MITI SULLE STELLE CADENTI
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Miti sulle stelle cadenti Tutte le apparizioni di meteore , cos� come quelle di
comete e di altri fenomeni passeggeri che sembravano alterare l�immutabilit� del
cielo, erano considerate dai popoli antichi segni infausti. Nelle antiche
mitologie orientali, in quelle greche e latine, le stelle cadenti erano lacrime
di divinit� che piangevano a causa di disastri gi� avvenuti o annunciati. Gli
astrologi cinesi, che nei loro annali hanno registrato le apparizioni di stelle
cadenti e comete fin dal sesto secolo avanti Cristo, non avevano dubbi che a
temere il peggio dovessero essere i governanti. Il cielo sembrava piangere
lacrime di fuoco in occasione di crisi di governo, battaglie o assedi avvenuti
in coincidenza con quelli che oggi sappiamo essere sciami meteorici ricorrenti. Per i greci dell�antichit� le stelle cadenti dell�estate
erano il corpo di Fetonte fulminato da Giove che cade dal carro del sole.
Secondo il racconto mitologico Fetonte chiese a suo padre Febo di poter guidare
il carro del sole. Non avendo la mano ferma di Febo, i destrieri si
imbizzarrirono e deviarono il corso del sole, seminando ondate di calore sulla
terra. Fu allora che gli abitanti dell�Africa divennero neri, con la pelle
bruciata dal sole, la Terra divenne arida, i raccolti seccarono finche Giove non
pose fine al troppo caldo facendo cadere Fetonte dal cielo. Nella Persia antica dedita allo zoroastrismo le stelle
cadenti erano sintomo di caos, espressione di forze demoniache che volevano
turbare l�ordine dei cieli. Nei paesi ind� una stella cadente � solo un�anima che,
esaurito il proprio ciclo in un corpo mortale, torna sulla terra per
reincarnarsi.