* |
Inglese: Oscar Wilde and the
aesthetic movement |
* |
Italiano:
Gabriele D'Annunzio |
* |
Filosofia: Soeren Kiekegaard |
* |
Latino:
Petronio, il primo esteta latino |
* |
Storia
dell'arte: Il postimpressionismo e Van Gogh |
The aesthetic movement developed in
the universities and in the intellectual circles in the last decades of the
19'h century.
Originating in France with the
theories of Teophil Gautier it reflected the sense of frustration of the artist
and their reaction against the materialism of the society.
In this period borne the figure of
the bohemian, he embodied his protest against the monotony and the vulgarity of
bourgeois.
He allies himself to the masses and
consider art as the most important thing in his life ("art for art's
sake"). This movement became famous thanks to Walter Pater, considered the
theorist of aestheticism.
He became known with "Marius
the Epicurean". This work was at once successful thanks to its
subversive and demoralising message. It was against the code of bourgeois
and the Christian faith. He said that only art could stop time and so
people must spend their life as a "work of art ", living any moment
with happiness and pleasure.
This ideal influenced a lot of
writers of all the nationalities. In England the most important and the most
known writer of this period is Oscar Wilde.
Oscar Wilde was born in Dublin in
1854 He was the son of a surgeon and a literate woman. He soon became a
disciples of Walter Pater and , after graduated at Oxford , he went to London
Where he had a beautiful social life with party and meeting. He was
considered the best talker in London.
Unfortunately he was trend of
homosexual affair and went to prison for two years. He died in France in
poverty in 19OO. Wilde adopted "the aesthetic ideal". He
affirmed that his life is like a " work of art ". He embodied the
figure of the dandy: an aristocrat whose elegance is a symbol of the
superiority of his spirit. The Wildean dandy was interest only in
beautiful clothes, good conversation and delicious food.
He believed that only art could
prevent the dead of the soul.
The novel that most reflect the
personality of Wilde is "the picture of Dorian Gray".
Dorian is a young boy that is
painted by an artist.
He wanted to be beautiful and young
for ever like his portrait on the picture. But while all his dreams are
satisfied all the sins and the bad things of his life appear on the picture.
Actually Dorian lived only for
pleasure making use of everyone and letting people die for his
insensitivity. When Dorian saw that the portrait bas changed his
appearances he decided to stab the picture but he mysteriously kills himself
In the very moment of the dead the
portrait return to its purity .
The story is narrated by an
unobtrusive third person narrator. The point of view become internal from
the second chapter when the speaker is Doran himself The settings are described
very well and the characters reveal themselves trough what they say or what
other people say of them.
We can notice how Wilde is more
interested in the form than in the aim of his works.
He wrote only for entertainment but
he did not have a moralising attitude even if in this text we can find a lot of
critics to the hypocrisy of the society trough the use of metaphors (for
examples the purity of the portrait that hide the real person that Dorian was).
Anche
la letteratura italiana viene attraversata dagli influssi dell'estetismo di
fine secolo.
Oltre
a Pascoli o, per certi versi, Guido Gozzano il rappresentante per eccellenza
del decadentismo italiano � Gabriele D'Annunzio.
Nato
nel 1863 si distingue gi� dall'infanzia per la sua precoce intelligenza.
Frequenta una delle scuole pi� prestigiose di Italia e consegue la maturit�
classica.
Nel
1880 si trasferisce a Roma ed entra in contatto con ambienti giornalistici
Grazie ad una buona pubblicit� D'Annunzio conquista immeritatamente il successo
letterario.
Per
essere ammesso nel giro delle case aristocratiche D'Annunzio fa leva sul
prestigio artistico coltivando in s� il culto dei begli oggetti, caratteristico
del movimento estetico, basti pensare a Wilde e ai suoi interessi
personali. Anche le opere D'Annunziane vengono cos� considerate dei begli
oggetti da collezione.
Un
esempio lampante di queste opere da collezione � il primo romanzo che egli
scrisse: Il piacere
Questo
romanzo fu pubblicato nel 1889 e subito contestato per l'immoralit� del
protagonista.
