme a un pezzo di mare il perdurare la tua immagine di poco fa il moto dondolante del corpo � fatto d�aria � |