Che cosa è il testo?
Il testo è un messaggio linguistico di senso compiuto, inserito in una precisa situazione comunicativa È un messaggio linguistico: un testo è un messaggio linguistico qualsiasi, che può essere verbale, orale o scritto,oppure costituito da segni acustici, visivi, gestuali Di senso compiuto: “ è pregato fuori voglia favore fumare chiunque farlo stanza” non è un testo. Allo stesso modo non si può considerare testo” domani è il mio compleanno perciò Cesare cadde e si fece male al ginocchio”, oppure “ per favore, non” o ancora” molti credono di essere informati ma tanta gente non sanno quasi niente delle loro città”Nel primo messaggio le parole non sono legate tra di loro da legami sintattici e non sono disposte secondo un ordine corretto. Il secondo messaggio è incoerente dal punto di vista logico perché accosta due informazioni che nulla hanno a che fare tra di loro. Il terzo è palesemente incompleto e nel quarto non sono rispettate le regole della concordanza morfologica. Un messaggio linguistico perciò deve possedere alcuni requisiti indispensabili per essere un testo, cioè :
Vi è una coerenza semantico - linguistica: l’uso di termini , di tempi o modi verbali non appropriati oppure scelte di registro inadeguate, cambi di registro immotivati rendono incoerente il testo e una coerenza logica Frasi , periodi e capoversi devono essere collegati logicamente con l’argomento generale del testo e tra di loro
Tali legami sono:
Le componenti fondamentali della situazione comunicativa sono:emittente argomento scopo destinatario Esempio:
SCOPO: ringraziare il destinatario del
messaggio Di che è fatto un
testo?
|
Ordine delle informazioni nel testo espositivo | |
Ordine cronologico |
Cioè in ordine temporale, da un prima a un dopo |
Ordine causa/effetto |
Alla/e cause seguono la/ le conseguenze |
Enumerazione |
Dall’informazione più importante alla meno importante |
Comparazione |
Vengono paragonati due fatti, cose, concetti ecc. |
Definizione |
Dell’argomento centrale si forniscono informazioni successive che concorrono a definirlo |
Può contenere esempi, dati, tabelle,schemi, definizioni, elenchi, citazioni, illustrazioni ecc. per favorire la comprensione del lettore.
Per rendere più chiare le informazioni che fornisce, il testo può prevedere parole evidenziate, sottolineate, in grassetto o in corsivo,sottotitoli.
I capoversi e i paragrafi spesso coincidono.
Definizione di capoverso: parte di testo compresa tra due “a capo”
Definizione di paragrafo: parte di testo coincidente con un capoverso o più capoversi che sviluppa un sottoargomento rispetto all’argomento generale del testo.
Linguaggio del testo espositivo
- è denotativo cioè le parole hanno un solo preciso significato ( al
contrario nel linguaggio “connotativo” le parole hanno significati
secondari, figurati, che possono essere compresi solo in base al contesto
in cui si trovano);
- è
impersonale
- è
preciso
- fa uso
di termini specifici della
disciplina cui appartiene l’argomento trattato.
Che cosa significa “leggere”
Leggere un testo è una faccenda piuttosto complicata, non basta certo decifrare i segni convenzionali che chiamiamo lettere e unirli a formare le parole: questo è il tipo di lettura dei bambini delle prime classi elementari.
Il termine italiano “capire” deriva dal verbo latino “capere”che significava “contenere, comprendere al proprio interno”( questo significato del verbo latino è rimasto nell’aggettivo italiano “capiente”= in grado di contenere una quantità o un numero determinato o comunque notevole di cose o persone; e nel sostantivo“capienza” = capacità di contenere o di ospitare in quantità o numero determinati (definizioni tratte da Il dizionario della lingua italiana, Devoto/Oli, ed. Le Monnier). Infatti proprio questa è l’operazione che si fa per capire un testo: si estraggono le informazioni dal testo e “le si mette dentro ”la nostra mente, che è in verità molto più capiente di quanto immaginiamo, cioè le si collega, le si confronta e le si unisce con quanto c’è già nella nostra memoria, con le nostre conoscenze precedenti
Le operazioni da fare sul testo
- capire l’argomento
generale del testo, lo scopo, il destinatario, in generale
il contesto in cui il testo è stato
scritto
- capire il tipo di testo e il genere
- capire il progetto
dell’autore, ovvero i temi del testo ( di cosa si parla ?)
