La guerra che verrà
di Bertolt Brecht
La guerra
che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente
egualmente.
Brecht crede soprattutto che la pace si possa costruire SOLTANTO con la pace e che nessuna guerra potrà mai essere giusta.Per il poeta la guerra è assurdità perché priva l’uomo della sua dignita e della sua vita per arricchire ristrette oligarchie militari e industriali. Questo è il contenuto di questo componimento alla vigilia della seconda guerra mondiale.
Così Brecht parlava della guerra.Questi versi
parlano chiaro delle conseguenze della guerra, in particolare di quella che si
appresta a scoppiare di qui a pochi giorni, perché quando una guerra finisce i
danni non riguardano soltanto gli edifici, come ci vogliono far credere i
telegiornali, ma è tutta la popolazione a pagarne le spese e in questo caso un
paese sfiancato da un embargo che dura da più di dieci anni.
Nella poesia il poeta condanna la guerra che porta morte,distruzione,dolore sia
ai vinti che ai popoli vincitori .Va tutto a danno della povera gente costretta
a combattere e a morire per interessi non suoi.Questo il messaggio che il poeta
affida ai suoi versi essenziali con pochi accorgimenti retorici con qualche
enjambement.
Figure retoriche
Prima. Prima -- anadiplosi
Vincitori e vinti – antitesi
La povera gente faceva la fame e
faceva la fame la povera gente-- chiasmo