punto di vista e
focalizzazione Distinguiamo tra voce e punto di vista: la
voce riguarda la persona a cui vanno attribuiti gli enunciati (chi parla nel
racconto; es.: "L'uomo camminava per la strada"), mentre il punto di vista
riguarda la persona che all'interno o all'esterno della storia si immagina che
veda, pensi, giudici gli eventi narrati (es.: "Giorgio vide che l'uomo camminava
per la strada"). Il punto di vista viene definito focalizzazione. Ci possono
essere tre tipi di focalizzazione: a) Focalizzazione zero: il narratore ne sa più del
personaggio, ne dice più di quanto ne sappia uno qualunque dei personaggi; b) Focalizzazione interna: il narratore dice solo
quello che sa il personaggio di cui adotta il punto di vista; c) Focalizzazione esterna: il narratore dice meno di
quanto ne sappia il personaggio. APPROFONDIMENTI Possiamo tracciare uno schema
sul narratore. Il narratore interno può
essere: un
narratore protagonista, se la sua voce è quella del personaggio più
importante della vicenda(Dante nella Divina Commedia); un
narratore testimone, se la sua voce appartiene ad un personaggio
secondario della vicenda(nel Barone Rampante di Calvino la storia di Cosimo
viene raccontata dal fratello Biagio). Un narratore esterno può
essere: un
narratore impersonale, che si limita a fare il resoconto dei fatti e a
riportare pensieri dei personaggi senza intervenire direttamente facendo ricorso
alla terza persona(come nei Malavoglia di Verga); un
narratore personale,che narra le vicende dei personaggi ma interviene a
commentare giudicando e quindi alterna la terza persona (nelle parti narrative)
e la prima persona nelle parti di riflessione(come nell’Orlando Furioso di
Ariosto). In altre parole Ecco cos’è essenzialmente il punto di vista: una scelta, su chi o su cosa
vogliamo focalizzare l’attenzione; come quando si scatta una fotografia, si
sceglie un unico soggetto e una porzione di paesaggio, quale sarà questa
porzione dipenderà essenzialmente da chi vogliamo posizionare dietro
l’obiettivo: un
La focalizzazione può essere chiamata punto di vista , dal quale il narratore
guarda e racconta la vicenda.Possiamo avere la focalizzazione zero quando
l'autore ne sa più dei personaggi(narratore onnisciente); può esserci la
narrazione a focalizzazione interna quando l'autore ne sa quanto i suoi
personaggi(il narratore viene a conoscenza delle vicende man mano che si
svolgono) ;infine abbiamo la narrazione a focalizzazione esterna quando il
narratore ne sa meno dei personaggi ovvero non conosce i pensieri ed i
sentimenti dei protagonisti.
IL PUNTO DI VISTA O FOCALIZZAZIONE
Quando si analizza un testo narrativo è molto importante stabilire da quale
punto di vista sono presentati i fatti:Focalizzazione zero (si verifica quando i
fatti sono raccontati da un narratore onnisciente che è a conoscenza di tutta la
vicenda, legge nel pensiero e penetra nell’animo dei personaggi e sembra
osservare tutto dall’alto(Manzoni); Focalizzazione interna: si verifica quando
il narratore assume il punto di vista di un personaggio, sicché i fatti vengono
giudicati e osservati dall’interno dell’ambiente rappresentato. La
focalizzazione interna può essere fissa (un solo personaggio) o multipla
(diversi punti di vista) (Svevo). Focalizzazione esterna: è il racconto
assolutamente oggettivo. Il narratore, che osserva i fatti dall’esterno, è solo
un testimone che ne sa meno di quanto sappia qualunque personaggio(Verga).
Si colloca ad un piano superiore rispetto al momento in cui avvengono le vicende
narrate e infatti ne conosce già l’epilogo ed è pertanto in grado di muoversi
nel tempo anticipando o posticipando i fatti; allo stesso modo conosce tutti i
personaggi e può esprimere il proprio giudizio su ognuno, oppure, assumere di
volta in volta il loro punto di vista svelandocene i pensieri e i sentimenti più
riposti. In questo caso, quando il Narratore ne sa più dei suoi personaggi si parla di focalizzazione zero, come
avviene nell'opera“I Promessi Sposi” di Manzoni.
Quando, invece, il narratore si limita a riportare i fatti, senza esprimere alcun giudizio sui personaggi coinvolti, avremo una focalizzazione esterna del punto di vista, cioè, il narratore ne sa meno dei personaggi di cui racconta le vicende . Sta al lettore dare un giudizio sulla base esclusiva delle loro azioni, di cui il narratore è solo un osservatore imparziale. Il racconto nudo e crudo dei fatti, esposti senza alcuna mediazioni.
Narratore interno
: in questo caso potrebbe essere il protagonista stesso a raccontare in prima persona la sua storia, o anche un testimone che ha assistito all’evolversi della vicenda. Un esempio molto comune è quello di Sherlock Holmes, le cui avventure sono sempre narrate dalla voce del suo assistente Watson. In entrambi i casi la focalizzazione è comunque interna , narratore e personaggio, in pratica, coincidono. È chiaro che chi legge avrà una conoscenza dei fatti limitata alla diretta esperienza del narratore-personaggio; ogni evento sarà filtrato dal suo giudizio e non sapremo nulla di più o di meno di ciò che è già di sua conoscenza.Un narratore onnisciente può iniziare il suo racconto partendo da qualsiasi punto della storia e come abbiamo specificato, muoversi agilmente tra flashback e anticipazioni; così come un narratore protagonista, può raccontare al passato una vicenda già accaduta, volgendosi indietro nel tempo; i verbi al presente, viceversa, daranno al lettore la sensazione che la storia si stia svolgendo davanti ai suoi occhi nell’esatto momento in cui sfoglia le pagine del libro, dandogli la consapevolezza che qualsiasi cosa potrebbe accadere.