- capire le
informazioni primarie e quelle secondarie ( cosa se ne dice?)
- capire
i rapporti logici esistenti tra le informazioni, in particolare prestare
attenzione ai connettivi
- capire le parole, le espressioni , i loro
significati letterali o figurati (con l’aiuto del dizionario, del
contesto, dell’etimologia, )
- capire le informazioni implicite, ovvero
le informazioni che l’autore presume siano conosciute dal lettore e quindi
sottintende.
Tipi di paragrafi
Paragrafi elenco
: elencano cause, conseguenze, dati, fenomeni, avvenimenti
ecc |
Paragrafi causa/ effetto
oppure
effetto/ causa: esprimono prima la causa di un fenomeno poi
illustrano il suo o i suoi effetti (o
viceversa) |
Paragrafi confronto:
mettono a confronto due fenomeni, due avvenimenti, due concetti
ecc. |
Paragrafi esempio:
espongono un concetto che poi
esemplificano |
Paragrafi ordine
cronologico: presentano fatti, avvenimenti, fenomeni in
ordine cronologico |
Paragrafi ordine
spaziale: descrivono un luogo, una persona, un oggetto
seguendo un ordine spaziale |
Paragrafi
classificazione: classificano oggetti, animali, persone,
fenomeni, fatti dividendoli in
categorie |
Paragrafi spiegazione:
espongono una teoria,presentano un fenomeno,un concetto, un
fatto e poi lo illustrano, lo spiegano, lo
analizzano |
Paragrafi definizione:
forniscono la definizione di un termine, di
un’espressione |
Come individuare l’argomento di cui parla il testo, dividendo il testo in paragrafi ?
In tutto il testo vi sono rimandi palesi o sottintesi ad esso : occorre leggere con attenzione e trovarli. Di cosa si parla direttamente o indirettamente in tutto il testo? Ecco la domanda a cui rispondere
Come abbiamo già detto il paragrafo sviluppa un sottoargomento, un tema, è perciò una parte di testo in sé quasi conclusa, quasi autonoma rispetto al resto. Spesso il sottoargomento o tema del paragrafo si trova all’inizio, a volte alla fine del paragrafo, cioè nelle posizioni di massimo rilievo; a volte invece occorre ricavarlo dopo un’attenta lettura, volta a individuare a che cosa si riferiscono tutte le informazioni e che cosa hanno in comune.
Attenzione !
Nei testi espositivi spesso
paragrafo e capoverso coincidono.
Come individuare la gerarchia
delle informazioni in ogni paragrafo?
Chiameremo PRIMARIE le informazioni che non dipendono da nessun’altra informazione.
Chiameremo SECONDARIE le informazioni che dipendono logicamente da altre informazioni
L'informazione
primaria è spesso l’informazione
più generale, che comprende al suo interno, riassume, regge una o
più informazioni secondarie.
L'informazione secondaria
deriva da.., completa, specifica, esemplifica un’altra
informazione.
Per una lettura efficace
Far precedere sempre ad una lettura approfondita una lettura veloce che non solo inquadri il testo nella sua situazione comunicativa e stabilisca il tipo e genere, ma permetta di comprendere l’argomento generale e i temi o sottoargomenti.
CONSIGLIO : Per una lettura efficace un buon metodo è quello di crearsi delle aspettative prima della lettura, fare previsioni durante la lettura e tradurre quanto letto in domande dopo la lettura
Aspettative prima della lettura per
esteso ( dopo un rapido sguardo al
testo, aiutati dall’esperienza accumulata come lettori e con
l’aiuto anche di titolo e sottotitoli, immagini, parole in neretto e
corsivo e altri artifici grafici, se ve ne sono) probabilmente il testo
affronterà questo aspetto e quest’altro dell’argomento. Esso sosterrà
questa idea o tesi. Lì si troverà il racconto di un avvenimento oppure
l’enumerazione di fatti, fenomeni. Il testo mi insegnerà come fare
a…..
