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Sono Silvia Trabanelli, abito a Ferrara...da sempre
scrivo poesie....da qualche anno pubblico.
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POESIE 2 DI SILVIA TRABANELLI
SCHEGGE Un canovaccio s'annoda. Io giro e vago senza meta mentre il sole illude la terra Le ondate dei percorsi si frangono sulla mia dimora musica che mi culla, nel fragore della tempesta Sogno in solitudine nelle notti d'inverno delle speranze, delle corse nei prati dei miei giovani anni Addio bambina lasciata. Pi� voglio vedere i grandi occhi a grappoli intristire. Addio Ora son felice non strapparmi dal sogno notte; ritarda il venire del giorno Guardami amami mentre la notte nel silenzio d'abbracci complice, fa l'occhiolino SOLITUDINE Profumi di verde nel velo sottile dell�aria un grido infinito come l�azzurro si spande nel cielo bisbigl�o di voci di foglie danza pietrificata di tronchi d�intorno fervore intimo d�erbe sommesso una foglia caduta � come il vanire d�un sogno l�anima esulta nella pace: io son come l�alga tortile folle verdastra nel seno dell�onda che levita appena un sospiro.. MACERIE Accanto alla casa sventrata le travi imploranti nel cielo piet�. Dorme in un sonno pesante di ruggine e morte il carro ferrigno. La testa pesante gli pende di lato. Un ramo pietoso del vecchio rosaio l'abbraccia col tralcio bruciato ma amico. Un vecchio paiolo riverso su un mucchio di braccia. Un vaso di coccio, slabbrato in una ferita rossigna che pare che dolga e ciuffi qua e l� di gramigna. Nel grande silenzio c'� come un urlo, un crosciare di schianti un fumido afror di calcina alle nari un inferno di spari. Eppure c'� appena sommesso un vento leggero che passa dappresso e ti sibila appena all'orecchio una qualche parola maligna repressa: vendetta! A morte vigliacchi: innocenti!.... e si perde lontano laggi� tra quegli alberi stenti con ciuffi sparuti di foglie sui rami annaspanti nel cielo stracci di nubi violette. Intorno � deserto. Tra le rotaie di fango insecchite � nata l'ortica. Da un mucchio di pietre lievita come un sospiro profondo... Nel cuore c'� un risucchio e un freddo.... � l'acqua laggi� del fiume deviato che specchia una lama di luce gelata nel giorno che muore TI SENTO ti sento dentro ogni poro della mia pelle dentro ogni anfratto della mia anima; ti muovi dentro di me e mi lasci stordita. Instancabili le tue mani e la bocca cercano la mia pelle raccolgono rivoli di sudore e il nettare di Venere. A te avvinghiata la mia anima si muove in una danza senza tempo VOCI odo voci d'incanto nel mio pellegrinare notturno Soavi armonie e soffio di Zefiro accompagna l'arcana melodia. E nella notte splendente di stelle fantastiche creature m'accompagnano mentre intorno vibra la natura, scossa d'assordante silenzio ad ascoltare. Il cielo urla disperato d'improvvise nubi ottenebrato sulla mia fronte un rivolo di sudore fa capolino: � il risveglio davanti a me l'alba che tinge di chiara luce la mia stanza SON D'ORO Son d'oro le foglie al crepuscolo. Il sole � tramontato. Cammino nel bosco di foglie sommesse. Il silenzio � solenne e la brama d'un abbraccio si perde nello sguardo d'un amore antico. Da tempo ho abdicato ai colori dell'arcobaleno la parola Amore. Vertigine dell'immenso spazio come un grande abbraccio, dolente per il vuoto attorno. Ho amato un sogno solamente che � rimasto negli occhi glaciali di ninfe che rigonfiano la mente di ricordi. La notte � quasi nata la selva all'imbrunire copre di brividi il mio andare. GOCCE Lente cadono le gocce baciando ad una ad una le tegole della casa baciando le foglie che ridendo scrollano gocce di perla sull'erba sferzate di brezza e di tiepido sole. S'ode un canto a lenire perdite care. Gl'uccelli cantano e le gocce tacciono mentre il sole fa capolino tra nembi imbronciati. Il mio spirito rivolto ad assaporare odori, la natura sciala colori. I sogni chiedono rendiconto al cielo per non essere stati ascoltati lasciati al gelo. LASCIATE Lasciate ch' io mi nutra di questi odori campestri. Sento un' ebbrezza tatuare languidamente il mio corpo. I miei pensieri si spandono attorno come campi di fiori,l� per suggerire di dimenticare i dolori. Espiro l'anima in tante bolle variopinte . in un attimo prendono il mio respiro e lo trasportano tra nembi delicati; conflitti eterni chimere stanche sepolcrali naufragi, tingono la mia anima d'attese sterili. L'Aurora ahim� tarda ad arrivare erro nella notte inseguendo un sogno perduto MONOLOGO Il colle dell'ingfinito � ora frusc�o sommesso dell'invisibile lontana galassia il cavo d'un orecchio enorme d'un radiotelescopio. Al di l�, torna il silenzio immenso . Tu sei sul pianeta coi piedi con le mani,con gli occhi con l'anima. Guardi, lo sfiori a volte con mani rapaci per stringere inutilmente una manciata d'acqua d'un mare immenso. T'impasti nel moto incessante. Corri i rischi dell'acqua del fuoco,delle lame delle punte dei bacilli che levigano,m�tilano dilaniano gratificano, ma....dove sei tu? Nelle idee nel pensiero forse? Nei momenti