Al
centro della vicenda vi � il protagonista Andrea Sperelli, un nobile innamorato
di Elena e da essa ricambiato. Un giorno Elena lo lascia per un inglese e
da quel giorno Andrea si abbandona alla dissoluzione, passando di amante in
amante, fino a che , ferito in un duello, durante la lunga convalescenza ,
merita la riconquista della propria morale. Quasi giunto al traguardo si
innamora di un bella e casta donna di nome Maria. Con essa stringe un
rapporto platonico: ecco che le due donne di cui Andrea si innamora incarnano
due differenti valori: Elena � il simbolo della sensualit�, Maria � invece il
simbolo della purezza. Essendo attratto da entrambe finisce coi
contaminarle e durante un rapporto con Maria si lascia scappare il nome di E
lena e causa la fine del rapporto. Il finale mostra un Andrea pentito per
il suo passato che si aggira per il palazzo di Maria.
Il
tema centrale � "La miseria del piacere" : una fatale
dipendenza dal desiderio sessuale.
Possiamo
considerare "Il piacere" come il manifesto dell'estetismo dannunziano,
per lo stile raffinato, malgrado le mediocri doti narrative. Sono presenti
numerose e lunghissime descrizioni e divagazioni erudite. Vediamo quindi
come D'Annunzio sia pi� interessato alla forma che al significato, come del
resto Wilde, ed � proprio questa attitudine che lo porter� ad essere
considerato un vero esteta.
D'Annunzio
si definiva un super-uomo per le sue qualit�, non solo nella scrittura bens� in
molti campi. Era molto interessato alla politica e prestava molto attenzione
alle vicende della grande guerra. Da sempre fu caratterizzato da un estremo
interventismo e sub� pi� di chiunque altro l'umiliazione della vittoria
mutilata fino a che l'11 settembre 1919 con un piccolo gruppo di fedeli
conquista la citt� di Fiume, promessa agli Italiani nel corso del Patto di
Londra
D'Annunzio
si avvicin� molto alla filosofia di Nietzsche che promuoveva il passaggio da
uomo a supe-ruomo. D'Annunzio si definiva tale in quanto si considerava
portatore di nuovi valori che in una visione di eterno ritorno avrebbero
acquisito un valore universale.
Nella
letteratura di D'Annunz�o possiamo trovare oltre alla celebrazione della
lussuria, una certa propensione verso temi quali il sublime e il panismo
compaiono infatti nei numerosissimi testi sia una attitudine a comporre usando
uno stile iperletterario al di fuori del comune, sia numerosi riferimenti alla
natura, considerata, mostrando il cosiddetto panismo come fonte di sensualismo.
Anche
nella filosofia di Kierkegaard, nei suoi diversi stili di vita possiamo trovare
lo stato estetico. Kierkegaard rivolge infatti l'attenzione alle
condizioni esistenziali dell'individuo, prendendolo in In considerazione come
singolo e non come appartenente ad un sistema di stampo hegeliano. Muove
infatti una critica all'idealismo di Hegel, negando il concetto di assoluto del
quale ogni individuo ne � parte integrante. Questo sistema pretende di
dare un fine a tutto:nella storia tutto � razionale , tutte le contraddizioni
si risolvono a causa dell'universalit� dello Spirito che permea il sistema e
del quale l' uomo ne condivide l'immortalit�.
L'idealismo
hegeliano nega l'individuo e il suo essere trasformandolo in un semplice
elemento che compone il sistema. Se per� non si prende in considerazione
il sistema nella sua totalit� bens� ogni singolo individuo che lo componesi
scopre che da questa prospettiva tutto cambia :non vi � pi� l'eternit� ma solo
poche decine di anni , le contraddizioni restano irrisolte e a tutto fa capolino
la morte. Si crea cos� una distinzione tra il "pensiero
oggettivo" che era guidato nella direzione dell'assoluto e il
"pensiero soggettivo" che pone l'uomo come individuo davanti a
costanti scelte guidate non dalla necessit� hegeliana ma dalla possibilit� ,
dall' "aut-aut".
Le
contraddizioni non si risolvono pi� con la sintesi tra tesi e antitesi, ma l'
una esclude completamente l'altra e, poich� il tempo del singolo � lineare e
finito, tale scelta diventa irreversibile. Tra le diverse opzioni I "'aut-aut"
implica la scelta anche dei diversi stadi di vita.
L'esteta
vive la sua vita con leggerezza, senza senso di responsabilit� sociale.
Si gode le sue azioni momento per momento, curandosi solo del presente e senza
mai preoccuparsi del passato e del futuro. Per queste ragioni per� non
riesce a costruirsi come persona, non costituisce il proprio io poich� vivendo
solo l'istante non recupera le dimensioni temporali del passato e del futuro e
manca perci� di quella continuit� che � alla base dell'autodeterminazione.
