GIOVANNI VERGA : RIASSUNTI I MALAVOGLIA


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GIOVANNI VERGA

Cap. I. Nel paese di Aci Trezza vive la famiglia dei Toscano, conosciuti col soprannome di Malavoglia, anche se i suoi componenti sono sempre stati ottimi marinai e grandi lavoratori. Essi sono dei «possidenti», perché loro è la Provvidenza, la barca da pesca, e la casa del nespolo, dove abitano. La famiglia si compone di padron'Ntoni, suo figlio Bastianazzo, la nuora Maruzza (detta la Longa) e dai nipoti 'Ntoni, il più grande, poi Luca, Mena (detta Sant'Agata), quindi Alessi e Lia che all'inizio del romanzo sono bambini. L'azione comincia nel 1863 con la partenza di 'Ntoni chiamato per la leva di mare che dura 5 anni. Durante la sua assenza padron 'Ntoni decide di comprare un carico di lupini e di trasportarlo con la Provvidenza dove potrà rivenderli con un grosso guadagno: sarebbe la tranquillità economica assicurata per la famiglia. I lupini vengono acquistati dall'usuraio zio Crocifisso (soprannominato Campana di legno) tramite la mediazione del sensale del paese, Piedipapera.

Cap. II. La barca dei Malavoglia parte al tramonto; sopra c'è Bastianazzo. Lo sguardo si sposta sul paese dove si formano due crocchi, uno di uomini e l'altro di donne, che chiacchierano del più e del meno: è il mezzo usato dal narratore per presentare una parte dei personaggi. Tra gli uomini ci sono don Franco, il farmacista, che si proclama mazziniano, don Giammaria, vicario filoborbonico, e don Silvestro, segretario comunale e maestro di scuola. Tra le donne, oltre alla Longa, Anna, una povera vedova, Venera Zuppidda, la moglie del calafato, Grazia. la moglie di Piedipapera e Nunziata, una fanciulla orfana di madre e abbandonata dal padre che alleva i suoi fratelli più piccoli. Alla fine del capitolo compare Alfio Mosca, un povero carrettiere vicino di casa dei Malavoglia, innamorato di Mena, con la quale ha un tenero colloquio.

Cap. III. È la notte in cui la Provvidenza fa naufragio, con tutto il carico, durante una tempesta. Il dramma non viene raccontato direttamente, ma al traverso la descrizione della reazione del paese; le notizie ci incrociano e l'ultima a sapere che Bastianazzo è annegato è sua moglie.

Cap. IV. Vi sono le esequie in casa Malavoglia e tutto il paese vi partecipa; entrano così in campo altri personaggi e si conoscono altri retroscena che riguardano soprattutto affari e progetti di matrimonio: la Vespa, nipote di zio Crocifisso vuole sposare lo zio ricco, il quale, a sua volta, pensa di sposarla per impossessarsi delle terre della nipote; la figlia di Turi Zuppiddu e comare Venera, Barbara, sulla quale hanno mire matrimoniali don Silvestro e tanti altri; padron Fortunato Cipolla, ricco possidente di terre e di barche, che vuole trovare una moglie per il figlio Brasi e pensa a mena Malavoglia, purché abbia una dote.

Cap. V. Continuano le manovre matrimoniali, durante le quali scoppia la gelosia di zio Crocifisso nei confronti di Alfio Mosca perché teme che il carrettiere voglia soffiargli i possedimenti della Vespa. Viene intanto ripescata la Provvidenza che, adeguatamente riparata da mastro Zuppiddu, potrà riprendere il mare. I Malavoglia si danno da fare per avere una dilazione sul pagamento del debito con zio Crocifisso.

Cap.VI. 'Ntoni, insofferente del servizio militare, ottiene il congedo secondo la legge che permette la sostituzione con un parente: al suo posto andrà Luca. Egli torna al paese e comincia a lavorare con gli altri della famiglia, ma è scontento della vita che fa; intanto fa la corte a Barbara Zuppidda. Lo zio Crocifisso, per non renderci troppo impopolare nel paese, finge di vendere in cambio di 500 lire il credito che ha con i Malavoglia a Piedipapera, che, essendo più povero, potrà avere meno scrupoli nel far sequestrare la barca e la casa; infatti la questione va per vie legali. I Malavoglia apprendono dall’avvocato Scipioni che barca e casa hanno un'ipoteca dotale, rientrano cioè nella dote della Longa e non possono essere sequestrate. Ma padron 'Ntoni, fedele alla parola data, vuole comunque pagare il debito; inoltre don Silvestro, geloso di 'Ntoni per la corte che fa a Barbara, per rovinare la sua famiglia ed eliminarlo come concorrente, convince la Longa a togliere l'ipoteca dotale.