del cuore nell'inesprimibile senza parole dentro ? Ma dove ? Nel cervello. Nella rete meravigliosa dei neuroni che si richiamano fremendo come polipi con infiniti filamenti di braccia a raccontarsi e a mettere insieme come mosaico correttamente ricomposto variate sensazioni di una vita intera. Ma quale vita, se non la tua del tuo corpo sul tuo pianeta. nel punto dove ti posi dove ti muovi ,tessi i giorni e le notti ? Come una stella nell'infinito ha il suo moto come un asteroide il suo giro come un sole la sua ruota come il tutto insieme... Tu sei...il tutto. NEBBIA In cunicoli stretti viaggiano i miei pensieri. Assaporo gocce d'un passato faticoso. . Nella nebbia cammino mentre il sole nascosto, non d� armonia ai giorni. Freddo autunno in caligine di fumo. Strade vuote attorno citt� senza fracasso. Alberi dalle braccia sterili come scheletri minacciosi guardano indifferenti le sconfitte. Succhio il dolore come balsamo per le mie ferite. Salato come sempre il pianto lungo la gota, scende morbido e leggero come carezza vellutata. Ingenua la tentazione di rinascere senza pi� sconfitte, senza pi� succhiare affranta ,miserie. PRIMAVERA S'ode il canto dell'allodola appollaiata sui rami libere si spiegano le foglie in ogni ramo, cantano di gioia i ruscelli; s'aprono i fiori al dolce vibrare delle api l'aria odora, mentre nel cielo alto, l'azzurro inneggia maestoso alla vita inebriando la terra intera ; resto muta innanzi allo sconvolgente splendore, in una beatitudine che nutre il cuore s. BATELLI DEL PO Leggeri, quasi aerei sospesi fra cielo e cielo come i sogni si cullano in seno alla rada attendono un'anima in pena che voglia andare lontano fra turbini di spume e di nubi dalla riva fangosa di sempre alla sponda ove attende nel tempio del bosco l'ignoto. Battelli neri come il male nell'incendio dei tramonti furiosi di scavare col remo scintille di fuoco rotonde nel greto del fiume. Battelli sereni dell'alba con una folata di brezza alla prora. Battelli orgogliosi nel vento coi fianchi a schiaffo dell'onde coi piedi artigliati alle tavole secche del ponte coi muscoli tesi e coi remi ad arco nell'acqua giallastra che scoppia rabbiosa. Battelli notturni che non vedo ma sento per uno sciabord�o di remo guardingo e indovino per un frantumarsi trepido di luna in briciole d'argento. Battelli senz'anima riversi pesanti nel fango del lido cui morde, perduta la vostra bocca un tempo piena di cielo. PIU' STRUGGENTE Pi� struggente d'un assolo di violino d'un pianto di bambino struggente come un sogno perduto ogni istante,ogni minuto lo stare consapevole dei restanti spiccioli di vita. Angoscia s'intreccia nella notte dei pensieri. Vivo, com'� bello vivere. Ripudio la morte dimora senza luce dove raggi di sole non lambiscono i respiri Un dolore umano sgorga dal cuore un'abitudine senza tempo. Notti infinite baceranno questa terra. Io sar� musica, abbracciata alla mente dell'Universo alcun Dio sar� ad attendermi poich� in cielo come in terra, i poeti non sono amati. Godo d'un privilegio tremendo per questi tempi bui. Ora, voglio sentire ancora cantare gli uccelli poi, dormire, dimentica del dolore trasformato in spine. I SOGNI Che strano elemento il vento lo sento sulla pelle tocco invisibile come il tempo. Porta odori antichi, pensieri sospesi. Il suo soffio cerca i tasti della mia anima per farla cantare. Sogni irrealizzati insanguinano il cielo. Il vento porta via i sogni veloce come un ladro carpisce i profumi,li trascina tra la polvere lasciandoli senza la compagnia di melodie gettati via senza una parola. Sentore d'angoscia atavica senza pi� contare i gioni e le stagioni : ma non � tempo di morire. E' tempo della gioia messaggera incantatrice. Voglio svegliarmi un mattino in compagnia d'un sogno e sopravvivere al diluvio dei pensieri. LE CASE GRANDI La mia padana infanzia, � seminata di case grandi solitarie nella pianura e grigie torno le volte scure. Vi giungono sentieri di cielo lontano e d'acque morte rossi nel tramonto e chiari nell'alba sottili come un taglio netto nella terra scura. Vi giungono in turbine di vento echi di campane misteriose oltre i pioppi in fila agli orizzonti violetti. Cigola una porta e sbatte forte senza una parola d'uomo senza un muggito. PAROLE Nella valle lontano,s'apre il verde cupo del bosco sogna la molle chiarit� del prato porta come fiore , piccola casa bianca col tetto grande di rosso vivo. Parlo parole morte ad una ad una farfalle bianche chiamate dalla luce a vibrare un momento ed uccise. A piedi nudi cammino sulla coltre morbida della terra; gioia lontana di quando ero bambina. Cerco l'orme affannoso sul lido del vento che leviga le cose rinvergina la terra antica in primizia selvaggia quasi un libro di fiaba caduto riverso sull'erba. FUTURO Entrando nella vita dove incominci� il respiro mi trovai sola, cos� negl'anni a venire. Futuro ha bilanciato la mia esistenza tra foreste minacciose. Invano cercai tane sicure,inciampai in caverne prive di ripari. Schianti, rami spezzati e sopra di me il cielo privo d'azzurro. Continuai