Questa
leggerezza non � per� da considerarsi peccato poich� nello stadio estetico
l'individuo � considerato inconsapevole, non ha quindi responsabilit� morale la
quale appartiene esclusivamente allo stadio etico.
Manca
quindi nell'esteta la continuit� della coscienza e ci� porta alla ripetitivit�
della sua vita e all'incapacit� di riconoscersi come uomo. Ci� pu� dare
origine alla disperazione e alla consapevolezza che l'io non potr� mai
realizzarsi.
Il
secondo stadio � quello etico dove l'uomo prende coscienza di se rapportandosi
con la societ� e acquisendo determinati ruoli (padre, marito...). Qui si pu�
parlare di peccato poich� � presente la continuit� temporale della coscienza, e
la paura di cadere nell'errore durante le scelte provoca l'insorgere
dell'angoscia data dall'inconsapevolezza delle conseguenze e da un'
irrazionalit� di fondo su cui tali scelte si basano. L'angoscia non �
per� vista in modo negativo, come qualcosa da evitare, anzi si tende a cercarla.
Ogni individuo � angosciato poich� tale sentimento � presente gi�
nell'innocente fanciullo dopo la nascita. � quindi una caratteristica intrinseca
dell'essere umano. Dall' angoscia nasce la necessit� della fede, unico
mezzo utile a porre fine alla disperazione umana.
Costituisce
il terzo stadio di vita. Senza fede l'uomo si avverte come minuscolo ed
effimero. Al contrario il credo d� pienezza e ci permette di cogliere
l'eternit�.
Se
le letterature moderne confermano a pieno la nascita di questo movimento anche
la letteratura latina dimostra l'esistenza gia ai tempi di Nerone di canoni di
vita che possono rimandare al dandismo Petronio, l'esponente di questa
letteratura, espone nelle sue opere sia l'esaltazione dei piaceri sia la
critica nei confronti di una societ� corrotta.
Di
Gaio Petronio non conosciamo nulla direttamente ma la critica porta ad
identificare Petronio con L'autore del Satyricon descritto da Tacito
negli "Annales" .
Petronio
fu un politico accorto, fu proconsole in Britanna e successivamente console nel
62. Fu grande amico di Nerone ma successivamente cadde in disgrazia e,
dopo essere stato accusato di tradimento, si tolse la vita tagliandosi le vene
mentre colloquiava con alcuni invitati al suo banchetto. Trascorse la sua
vita con eleganza e con estrema raffinatezza, con la sua eloquenza incant�
molti uomini importanti tra cui lo stesso imperatore Nerone che lo accolse
nella sua corte. Il suo intelletto eccelso, il suo amore per le cose di
classe e la sua capacita di intrattenitore fanno di lui il primo "dandy
"conosciuto e lo identificano con il probabile autore del "Satyricon"
Del
romanzo ci � pervenuta solo una piccola parte (15' e 16' libro) che contiene
anche alcune novelle (matrona di Efeso) e alcune poesie (bellum civile).
A
proposito del Satyricon nascono molte questioni riguardanti il titolo e la data
di composizione: il titolo pu� essere interpretato come saturae (collegato
alle satire menippee) oppure come il genitivo concordato con
libri(sottointeso); per quanto riguarda la data si era pensato attorno al terzo
secolo d.c., ma i critici sono quasi unanimemente d 'accordo ad assegnare il Satyricon
a Petronio. Il Satyricon � una successione di tante scene,
apparentemente autonome, ma legate fra loro dal protagonista Encolpio, filo
conduttore di tutto il romanzo.
Encolpio
possiede le medesime caratteristiche dei tipico personaggio decadente, � un
personaggio colto e raffinato, ama la bella vita e vive ogni momento con intensit�.
Nel
testo, come ho gi� precedentemente spiegato, sono presenti numerose poesie e
novelle; proprio questa mescolanza tra prosa e poesia rimanda alla satira
menippea della quale sembra l'evoluzione. In effetti Petronio spiega con
distaccata ironia il contesto sociale delle classi emergenti e dei nuovi
ricchi.
L'autore
offre il ritratto di una societ� ormai corrotta e avida in cui sono orinai
espliciti � sintomi di un decadimento sociale.
