L'INCONTRO

DI BALDO BRUNO

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L'INCONTRO
(DI BALDO BRUNO)

Trascorsi gran parte della notte guardando le stelle con gli occhi innamorati : lei era la pi� luminosa ed i miei pensieri volavano in cerca dell'alba. Il ricordo di quel contatto fuggente della sua guancia mi gettava in un tremito di emozioni e mi pareva di sentire ancora quel suo profumo che sapeva di infinito proprio come quel prato luminoso che mi teneva inchiodato alla finestra.

L'avevo vista di pomeriggio per la prima volta sotto i portici con la sua amica, insieme si erano fermate vicino ad una profumeria e niente lasciava presagire al colpo di fulmine��

Si gir� di scatto e i suoi occhi� mi fecero affondare in quel mare azzurro, completamente azzurro fino all'orizzonte; rimasi immobile come se una sirena mi avesse stregato ma Gaetano, il mio amico, mi tir� per proseguire. Gli dissi di fermarsi: mi piaceva da morire , i suoi occhi azzurri e i capelli biondi mi avevano conquistato.

Lei, simpatica e disinvolta si era accorta di tutto.

- Non perdiamo tempo - insisteva Gaetano - saranno le solite mocciose !

Io , invece , sentivo prepotente il desiderio di avvicinarmi e accennai un sorriso. Inaspettatamente borbott� delle parole all'amica , mentre il suo volto era rosso e caldo sotto i miei occhi che la scrutavano fino alle gambe.

Quando Gaetano mi tir� per l'ennesima volta , io mormorai: - Tu pensa all'altra , io cercher� di agganciare la bionda .

Rispose subito alle mie parole e il mio cuore cominci� a rallentare la corsa , mi sentivo raggiante come l'agosto rovente che ci aveva fatto incontrare.

- Mi chiamo Francesca - mi rispose con quelle labbra che avrei gi� voluto sfiorare .In quel momento capii che nella mia vita c'era posto per lei e che non avrei avuto problemi ad affidare alle sue mani i miei sogni.

Gaetano sembrava nervoso perch� l'altra non era il suo tipo , a lui piacevano alte con capelli molto lunghi ; ma io ero incantato dalle dolci parole di Francesca e non potevo pensare a quelle occhiate minacciose.

- Ci possiamo vedere domani noi due soli e...

Lei rispose subito di s� , il suo modo di essere mi affascinava. I suoi occhi , come viole , sembravano toccarmi . Le accarezzai lievemente una guancia e le strappai un sorriso , come un petalo che si apre ai primi raggi del sole. Era fatta�e quella sera sapevo che non avrei chiuso un occhio.


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