il mio pellegrinare bevendo acqua gelata tremai di freddo vicino a ruscelli come un passerotto gettato dal nido. Gorgheggiai un pochino per non sentire il rumore del silenzio. Futuro aspettava in ogni angolo del bosco non mi lasciava parlare; sordo mi guardava io vedevo il divenire deserto. Tentai un timido gorgheggio ma in terra d'argilla sprofondai mentre ascoltavo come in un sogno il cinguett�o d'un passero. L'ascolto a lungo prima di sparire BACIAMI Baciami la bocca e rendi folle il tuo sapore un furore ardente pi�ga il mio fiore palpitante al volere d'amore ebbra di te, annego nei tuoi occhi sento tangibili le tue mani che mi trascinano in un'onda azzurra morendo nell'estasi in un idioma alle origini PIANO PIANO Piano piano dimmi parole buone; dimmi che domani io vivr� senza pi� paura; benedetta sia la terra dove tu hai tratto linfa stringo tra le dita il tesoro della giovinezza, quando questa � trascorsa, e arriva la stanchezza dell'et� matura. Dimmi piano che udr� i tuoi passi vicino alla mia porta, cos� avr� conforto; il dolore stender� le ali, voler� via, non solo domani ma per sempre SETTEMBRE dorme il vento in cespugli di sangue fruscianti dolce un canto di malinconia sulle trecce sciolte della terra che s'� data a un bacio violento di sole inebriante di rose incarnate vago di promesse sul labbro dischiuso dei frutti maturi. Caligine ambigua di sensi vanisce e una luce diffusa di trasparenze che sanno ritaglia il profilo dei tetti sotto un cielo sereno. Odore forte di tutte le cose disfatte. Una stilla di lagrima freme in nere pupille di grappoli IL TEMPO- 2 - Passa il tempo uguale come la prora d'una nave immensa per acque morte con appena un fluir di spume grigie sulle tue tempie di madre. Nel mio cuore come il fianco del monte che par morsicato da un mostro rabbioso nel vento notturno, c'� una frana di cose innocenti perdute per sempre NULLA SO Scalai montagne e guadai fiumi trovai l'indifferenza degli uomini. Provai a percorrere a ritroso il tempo l'indifferenza era la stessa; rivolsi domande ai saggi su quali erano gl'arcani che custodivano il mondo non ebbi risposta. Io vagabonda solitaria, assetata d'acqua pura e fresca in perenne conflitto con lo sciabord�o d'acqua di mare, annegai la mia sete. Umani immersi nel loro sangue del potere e del comando e di riflesso la mia anima sanguina. Son pazzi gli uomini che non tengono conto delle grida di dolore. Questa terra di tutti dilaniata e sanguinante diviene fuoco per la durezza e le sopraffazioni di occhi sempre chiusi TERRA splendeva di colori alle origini la terra sc�vra d'egoismi e nefandezze di stolti Sospesa tra Stelle e Soli. Ora, s'arrabatta per guadagnarsi equilibrio stabile. Percorso accidentato difficile; folle sognatrice fra spazi di sogno perfora il vuoto intorno Ora il suo spirito � freddo il suo cuore di pietra stanco. Fantasmi d'assoluta vanit� danzano nell'oscurit� del tempo. Una bruma aleggia minacciosa lambisce occhi ciechi su sentieri privi di salvezza LA ROSA Quasi subito appassisce la rosa eppure � la regina dei fiori tra piante assiepate nell�aiuola leva il capo al cielo quasi volesse fare una preghiera� effimero il sogno gloriosa e sola spettrale il silenzio che l�avvolge uno zefiro leggero l �accarezza la natura in un tripudio d�amore l�accompagna nella brevit� con ali leggere diffondendo attorno il profumo della quiete TEMPESTA Soffiava forte il vento trascinando foglie scuotendo rami dalle braccia spoglie nidi sprangati mentre la terra sollevata diventava polvere cadde la tempesta sulla terra, con pene da scontare, fino a che il fato ineludibile colpir� improvvisamente pianse il cielo,crosciando lacrime generazionali QUANDO quando lascer� per sempre questa terra gettate al vento le mie ceneri nessun sepolcro per l'anima d'un poeta. Libera nel vento danzer� al ritmo d'antiche melodie fondendomi con l'Universo in un amplesso perenne. Mercenari e politicanti figli di scrofa non avrete la mia anima non mi troverete vuota � solo un fatto scientifico quel che m'accade gi�mmai, sepolta la mia anima DIMMI PIANO Dimmi piano una parola di pace; sento ululare nel vento le mille bocche degli uomini abbarbicati alla terra con radici di sangue. Crosciano i fiumi tra i macigni ribelli; s'aggrappano ai monti affannose le strade, guatano le lucerne sospettose, la tenebra. Tende nella notte i muscoli il cane alla guardia ed aspetta. Mi brucia nel petto la sete d'una parola di pace d'amore serena,sommessa come il respiro stanotte nel tuo sonno riverso di riccioli neri. QUESTO E' IL PORTO questo � il porto sicuro, marinaio qui non troverai tempesta attracca riposa le membra; un sogno premonitore mi raccont� d'un volto nell'oscurit� un sogno senz' angoscia. Sar� l'approdo non udrai pi� le onde ruggire, non si frangeranno selvagge per portarti alla deriva, qui � l'attracco sicuro un ventre caldo , il tuo rifugio PRIGIONIERA prigioniera del sonno dell'anima da quanto non vedo boschi incantati profumati e pieni di colori? Guardiano del sonno perch� non m'hai svegliata la notte