� interessante notare come l'originalit� di Petronio sta nel rappresentare una visione complessiva del reale e non solo semplici frammenti di vita quotidiana,ironicamente ma senza giudizi morali. Possiamo infine evidenziare la diversit� di linguaggio che esprime al meglio il carattere realistico della composizione: personaggi colti e raffinati come Encolpio utilizzano spesso un linguaggio erudito e classicheggiante anche se a volte usano alcuni volgarismi; altri come il liberto Trimalchione, usano un idioma molto pi� rozzo.
Il
postimpressionismo � un termine convenzionale, usato per individuare le
molteplici esperienze figurative sorte dopo l'impressionismo. Il
denominatore comune di queste esperienze � proprio l'eredit� che esse assorbono
dallo stile precedente. Il postimpressionismo, tuttavia, non pu� essere
giudicato uno stile in quanto non � assolutamente accomunato da caratteri
stilistici unici. Esso � solo un'etichetta per individuare un periodo
cronologico che va all'incirca dal 1880 agli inizi del 1900.
La
grande novit� dell'impressionismo � stata la rivendicazione di una specificit�
del linguaggio pittorico che ponesse la pittura su di un piano totalmente
diverso dalla produzione di altre immagini. Da ricordare che, in questi
anni, la nascita della fotografia aveva messo a disposizione uno strumento di
riproduzione della realt� totalmente naturalistico. La fotografia
registra la visione ottica con una fedelt� e velocit� a cui nessun pittore
potr� mai giungere. La fotografia, pertanto, ha occupato di prepotenza
uno dei campi specifici per cui era nata la pittura: quello di riprodurre la
realt�.
Competere
con la fotografia sul piano del naturalismo sarebbe stato perdente e
perfettamente inutile. Alla pittura bisognava trovare un'altra
specificit� che non fosse quella della riproduzione naturalistica. E
quanto, sul piano tecnico, fanno i pittori dell'impressionismo ed � quanto, sul
piano dei contenuti, faranno i pittori della fase successiva. Agli inizi
del Novecento, l'arte, ed in particolare la pittura, hanno completamente cambiato
funzione: non riproducono, ma comunicano.
Ovviamente
anche l'arte precedente, da sempre, comunicava. Tutto ci� che rientra
nell'ambito della creativit� umana � anche comunicazione. Solo che
nell'arte precedente questa comunicazione avveniva sempre per il tramite della
riproduzione del visibile. Ora, dal postimpressionismo in poi, l'arte si
pone solo ed unicamente l'obiettivo della comunicazione senza pi� porsi il
problema della riproduzione. Ovvero, l'arte serve a mettere in comunicazione
due soggetti - l'artista e lo spettatore - utilizzando la forma che �, essa
stessa, realt�, senza riprodurre la realt� visibile.
Uno
dei maggiori esponenti del postimpressionismo � Van Gogh.
Vincent
Van Gogh (1853-1890), pittore olandese, rappresenta il prototipo pi� famoso di
artista maledetto; di artista che vive la sua breve vita tormentato da enormi
angoscie ed ansie esistenziali, al punto di concludere tragicamente la sua vita
suicidandosi. Ed � un periodo, la fine dell'Ottocento, che vede la maggior
parte degli artisti vivere una simile condizione di emarginazione ed angoscia:
pittori come Toulouse-Lautrec o poeti come Rimbaud finiscono la loro vita dopo
i trent'anni, corrosi dall'alcol e da una vita dissipata. E, come loro,
molti altri. Il prototipo di artista maledetto era iniziato gi� con il
romanticismo. In questo periodo, per�, la trasgressione era solo sociale:
l'artista romantico era essenzialmente un ribelle antiborghese.
Viceversa, alla fine del secolo, gli artisti vivono una condizione di profonda
ed intensa drammaticit� nel confronti non della societ� ma della vita stessa.
L'attivit�
di Van Gogh � stata breve ed intensa. I suoi quadri pi� famosi furono
realizzati nel breve giro di quattro o cinque anni. Egli, tuttavia, in
vita non ebbe alcun riconoscimento o apprezzamento per la sua attivit� di
pittore. Solo una volta era apparso un articolo su di lui. Dopo la
sua morte, inizi� la sua riscoperta, fino a fame uno degli artisti pi� famosi
di tutti i tempi.
Vari
Gogh nell'immaginario collettivo rappresenta l'artista moderno per
eccellenza. Il pittore maledetto che identifica completamente la sua arte
con la sua vita, vivendo l'una e l'altra con profonda drammaticit�: l'artista
che muore solo e disperato, per essere glorificato solo dopo la morte; per
giungere a quella fama a cui, i grandi, arrivano solo nella riscoperta postuma.