POEMA
Les temps se sont accomplis,
les d�sirs se sont tus (Val�ry)
Noi, ventose colline,
Noi sappiamo
Di essere mortali,
Ma vegliamo su di voi,
Tra fiori di ginestra
E gigli di campo.
Noi vedemmo
La zappa e il bidente,
La spiga e le foglie,
La bomba e il fucile,
La bisaccia e la conca,
Il fardello e l'orcio
Tra soli roventi,
E attonite lune.
Noi odorammo
Il cardo e il ciclamino,
L�anemone e la genziana,
Le bacche e il cipresso,
Il papavero e il rosmarino,
Il basilico e il garofano,
Tra celesti vedovelle,
E primule di prati.
Noi udimmo
Il nibbio e la rana,
La chioccia e il picchio,
La serpe e il falco,
Il ciuco e la civetta,
La capra e il passero,
Tra stridii di grilli
E splendori di lucciole.
Noi gustammo
L�uva e la percoca,
La cipolla e il grano,
Il cacio e il verme,
La persica e l�oliva,
La fragola e il crespigno,
Tra effluvi di ciliegio
E candori d�amareno.
Noi toccammo
Il granchio e la rana,
Lo stagno e il torrente,
Il baco e la mela
la tela e il ragno,
Il lino e il gelso,
Tra mani di Sole
E volti di Luna.
Noi fummo questo,
E fummo umane,
fra umani.
Ma voi
Voi che correte nella direzione del vento,
Voi siete un�altra storia,
Non pi� umana,
Dove tutto
�
Superficie,
Istante,
Dissipazione,
Tra asfodeli di morte
E c�lchici d�abisso.
POESIE TRATTE DAL LIBRO "CHIARI-OSCURI"
I
E poi
sei venuta tu,
bimba vestita di sole
che guardi nella direzione del vento,
anemone infinita.
II
Una lama di fuoco
incendia
i confini del cielo.
Tu esisti
in ardore.
III
Ho guardato un cielo di rondini:
Sfavillio di voli
Dov�eri tu la regina.
IV
Ovunque volgo lo sguardo
ci sei tu,
ninfea immortale.
V
Di astro in astro
Per sempre noi vivremo
Sterminata eco
Di un bacio infinito.
VI
Vorrei essere l�aria che respiri
per perdermi nel tuoi alveoli,
mirabile plasma,
animula infinita
VII
Tu vestita di sole
e io di vento
per sempre vivremo
mirabili creature
di uno spazio senza fine
VIII
Stupefatta la notte entrava nel giorno e
il giorno entrava nella notte ? stupefatta
con l�urlo congelato alla gola.
Destati, amore: � l�ora.
Viviamo questo tempo che non �
n� il giorno n� la notte,
ma quello del sogno e della conoscenza.
IX
Altrove � non qui �
Parleremo il linguaggio dei fiori
Comprenderemo le voci di tutti gli esseri
Della terra e del cielo
Percepiremo gli echi degli astri
Senza pi� confini n� tempo
Come luce pura
Negli spazi infiniti
Natura nella natura
X
Io sono il mio presente
Un frantume di fuoco
In un vortice di stelle
Parte II
OSCURI
I
Qui
Non c�� altro che vento
Vento del nord
Vento del sud
Vento dell�ovest
Vento dell�est
E nulla
Proprio nulla
Che riveli tracce
Di esseri viventi
Solo
Polvere e vento
Vento e polvere
Vento
II
Il tempo,
che tutto consuma,
corroder� anche queste rovine.
Tutto,
anche il vento che le traversa,
sar� consumato.
Rester� solo
un irreale terrore:
un silenzio nudo.
III
Noi siamo nel vicolo dei sorci,
dove abita Squallore.
Eppure,
se c�interroghi,
ti diciamo che non � Squallore che ci opprime,
ma questa grancassa di denti
che ci rodono le ossa.
IV
Ovunque
volgi lo sguardo,
gli orizzonti si chiudono.
Tu sei solo,
accanto al tuo respiro.
V
Sparire
Dietro i sorrisi e le labbra
Sparire
Cancellando gli addii
VI
Fuoco di vento
Vento di fuoco
Vento
Fuoco
E niente acqua
Acqua
Solo
Roccia
Interminata roccia
Irreale terrore
VII
I cannibali
Ci� che il melograno disse alla magnolia:
Fame di vento
� la tua immagine chiara.
Ci� che la magnolia disse al melograno:
Fame di fuoco
� la tua linfa scura.
Ci� che disse il vento:
Sete di fuoco
� la tua dissolvenza.
Ci� che disse il fuoco:
Sete di vento
� la tua trasparenza.
Fuoco.
Vento.
Ora lo sai:
Anche la desolazione ha la sua fine.
VIII
I criminali
Sono vissuto
in un tempo in cui
l�unico evento umano
era la morte.
Eppure, a onore del vero,
anche su quella
l�inumanit� era totale.
IX
Io voglio andarmene
Come sono venuto
Nudo
X
Contro l�orrore
In te mi dissolvo
Chiarit� essenziale
A mia madre
Eri tu la migliore
Perch� parlavi il linguaggio dei fiori
E conoscevi tutti i nomi del dono
*
Ti porter� doni
Come quando
Eri ancora bambina
E toccavi il cielo con le dita
A mio padre
N� pi� mai saprai
L�odore verde del rosmarino
Il sapore giallo della vite
La brezza azzurra del mare
N� pi� mai dirai
Versi di volo e
Di frante primavere
N� pi� mai coglierai
Assolate asparagine
Abbrunati pungitopo
O ferrigne lumache
Eppure io vedo la tua voce
E ascolto il tuo sguardo
Addossato a questa collina
Dove sussurrano gli ulivi
E odora la ginestra