durevole offusca la mia mente. Non so pi� se � giorno o notte. Vedo ombre danzare minacciose. Il mio delirio al culmine della pena; vedo riccioli neri che un tempo ornavano il tuo viso bruno. Le corse nel bosco quando tu mi rincorrevi io fingevo in un gioco erotico di cadere. Segreti piaceri d'un tempo tiranno. Ora ho freddo, ed � piena estate. Nel cuore un verde sentiero solitario quando il mio sguardo rapito inseguiva nubi e alberi frondosi. Tu alitavi dentro me linfa d'amore. Noi esuli erranti su prati verdi sotto un cielo blu cobalto. Ora � tempo di contemplare la solitudine del bosco. IL CANTO il canto dell'allodola annucia lo spiovere strumenti in armonia col vorticare del vento e l'infrangersi delle onde sugli scogli emettono suoni musicali da parer unica melodia stordita la natura innanzi a cotanta perfezione ammutolisce. Il vento investe senza far rumore la terra accarezzandola spira una brezza sopra il silenzio Trama Trama la notte sognando il giorno di luce e di vento chiome da spettinare e fanciulle dalle gote vermiglie bramose rose rosso fuoco e cuori da infiammare Ho amato un sogno stanco io e te perennemente insieme giorni ore e anni vissuti si riempiono di noi.. Io mi perdo come stella cadente tra palpiti e onde di te La notte trama tagliando il velo sottile che separa l'alba piegata dal vento vibrante,scivolo lungo i fianchi della vita ora , perduta dietro una lacrima TEMPESTA Soffiava forte il vento trascinando foglie scuotendo rami dalle braccia spoglie nidi sprangati mentre la terra sollevata diventava polvere cadde la tempesta sulla terra, con pene da scontare, fino a che il fato ineludibile colpir� improvvisamente pianse generazionali ANIMA VAGABONDA Lascia ch�io beva fonte, nel cavo delle mani ho fretta e gi� domani sar� di l� del monte Fonte: � Perch� non vieni coll�anfora antica Come le donne gi� dalla collina? Perch� non resti nella valle amica almeno un poco ?� Forse domattina per la tua sete, non troverai niente. Di l� dal monte � brulla la contrada nei campi non germoglia la semente e sarai solo tu, il sole e la strada. Ti sovverrai di me e sar� lontana. Se tu mi avrai raccolta nell�orci�lo allora proverai la virt� arcana della mia linfa,allora, allora solo� Amica ho gi� bevuto a cento fonti in riva al mare azzurro, sorridente di spume bianche� vuoi che ti racconti? C�eran nuvole rosse gi� a ponente e vele esili,aguzze,verso il cielo e son partita.Bevvi in mezzo al bosco ed era un�acqua fresca come il gelo. Eran ville e paesi.Non conosco Il loro nome.So che c�era un alto cipresso cupo, un casolare antico un cielo terso del color di smalto, un viale ombroso, un poggio aulente aprico. Lascia ch�io beva fonte nel cavo delle mani ho fretta, e gi� domani sar� di l� dal monte. AVREI VOLUTO Avrei voluto essere essenziale come ciottoli coprenti il manto volevo cercare il male del mondo per estirpare le radici. Fugace breve la vita percorsa da ombre vaganti ogni istante avanzano nuove fronde lasciandomi sbigottita per la gioia fugace promesse mendaci A crisalide mi racchiudo nel silenzio, sento l�amaro in bocca socchiudo il labbro per dire: perch� questa tortura? LA MIA VOCE La mia voce non � oggi quella di ieri e domani sar� un'altra e sempre un'altra ancora come il fiume che scivola lento abbracciando il mare trascinando sterpi corrodendo il labbro terroso della sponda gonfiando la vena del fosso; trasciner� ricordi ad ogni tramonto fino a quando il mare sar� calmo il silenzio avvolger� la terra sotto l'immensa fissit� del cielo La mezzanotte ha battuto l�ultimo rintocco si � spento l�ultimo fuoco la notte recher� nuove gioie, nuovi timori Abbraccer� la notte e mi far� accarezzare seguir� in silenzio il volo d�un uccello notturno sola riposer� sull�erica senza inseguimento. La notte sar� amica, coprir� gli anni d�attesa render� il sorgere del mattino vuoto dalla nebbia, senza il rumore del pianto senza spezzare il mio canto LA MIA OMBRA seduta senza spostare la mia ombra un filo invisibile separa me dall'altra ogni inizio e fine del giorno ci� accade m'illudo d'essere importante per chi ascolta le mie parole Ho poche cose di cui sono certa, ma le osservo con sospetto. M'accade di parlare ed accarezzare gli stipiti della mia casa vuota, mentre l'anima piange di piet�. Prigioniera del mio cuore antico e sepolto PENSIERI Pensieri addensati dentro l'anima accorata. Il freddo l'avvolge coi suoi silenzi di morte. Eterna instancabile la mia sete pi� non trova acqua di sorgente. Eppure vive in me la passione. L'anima dentro a questo corpo stanco soccombe alle parole vacanti. Eppure vive in me la passione. Addio, addio albe e tramonti non scordatevi che vi ho amati. Ho bevuto alla fonte di una Chimera ora agonizzo un nome nella sera. E' UN'ALTRA VOLTA NATALE E' un'altra volta Natale, la terra impazzita oramai popolata da mostri e automi che s'incrociano urtandosi volti lividi emaciati. Umanit� feroce che s'uccide senza pi� speranza,senza una prece. E' Natale,nascer� un bambino Bambini che per una notte sognano un angelo vicino. dove