NOTTE DI NEVE


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Pace! grida la campana,

Pace! La campana suona

ma lontana, fioca. Là

anche se distante, nevica. Laggiù

 

 

un marmoreo cimitero

si erge un freddo sepolcreto,

sorge, su cui l'ombra tace:

su cui si cela l’oscurità:

e ne sfuma al cielo nero

e si confonde con la grigia volta celeste

un chiarore ampio e fugace.

una tenue luce estesa e passeggera.

Pace! pace! pace! pace!

Pace! pace! pace! pace!

nella bianca oscurità.

nella notte candida.

2 CARATTERISTICHE FORMALI :

Rime:

1 Rima interna (campana, lontana; pace, tace)

2 Rima alternata (ABAB)

3 Rima baciata (BB)

4 Rima imperfetta (là, oscurità)

Figure timbriche:

3 Anafora (pace)

Figure retoriche d’ordine:

1 Anafora –iperbato (e ne sfuma fugace)

2 Anastrofe (grida la campana, )

3 Enumerazione per asindeto

Figure retoriche di significato:

1 Personificazione (grida la campana, l’ombra tace)

2 Ossimoro (bianca oscurità)

3. Sinestesia (l'ombra tace)

Versi:

8 versi suddivisi in 2 strofe (1 distico e 1 sestina), tutti ottonari

INTENZIONE COMUNICATIVA

Ciò che Pascoli vuole comunicare è la voglia di pace che è racchiusa nel suo animo, per simboleggiare tale sentimento (la pace) il poeta adopera la figura della “neve”, tale sentimento secondo lui può essere esaudito solo attraverso la morte, e ciò viene espresso con la figura del “cimitero”.

PROBLEMATICHE TRATTATE

Il principale problema trattato dall'autore è la sofferenza che il poeta prova internamente, causata anche dalla sua vita difficile a causa della prematura morte del padre della quale ha sofferto molto e tutto ciò ha portato il poeta ad un profondo desiderio di pace eterna, il quale secondo Pascoli può essere esaudito soltanto attraverso l’arrivo della morte tanto attesa, altro problema affrontato dal poeta.

Sempre ricollegandoci a quanto detto qui sopra il bisogno del poeta di “liberarsi” dal proprio dolore e di trovare finalmente la serenità è evidenziato dalla parola chiave “pace”, la cui ripetizione (anafora) nel penultimo verso appare come un grido d’aiuto, che rompe il silenzio della notte.

Un ulteriore rafforzamento a questa sua voglia di pace è accentuato molto dalle frasi come “grida la campana” poichè il grido sta a significare per il poeta la necessità di trovare la pace, e “l’ombra tace”, sta ad indicare ancora una volta il silenzio che si crea al momento della morte da lui tanto attesa.

COLLEGAMENTI CON ALTRE POESIE

Leggendo questa poesia il primo collegamento che mi è venuto in mente è stato il collegamento con la poesia X Agosto, dove parla della morte di un uomo (il padre), e la mette a paragone con un uccellino, il quale viene ucciso mentre tornava al nido, questo collegamento poichè anche in quella poesia parla della morte, argomento ricorrente in molte delle sue poesie.

IDEOLOGIA DI PASCOLI

Ciò che caratterizza maggiormente "Notte di neve" sono gli elementi tipici della poetica di Pascoli, quali i temi della sofferenza e della morte. Il Poeta, infatti, vede come unica soluzione alla sua sofferenza ed infelicità la morte, il quale è un altro tema usato molto spesso nella poetica di Pascoli. (per farsi un idea basti vedere X Agosto)

Un' altra caratteristica molto presente nei racconti di Pascoli (ad esempio  "Nebbia") è la presenza di agenti atmosferici come Neve (in questo preciso caso) o temporali, neve, pioggia, nebbia. Se ci si fa caso si può notare che sono tutti avvenimenti climatici che non promettono niente di rasserenante, e vengono per tale motivo utilizzati per esprimere più appieno il suo malessere interno.

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