FILOSOFI : HUME

FILOSOFI :  HUME

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Nacque il 26 aprile del 1711 a Edimburgo dove comp� studi di giurisprudenza. Si trasfer� in Francia dove soggiorn� dal 1734 al 1737 per proseguire i suoi studi. Qui compose la sua prima opera il Trattato sulla natura umana pubblicato nel 1738 senza successo.

Hume dice che la filosofia � una �scienza sistematica della natura umana� di tipo empirico, che si divide in logica, morale, estetica e politica. L'analisi della percezione e della conoscenza fa parte della logica.

Percezione � tutto ci� che pu� essere presente alla mente; ne esistono due tipi: impressioni (percezioni immediate) e idee (impressioni che sono state presenti allo spirito e che gli ritornano).
Le
impressioni interne sono quelle che ci fanno �provare una passione o emozione�, mentre quelle esterne �ci trasmettono le immagini degli oggetti� tramite i sensi.
Ognuno ha un
istinto associativo che opera a livelli e secondo principi diversi [nello schema: 1, 2, 3 equivalgano a somiglianza, contiguit� nel tempo e nello spazio, relazione di causa-effetto]. Tale istinto � innato, ma � tutt'altro rispetto alle idee innate di cui parlano i razionalisti. Le idee sono allora il risultato di quest�istinto �quando riflettiamo su una passione o un oggetto che non � presente� o quando ne immaginiamo di nuovi: in un caso si usa la facolt� della Memoria, nell'altro quella dell'Immaginazione.
Se per un'idea non si trova alcuna impressione da cui sia derivabile, essa � priva di significato; dunque il rapporto stretto fra idee e impressioni � il criterio di verificazione dei risultati della conoscenza, ma anche la dimostrazione dell'impossibilit� dell'esistenza delle idee generali (astratte) se non come nome usato per rappresentare idee particolari che si somigliano.

Le conoscenze di ragione sono necessarie, perch� prodotte da me seguendo delle relazioni di tipo astratto; mentre quelle relative alle questioni di fatto (esterne a me) sono solo probabili: vengono generate dalla mia abitudine percettiva. Questa � la critica humeana alla causalit�.
Il problema delle cause prime delle nostre percezioni � insolubile per la ragione: non si pu� decidere con certezza se esse provengono da oggetti esterni o dal nostro spirito o dall'Autore del nostro essere; questo � lo
scetticismo moderato, cio� un'onesta confessione d'ignoranza. Moderato anche perch� non c'� la critica a ogni forma di conoscenza: vero � ci� che si consegue nell'istante dell'impressione; infatti, reale � ci� che viene percepito qui e ora con l'impressione.

La morale � lo studio dell'azione umana con un metodo sperimentale. L'agire � governato dalla dimensione istintuale e affettiva: �la ragione �, e deve essere, schiava delle passioni�, nulla pu� opporsi a un impulso passionale se non un impulso contrario; tuttavia la ragione pu� indirizzare le passioni col suo giudizio sulla realt�. La considerazione empirica della morale rifiuta ogni presupposto razionalista.
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Classificazione delle passioni (impressioni)
Violente: come amore, odio, gioia, dolore. Tranquille: come il senso del bello o del brutto.
Ci sono passioni che derivano da un istinto naturale: fame, concupiscenza, amicizia, vendetta. Poi passioni dirette, che sorgono per un rapporto immediato con l'oggetto (piacere per avere un bel vestito), e indirette (orgoglio nell'accorgermi che qualcuno ammira il vestito) o complesse, che sommano pi� passioni (speranza che qualcuno mi regali il vestito o timore che mi stia male).

 

 


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