nascer� ? Tra il fango e la guerra o in una calda culla? Umanit� senza bont� s'� smarrita tra sfavillii di luci e falsi Dei. In cielo brilla la Cometa tutt'attorno il manto gelato copre il silenzio. E' nato un bambino sui marciapiedi altri camminano senza speranza lento il passo e il volto scavato. Chiedono amore, a chi lo sa dare , infanzia negata. E' Natale,s'addormentano i bambini chi nelle calde culle,chi per la strada chi con nel cuore nessuna ninna nanna. Quanta falsa compassione quanti sguardi di bimbi sorridono tristezza. E' Natale,la Cometa brilla nel cielo di stelle bambini spingono grossi carri di Infanzia esclusa che piange dentro. Sofferenze di bambini questa notte illumineranno la Cometa. SOLITUDINE Profumi di verde nel velo sottile dell�aria un grido infinito come l�azzurro si spande nel cielo bisbigl�o di voci di foglie danza pietrificata di tronchi d�intorno fervore intimo d�erbe sommesso una foglia caduta � come il vanire d�un sogno l�anima esulta nella pace: io son come l�alga tortile folle verdastra nel seno dell�onda che levita appena un sospiro.. DORME dorme il silenzio nel bosco frondoso un refolo calzante il blu della notte libra l'anima mia, il corpo resta al buio non sfugge alla prigione in nessun luogo berr� la luce il sogno si � consumato in fuga tra le ali del vento IO SONO Io sono il torrente in tumulto. Vedo il volo di rondini felici migrare in cieli d'eterno verso la spiaggia deserta del sogno abbacinata di luce che attende in silenzio il dolore sommesso d'un onda. A piedi nudi corro nella gioia dei ricordi cerco l'orme affannose sul lido del vento che leviga scogli rinvigorisce la terra antica Il mio cuore cigola di brezza, lampada fumida alla taverna del porto che brancola cerchi di luce giallastra sui ciottoli triti del vicolo buio OMBRE Negli spazi, s� in alto s'imbeve di nuvole bianche leggere l'azzurro del cielo. Meraviglie di sogni e di cose che desidero. Il mio cuore,sospeso ascolta e sogna a mezz'aria, mentre scendono ai miei piedi nudi campi d'erbe gelide fra siepi d'autunno le cose che possiedo st. ONDEGGIANO ondeggiano frondose foglie portando refrigerio e riparo dalla calura estiva una magica luce attraversa anni lontani: memorie deliziose quando io piccola sc�vra di pene correvo incontro alla vita ignara d'intrighi e lusinghe occhi ridenti e puri una piena d'amore mi scoppiava in cuore. Vie percorse nel tempo di speranze e dolori. Barlumi di luce schiarirono i giorni soffocati da nubi e tempesta. Tormenti e pianti sperimentati assieme a vane speranze. La morte non m'ha risparmiata. Veglia la mia anima su me in voli perigliosi attraverso nubi ferrigne e strali ineludibili E' QUASI SERA Oggi il sole vuol imporsi radioso sciogliendo ogni nube coi suoi raggi dorati. Raggi di sole fan capolino tra foglie scintillanti e soffio di Zefiro,che accompagnano il canto d'una sirena al crepuscolo; � quasi sera guardo il cielo tinte dai colori ricchi di suoni e profumi vanno ad ornare la sua veste che sa di sogni incantati. S'ode in lontananza il garrulo canto dell'usignolo impregnante l'aria di melodia. Ascolto rapita mentre la mia mente libera i pensieri lasciandoli galoppare sulle ali del tempo. LUGLIO Il giardino oppresso dall'aria dell'afoso luglio. Tacciono tra le fronde gli uccelli. Col capo reclinato per l'arsura invocano gocce di rugiada i non ti scordar di me. Si stagliano nell'azzurro cielo stormi d'uccelli dal volo radente il fiume in cerca di ristoro. Stanche dell'arsura soffocante languiscono le rose. Nel cielo ora, un presagio di tempesta. Tempesta d'amore scioglie il mio sangue, mentre sfiorisce e langue il mio viso stanco d'inutili attese. E' tempo delle rese. ATTESA Domani, sussurrasti. Si, domani risposi. Domani staremo ancora insieme ripetesti. Si, potr� accarrezzarti il viso lascer� scorrere tra i tuoi capelli le mie dita. Sogner� che tu m'ami ancora. Nell'attesa immaginer� il rumore dei tuoi passi che s'avvicinano. Tendo l'orecchio giungono rumori che ghiacciano il cuore. st. 25 luglio 2010 L'ODORE l'odore del leccio nella luce settembrina scuote un ricordo; trasogno leggera tra viali alberati. Scende su me la calma della sera. Ricordo una cucina dove da bambina attorno ad un tavolo ci si riuniva per la cena CANTO Che confusione ho nel cuore racchiude tutti i pensieri . Seduta sulla riva del mare guardo il tramonto mentre tantissimi nomi attraversano il campo della memoria. Il canto d'una sirena incantatrice mentre sola inseguo un sogno. Ferma, inchiodata al respiro del mare mentre un vento caldo lambisce la mia pelle stanca. La luna bianca fa capolino all'orrizzonte e questa notte voglio restare senza sogni incantatori. Regalo al vento il mio cuore per non sentirlo pi� tremare. Scende il silenzio sulla sera nuvole rosse mescolate al blu cobalto ritagliano il profilo d'un gabbiano che vola radente a spuma di mare.. Questa notte assieme al mare voglio vegliare offrire canti alla nuda solitudine e alla luna nascente parole innocenti, di bianche conchiglie. NON ALLONTANARTI Sono passati gli anni i mesi i