Cap. VII. Luca parte per il servizio militare. La Provvidenza riprende il mare. In paese nascono dei tafferugli perché il governo vuole imporre il dazio sulla pece: è l'occasione che fa scatenare tutte le inimicizie. Ora che i Malavoglia sembrano rimettersi in piedi, comare Zuppidda mostra di non sgradire un eventuale matrimonio tra sua figlia e 'Ntoni.

Cap. VIII. All'inizio del capitolo la scena si sposta nell'osteria di Santuzza, meta degli sfaccendati del paese; l'ostessa si rifornisce del vino da massaro Filippo che glielo fa arrivare di contrabbando, con la complicità di don Michele, il brigadiere, che in cambi riceve i favori di Santuzza; egli però dà la caccia ad altri contrabbandieri, come Rocco Spatu e Cinghialenta che, organizzati da Vanni Pizzuto, il barbiere, e da Piedipapera, fanno entrare nel paese caffè e zucchero. Una notte c'è uno scontro a fuoco sulla spiaggia, ma don Michele non riesce a catturare nessuno. Intanto si comincia a parlare del fidanzamento di Mena con Brasi Cipolla; Alfio Mosca, addolorato, abbandona il paese e va a lavorare alla Bicocca.

Cap. IX. Mentre si celebra il fidanzamento di Mena, giungono in paese due marinai che portano la notizia della sconfitta di Lissa: dopo vari giorni si saprà con sicurezza che vi è morto Luca. I Malavoglia, impossibilitati a pagare il debito, devono abbandonare la casa del nespolo e trasferirsi in affitto nella casa del beccaio: ora non sono più possidenti, il fidanzamento di Mena è rotto e 'Ntoni viene respinto dalla Zuppidda.

Cap. X. C'è una tempesta: la Provvidenza è sbattuta sulla spiaggia e padron 'Ntoni si ferisce; 'Ntoni comincia a passare le giornate all'osteria. Una passata di acciughe eccezionale procura un buon guadagno e riaccende le speranze dei Malavoglia che sperano di riscattare la casa del nespolo. Padron 'Ntoni guarisce.

Cap. XI. 'Ntoni vuole andarsene dal paese, ma viene convinto dalla madre a restare; dopo però che la Longa muore per il colera, abbandona la famiglia per andare a cercare fortuna altrove.

Cap. XII. La Provvidenza non può essere governata senza 'Ntoni e quindi viene venduta. Padron 'Ntoni e Alessi cominciano a lavorare come salariati sulle barche di padron Cipolla, sempre accumulando soldo su soldo per recuperare la casa del nespolo. Una notte torna 'Ntoni, più povero di prima; il nonno cerca di farlo lavorare con lui, ma il giovane passa le giornate tra l'osteria della Santuzza e la bottega di don Franco che inutilmente tenta di inculcargli le sue idee repubblicane.

Cap. XIII. 'Ntoni diventa il mantenuto della Santuzza che litiga con don Michele; questo provoca una lite tra i due. La Vespa riesce finalmente a farsi sposare dallo zio Crocifisso. Don Michele comincia a fare la corte a Barbara Zuppidda, ma, respinto, rivolge le sue attenzioni su Lia Malavoglia che si è fatta una signorina.

Cap. XIV. Santuzza, nella situazione creatasi, vede intralciato il suo traffico del vino: scaccia quindi 'Ntoni e si riprende come protettore e mantenuto don Michele. 'Ntoni per campare si mette nel giro del contrabbando con Rocco Spatu e Cinghialenta; una notte viene sorpreso da don Michele e, anche per l'astio che prova per lui, gli dà una coltellata nella pancia. Don Michele non muore, ma quando si celebra il processo contro 'Ntoni egli rischia parecchi anni di galera; per salvarlo gli avvocati fanno passare la tesi che il giovane abbia voluto vendicare la sorella Lia, disonorata da don Michele. Non e vero, ma cosi 'Ntoni viene condannato a soli 5 anni. Per Lia è ormai impossibile vivere in paese, fugge e finisce per prostituirsi a Catania.

Cap. XV. Torna al paese Alfio Mosca. Padron 'Ntoni si ammala e, per non costituire un ostacolo ai nipoti, si fa portare all'ospedale di Catania di nascosto da essi sul carro di Alfio. Si chiudono alcune vicende: visto che il figlio Brasi si è voluto sposare con la Mangiacarrubbe, una poco di buono, padron Cipolla, per non lasciargli i suoi beni prende in moglie Barbara Zuppidda. Alessi e Mena riescono finalmente a riacquistare la casa del nespolo e il giovane sposa Nunziata. Mena invece, sulla quale ricade agli occhi della gente il disonore della sorella Lia, rifiuta di sposare Alfio. Una sera torna'Ntoni, ma solo per vedere cosa rimane della famiglia: per lui è impossibile restare nella casa del nespolo e se ne riparte.

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