GIOVANNI PASCOLI: SAPIENZA

GIOVANNI PASCOLI


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POESIE POCO FAMOSE 

SAPIENZA
*

Giovanni Pascoli, "SAPIENZA"

 

Sal� pensoso la romita altura

Saliva pensoso sulla ripida collina

ove ha il suo nido l�aquila e il torrente,

dove ha il suo nido l�aquila e nasce il torrente,

e centro delle lontananza oscura

e al centro della lontananza misteriosa

sta, sapїente.

egli pensa e riflette.

 

Oh! scruta intorno gl�ignorati abissi:

Oh! Osservando intorno a s� le misteriose profondit�

pi� ti va lungi l�occhio del pensiero,

in cui, pi� si guarda lontano con il pensiero

pi� presso viene quello che tu fissi:

pi� vicino sembra ci� che lo sguardo percepisce;

ombra e mistero.

tutto questo si pu� tramutare in un segnale dell�avvicinamento dell�ombra e del  mistero.

 

FORMA

Titolo: interpretativo perch� la sapienza intesa come impossibilit� di conoscere � la chiave di interpretazione e di comprensione della poesia.

Rima: alternata (ABAB � CDCD)

Struttura del verso: 8 versi endecasillabi suddivisi in due quartine; con una piccola eccezione, l�ultimo verso di ciascuna strofa � un quinario.

 Figure DI SUONO:

         Allitterazione per assonanza in -A (nel primo verso) ed I (nel quinto verso)

     Allitterazione per consonanza in         

         

Figure retoriche :

Climax: ascendente perch� attraverso le descrizioni delle sue osservazioni (ma anche sensazioni) accentuate con l�uso di un comparativo di maggioranza (pi� ti va lungi l�occhio del pensiero..), si costruisce verso dopo verso una situazione in cui il lettore stesso diventa partecipe dell�angoscia del poeta.

        Iperbato: �pi� presso viene quello che tu fissi�

        Anafora: pi� ti va lungi l�occhio del pensiero, pi� presso viene quello che tu fissi:

COMMENTO

A chi si trova a passare per i boschi su un percorso molto ripido, che porta verso ala collina, posto ove l'aquila ha costruito il suo nido e nel quale il fiume ha la sua sorgente, il paesaggio intorno pu� sembrare immenso e nascondere il mistero della non conoscenza. Ogni persona dalla cima dell�altura, attraverso il suo sguardo, scruta l�ambiente che ha intorno e capisce che quello che egli riesce a percepisce, non � altro che quello vuole immaginare.

Tutta la descrizione di un paesaggio che si vede  dalla cima di una collina pu� essere uno scenario del tutto particolare, ma se aggiungiamo un ulteriore elemento, cio� quello della �non conoscenza� degli spazi sovrastanti, nei quali lo sguardo non arriva a intuire e a percepire ci� che � presente oltre all�orizzonte, arriviamo ad ottenere una particolare sensazione di paura ed inquietudine (ombra e mistero)la quale piano piano si tramuter� nella consueta angoscia che � una caratteristica delle poesie di Pascoli.

 

 

 
 


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