giorni, le ore i minuti in attesa di te. Dovevo incontrarti amore fiore dal fragile stelo. Ti ho incontrato tra le righe della poesia Ti ho incontrato ogni sorgere della luna nei sogni e nella mia mente. Ti sei allontanato da me tutto attorno, ovunque poso lo sguardo � il gelo, il vuoto. Mi aggiro come un animale in gabbia senza sapere dove andare. La via � all'imbrunire ma sono sempre innamorata. Amore non dimenticarmi non allontanarti � troppo grande il deserto. st. 5 giugno 2010 LABIRINTI labirinti dove l'uomo si perde dove le strade confuse lasciano posto al deserto cuori lasciati sospesi in attese senza pi� i colori cosa resta della vita se non una mare di nulla? HO FRETTA ho fretta d'amore ho fretta d'ascoltare canzoni ho fretta di sentire sulla pelle la carezza del vento ho fretta d'odorarti ho fretta d' accarezzarti di guardare un tramonto ammirare i suoi colori ho fretta, fretta di sentirti, le tue mani su di me, mentre il tempo s'ostina a passare senza tener conto di quale torto pu� recare. SCHEGGE Un canovaccio s'annoda. Io giro e vago senza meta mentre il sole illude la terra Le ondate dei percorsi si frangono sulla mia dimora musica che mi culla, nel fragore della tempesta Sogno in solitudine nelle notti d'inverno delle speranze, delle corse nei prati dei miei giovani anni Addio bambina lasciata. Pi� voglio vedere i grandi occhi a grappoli intristire. Addio Ora son felice non strapparmi dal sogno notte; ritarda il venire del giorno Guardami amami mentre la notte nel silenzio d'abbracci complice, fa l'occhiolino st RITORNERA' Ritorner� il bel tempo. Nell'aria, primizie di foglie. Odori di fili d'erba nudi piedi sulla terra e i fiori rifioriti. Ci libereremo dei mali la mitezza sorvoler� rancori. Ogni giorno sar� pieno il sibillante disincanto non render� vana ogni prova di tornare a vita nuova. Torni la primavera a ridare speranze noi, della bellezza trascorsa in silenzio osserveremo il grande cielo e rideremo ancora. Come fragili pianticelle alzeremo le spalle curve per immaginare ali libranti oltre la morte oltre la guerra oltre il ruggito della belva umana. st. Sussurri Questo giorno mormora,dice che non staremo pi� insieme. Nessuno sapr� mai come le nostre anime pellegrine si cercano senza fine. In un mare senza orizzonte il mio veliero in silenzio levata l'ancora svanir� tra le onde. Scende la sera, attorno � ovatata atmosfera. Quante cose vorrei dirti ancora. la luce per� svanisce restano le ombre. Vorrei gridare ribellioni gridare ancestrali dolori; tendo le braccia sognando il tuo abbraccio. Il mare del tempo rapisce le vite. E' tempo per me di non ascoltare pi� la musica triste delle onde. E' tempo di tornare, non so dove. Non so cosa m'attende. Laggi�, nell' orizzonte indefinito radente vola il gabbiano verso un punto lontano Laggi� m'attende la realt� senza te. Ti ho sempre cercato nei miei versi che hanno sviscerato ogni mio segreto mettendomi nuda al cospetto del mondo. Parole sussurrate ,verso te m'han portato; questo mi basta. st. GIRA Gira Atropo con la falce scura cerca anime adornanti la notte. Apetto che l'ombra scura sia spostata. Fantasmi s'aggirano nella notte di tregenda girando pagine di vite. Fantasmi vestiti a festa sfrecciano nella notte ricca di mag�a. Tento di dormire lasciando fuori orrende visioni che al mio orrecchio tentano di sussurrare sinistre storie. Al bagliore d'un candela vedo il tuo volto t'avvicini e mi baci restiamo insieme fino all'alba, quando il confine diventa un filo trasparente e noi ci lasciamo senza promesse. SERA SUL PO sprofonda in abissi di luce la nuvola che sale alta nel cielo stupore di case alle rive con grida di bimbi sull'acqua can�ra come rondini a petto radente dorme il fiume un sonno di luce grigia di perla e la bocca socchiusa sussurra appena un frusc�o ai salici bassi del greto SENZA TITOLO Un meriggio caldo d'estate. Il sentiero ornato di pioppi dalle cime orgogliose, non danno frescura. Sentiero giallo accecato dal sole mi trascina nella calura. Stridula passa volando la poiana. Cammino senza fretta ed entro nel bosco; mi parlano i suoi abitanti estranei al vociare del mondo. Rami sporgenti e cinguettare d'uccelli proteggono il mio lento andare. Resto in ascolto. Mi prende la malinconia scendono lacrime sul volto testimoni d'una vita di lotta. Tu poesia,nascondi segreti di chi ti usa. Ci sono giorni che ti cerco disperata, tu sei l� che aspetti: racconti i destini e le solitudini dell'uomo. Un alito di vento ristora la mia fronte. E' tempo di tornare e lasciare alle spalle la selva e le tane silvestri � tempo di tornare al futuro che nasconde ogni cosa. SERA SUL PO sprofonda in abissi di luce la nuvola che sale alta nel cielo stupore di case alle rive con grida di bimbi sull'acqua can�ra come rondini a petto radente dorme il fiume un sonno di luce grigia di perla e la bocca socchiusa sussurra appena un frusc�o ai salici bassi del greto st. DENTRO DI ME Dentro di me il mare a volto calmo a volte in tempesta. Ricordo il giorno che t'incontrai ricordo un sogno una