Previsioni nel corso della lettura
: ora mi dirà il perché di tutto
ciò. Le conseguenze, quali sono? Poi succederà questo. Mi spiegherà che
cosa intende dicendo ciò. Mi fornirà degli esempi. Appena finito questo
argomento, analizzerà quell’altro cui aveva accennato prima.
Domande dopo la lettura approfondita : una volta che si è letto il testo e che si conosce il suo contenuto, soprattutto se lo scopo è memorizzare le informazioni appena lette, si può (è uno dei metodi) rileggerlo e tradurne il contenuto in una serie di domande e risposte . Si verifica in tal modo se si è compreso bene il testo , se non si è dimenticata per caso qualche informazione importante, se le aspettative e le domande precedenti sono state tutte soddisfatte e in caso contrario se è dipeso dal lettore oppure se il testo è poco esauriente o poco chiaro.
I connettivi testuali
I
connettivi testuali sono paragonabili a ponti che uniscono
tra loro frasi, periodi, paragrafi
I connettivi testuali sono avverbi, congiunzioni, locuzioni
avverbiali, complementi o anche intere frasi che connettono una parte di
testo alla successiva ( frasi, periodi, paragrafi) mostrando il
rapporto logico che esiste tra di loro.
Attenzione!
Non sempre i connettivi sono presenti nel testo, a volte una parte di testo è unita ad un’altra da un legame logico sottinteso
Ecco l’elenco dei connettivi più in uso
connettivi temporali: indicano ordine cronologico
-
anteriorità: prima, in precedenza, qualche giorno
fa, allora, anticamente, una volta, a quei tempi, proprio
allora
-
contemporaneità: ora, adesso, mentre, nel
frattempo, intanto che, a questo punto, in questo momento, in questo
istante.
-
posteriorità: alla fine,
successivamente, dopo molto tempo, dopo vario anni, poi, in seguito,
quindi.
connettivi spaziali: indicano i rapporti spaziali secondo cui sono costruite le descrizioni o si sviluppano le azioni
- dove, lì, là, sopra, sotto, verso, in direzione di , a destra, a sinistra, fino a , all’interno, all’esterno.
connettivi logico-causali: indicano una successione
-in cui la causa precede
l’effetto: ne deriva che, di conseguenza, quindi, dunque,
pertanto, perciò, da ciò si deduce che, così che
-o l’effetto precede
la causa: dato che, siccome, poiché, perché, dal momento
che
connettivi prescrittivi: indicano l’ordine rigorosamente bloccato delle azioni da compiere
- prima di tutto, innanzitutto, in primo luogo, poi, in secondo luogo, in terzo luogo ecc, infine, in sintesi, in conclusione, insomma, dunque.
connettivi d’importanza: indicano l’importanza delle varie informazioni e stabiliscono tra esse una gerarchia
- In primo luogo, anzitutto, , prima di tutto, a questo punto, inoltre, si aggiunga il fatto che, oltre a questo, oltre a ciò, oltre a quanto è stato detto, poi, infine, non ci resta che, e, anche, pure, nello stesso modo, comincerò…
connettivi di spiegazione: introducono una spiegazione o un’esemplificazione
- cioè, infatti, ad esempio, in altre parole, per quanto riguarda, tra l’altro, in sintesi
connettivi di opposizione: introducono un’opposizione a quanto si è detto prima
- ma, invece, ciononostante, malgrado ciò, tuttavia, pure, nondimeno, eppure, mentre, al contrario
connettivi di
ipotesi: se è vero che, ammettendo che, nel
caso in cui, partendo dal presupposto che, ipoteticamente, poniamo il
caso che
anche i due punti hanno la funzione di un connettivo: stanno al posto di cioè, infatti, ad esempio, introducono la causa o la conseguenza di un fatto