chimera. Pensai, presto io t'amer�. Era giorno, ma io vedevo le stelle. Ricordo il primo bacio e la tempesta del mio mare. Ti chiesi di farti amare infilasti le tue mani nel mio cuore una promessa germogli d'amore colmanti il vuoto attorno. st.14 febbraio 2010 QUANDO quando lascer� per sempre questa terra gettate al vento le mie ceneri nessun sepolcro per l'essenza d'un poeta. Libera nel vento danzer� al ritmo d'antiche melodie fondendomi con l'Universo in un amplesso perenne. Mercenari e politicanti figli di scrofa non avrete la mia anima. La morte non mi coglier� vuota � solo un fatto scientifico quel che m'accade giammai, sepolto il mio spirito libero e vagabondo st. MACERIE Accanto alla casa sventrata le travi imploranti nel cielo piet�. Dorme in un sonno pesante di ruggine e morte il carro ferrigno. La testa pesante gli pende di lato. Un ramo pietoso del vecchio rosaio l'abbraccia col tralcio bruciato ma amico. Un vecchio paiolo riverso su un mucchio di braccia. Un vaso di coccio, slabbrato in una ferita rossigna che pare che dolga e ciuffi qua e l� di gramigna. Nel grande silenzio c'� come un urlo, un crosciare di schianti un fumido afror di calcina alle nari un inferno di spari. Eppure c'� appena sommesso un vento leggero che passa dappresso e ti sibila appena all'orecchio una qualche parola maligna repressa: vendetta! A morte vigliacchi: innocenti!.... e si perde lontano laggi� tra quegli alberi stenti con ciuffi sparuti di foglie sui rami annaspanti nel cielo stracci di nubi violette. Intorno � deserto. Tra le rotaie di fango insecchite � nata l'ortica. Da un mucchio di pietre lievita come un sospiro profondo... Nel cuore c'� un risucchio e un freddo.... � l'acqua laggi� del fiume deviato che specchia una lama di luce gelata nel giorno che muore silvia trabanelli FORESTIERA IN UN MONDO MALATO la luna sorridente sovrastava la casa un raggio di luce si pos� sulla fronte di me derelitta a riposare. Forestiera in un mondo malato , non d� fiducia ai Cesari meschini non ho nemmeno un Dio che mi consola. Seguo la solitudine colonna portante di disillusioni pregnanti. Forse solo i folli hanno la rettitudine e il mondo li lascia soli. E' UN'ALTRA VOLTA NATALE E' un'altra volta Natale, la terra impazzita oramai popolata da mostri e automi che s'incrociano urtandosi volti lividi emaciati. Umanit� feroce che s'uccide senza pi� speranza,senza una prece. E' Natale,nascer� un bambino dove nascer� ? Tra il fango e la guerra o in una calda culla? Umanit� senza bont� s'� smarrita tra sfavillii di luci e falsi Dei. In cielo brilla la Cometa tutt'attorno il manto gelato copre il silenzio. E' nato un bambino sui marciapiedi altri camminano senza speranza lento il passo e il volto scavato. Chiedono amore, a chi lo sa dare , infanzia negata. E' Natale,s'addormentano i bambini chi nelle calde culle,chi per la strada chi con nel cuore nessuna ninna nanna. Qanta falsa compassione quanti sguardi di bimbi sorridono tristezza. E' Natale,la Cometa brilla nel cielo di stelle bambini spingono grossi carri di sogni infranti scende il silenzio , si sente solo il battito dei loro cuori. Infanzia esclusa che piange dentro. Sofferenze di bambini questa notte illumineranno la cometa. Bambini che per una notte sognano un angelo vicino. E' un'altra volta Natale! st. 25 nov.2009 RITORNERA' Ritorner� il bel tempo. Nell'aria, primizie di foglie. Odori di fili d'erba nudi piedi sulla terra e i fiori rifioriti. Ci libereremo dei mali la mitezza sorvoler� rancori. Ogni giorno sar� pieno il sibillante disincanto non render� vana ogni prova di tornare a vita nuova. Torni la primavera a ridare speranze noi, della bellezza trascorsa in silenzio osserveremo il grande cielo e rideremo ancora. Come fragili pianticelle alzeremo le spalle curve per immaginare ali libranti oltre la morte la guerra il ruggito della belva umana. st. LA MIA VOCE La mia voce non � oggi quella di ieri e domani sar� un'altra e sempre un'altra ancora come il fiume che scivola lento abbracciando il mare trascinando sterpi corrodendo il labbro terroso della sponda gonfiando la vena del fosso; trasciner� ricordi ad ogni tramonto fino a quando il mare sar� calmo il silenzio avvolger� la terra sotto l'immensa fissit� del cielo. st. BACIAMI Baciami la bocca e rendi folle il tuo sapore una passione pi�ga la mia anima ebbra d'amore annego nei tuoi occhi tangibili le tue mani mi trascinano in un'onda azzurra morendo nell'estasi in un idioma alle origini st. Sorge l'alba chiara Sorge l'alba chiara incisa nei colori della natura. Tra un po' il sole sar� alto il tuo nome non verr� pronunciato. Il tempo avaro, non ricorda. Dove sei ? Ruggiscono i miei pensieri languendo la tua assenza. st. SIRENA parole perse nel mugghiare del mare canto di sirene squarciano il cielo e strappano alle nuvole sogni. Il tramonto � arrivato sotto l'ala d'un gabbiano, fa capolino la luna a bracetto delle stelle arde il mio cuore d'infiniti desideri oramai troppo lontani nel tempo. Le mie parole si fan suono scolorito ad una platea disattenta. Il mio pensiero � rivolto a te mentre le mie mani arano la terra dei sogni stretti, abbracciati affondano nell'attesa della notte. La mia voce come canto di sirena s'inalza per raggiungere l'orizzonte che riflette un tempo oramai finito. st. Sulla strada Sulla strada pochi rumori foglie cadono danzando farfalle immobili ascoltano la danza sguardi languidi nell'ombra dell'autunno volti attoniti fissi prima di cadere OMBRE Negli spazi s� in alto s'imbeve di nuvole bianche leggere l'azzurro del cielo. Meraviglie di sogni e di cose che desidero. Il mio cuore,sospeso ascolta e sogna a mezz'aria mentre scendono ai miei piedi nudi campi d'erbe gelide fra siepi d'autunno le cose che possiedo Perch� amo il fiume perch� amo il fiume Non per il riflesso tremulo dei pioppi nell'acqua smorta non per la quiete dei campanili a specchio c'� qualcosa di me nel suo andar silenzioso ineluttabile c'� qualcosa di me in quel suo brividire ad ogni ala di vento per comporsi pi� innanzi c'� qualcosa di me in quell'ansia del mare lontano st. D'INVERNO Cadono d'inverno le foglie sulle strade tra le nevi e il gelo. Cadono danzanddo nell'aria sui prati scuri, sul biancospino. L'aria sottile e chiara sferza sorrisi di bimbi scendendo piano mescolandosi al mare opaco. Il volto rivolto al freddo e alle foglie attorno. Spunta tra i tronchi riversi della radura un ciclamino tenace sotto la neve. Odore di muschio sotto un cielo grigio. Un istante di tristeza improvvisamente m'assale. Vorrei tornare bambina per rifugiarmi tra calde certezze. Foglie bagnate e nel cuore parole spezzate dove il tempo si mescola al vento. Una nenia s'annida nella tenebra melod�a irragiungibile , lontana; la mia anima senza pi� orpelli. st.25 ottobre 2009 IL CONTO DE GIORNI Il conto dei giorni non trattiene il tempo. La vita fa il suo gioco: ci sfiora la brevit�. Siamo come la polvere che vanisce ad un soffio. Io sono il vento che trascina carezze soffiando calore d'abbracci perduti. Raccolgo i miei pensieri ad ogni spuntar del sole immagini racchiuse a fior di pupilla sorrisi sugellano ricordi di giovinezza. Bramosia di speranze di fanciulla eterna viandante nel mare del tempo. st. ANIMA VAGABONDA Lascia ch�io beva fonte, nel cavo delle mani ho fretta e gi� domani sar� di l� del monte Fonte: �Perch� non vieni coll�anfora antica Come le donne gi� dalla collina? Perch� non resti nella valle amica almeno un poco ?� Forse domattina per la tua sete, non troverai niente. Di l� dal monte � brulla la contrada nei campi non germoglia la semente e sarai solo tu, il sole e la strada. Ti sovverrai di me e sar� lontana. Se tu mi avrai raccolta nell�orci�lo allora proverai la virt� arcana della mia linfa,allora, allora solo� Amica ho gi� bevuto a cento fonti in riva al mare azzurro, sorridente di spume bianche� vuoi che ti racconti? C�eran nuvole rosse gi� a ponente e vele esili,aguzze,verso il cielo e son partita.Bevvi in mezzo al bosco ed era un�acqua fresca come il gelo. Eran ville e paesi.Non conosco Il loro nome.So che c�era un alto cipresso cupo, un casolare antico un cielo terso del color di smalto, un viale ombroso, un poggio aulente aprico. Lascia ch�io beva fonte nel cavo delle mani ho fretta, e gi� domani sar� di l� dal monte. st, Sorge l'alba chiara Sorge l'alba chiara incisa nei colori della natura. Tra un po' il sole sar� alto il tuo nome non verr� pronunciato. Il tempo avaro, non ricorda. Dove sei ? Ruggiscono i miei pensieri languendo la tua assenza. CORAZZA DI GHIACCIO Nella mia corazza di ghiaccio sorvolo tramonti e lusinghe d'amore. I piedi divenuti d'argilla, mentre il tramonto scende sulla mia fronte. Il pensiero ritorna alla vita che era l�, ieri. Un senso di finito m'invade. Non seguo pi� il sole il mio cuore ridotto a un passero solitario teme i lamenti della solitudine. Ho riposto i colori della vita, gioiello troppo prezioso per una fronte con i segni del tempo come la mia. APPENA TU CHIEDI Appena tu chiedi alla morte in silenzio di scavarti una buca ove sia con la mano scarnita e grifagna di buttarti un pugno di terra in bocca per non dir parole cattive sugli occhi, per non veder pi� miseria e dolore nel buio del cuore si leva il cantare d�un grillo d�un niente e tu speri NON LASCIARE Questa notte c'� una stella in cielo luminosa come un diamante. Guarda senza proferir parola. Sospiro bramosa un sogno. Il cuore grida chiama un amore lontano. Dove sei ? Non dimenticare che ci siamo amati. La stella continua il suo moto dimentica di noi. Non lasciarmi il gelo nel cuore seppur lontano, senza sapere dove dimmi che ancora m'aspetta. Tendimi la mano fai luce nella memoria. UN'ARIA FRESCA Un'aria fresca galleggia in un mare di silenzio tra alture brune e verdeggianti boschi . L'occhio spalancato sull'azzurro del cielo riflette a specchio il profilo dei monti riscontro perfetto l'aereo abbraccio si perde tra suoni di campanelle. Invisibili fauni nell'ombra intenti a sorvegliare le greggi. Un'aria fresca accarezza la mia fronte mentre distesa sto ancorata alla terra.
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