FELICE SERINO
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LE POESIE DI FELICE SERINO 2
Un senso vorrei con le parole aprirti questa vita come una mano Franca Mancinelli da "Mala Kruna", Manni 2007 se sei in ritardo sulla vita sulla sua "tabella di marcia" ... alza gli occhi al cielo datti un senso la vita una pensaci aggiusta il tiro da: In sospeso divenire, 2012 Glorificare la luce (a un martire della cristianit�) complice il buio: a perdersi fra le cose i gesti - nessuno ad ascoltare il Grido - Dio dov'era... nessun canto d'angelo -il suo cadavere trafitto sulla punta delle stelle NELL'AZZURRO RIFLESSO (ad un corrispondente immaginario) un altrove in me ride sereno -ti scrivo oggi col cuore come vorrei -in quest'ora benigna- che la sprezzante tua penna s'intingesse nell'Azzurro riflesso dove sputi ALLA MENSA DEI POVERI [ispirata da una intervista in tv il 21.10.12] -nella vita chi non si d� muore mangia se stesso- la saggia ultraottantenne (cuore fanciullo) sentenzia servendo ai tavoli con fievole voce quasi d�un fiato luogo ospitale dove tutti -alla buona- ci si d� una mano: sono per un piatto caldo ma non vogliono piet� � (incorniciati nella finestra dai vetri appannati sagome d�alberi senza chioma nell�autunno inoltrato � al caldo la nuvola di vapore dalla cucina offre un che di magico di familiare) COME IN SOGNO [a chi � affetto da attacco di panico] come nel sogno quando a quattro zampe ti trovi -impotente- a graffiare la terra in salita (� poi la libert� del risveglio mentre ad allentare la morsa � quella impressione di morire) AD UNGARETTI nel carnato della terra d�alessandria �zolla palpitante nel sole nascita di un dio minore a battesimo d�inchiostro MILLE E PIU� PAGINE * (ah la poesia!) sulla spalla mi pesa la merini tornando dal mare un cambio spalla versi da ruminare in un vago giro di pensiero nell�aperto cielo istriano in questa canicola agostana [Porec (Parenzo), ferragosto 2012] * Alda Merini, Il suono dell� ombra, Mondatori 2010 AD ANTONIA POZZI Poesia � azzurra eco del cuore � sei musica che piove pulviscolo dorato nelle stanze della Bellezza -eterna armonia IL RIMEDIO non lo trovi in nessuna enciclopedia: malessere e rabbia si contrastano con meditazione e preghiera rubando spazio alla bile � ripudiando la pratica di chi si disistima con alcool e pasticche a effetto placebo (col pensiero -inconscio- di sparire) IO ERO LA� (nella ricorrenza dell�11 settembre) quasi un assentarmi da me (stato catatonico davanti allo schermo) (auto- difesa inconscia per non viverlo quel momento?) -ma io �ero� l� tra vite spaginate nell�aria: io presente-assente stagliato contro un cielo stravolto �e in me cadevo PAROLE mi chiamano dal fondo parole dove il sangue ondeggia mi guardano ancora senza carne parole nate con quel vuoto d�un arto amputato (orfanezza di non essere intere mai) ricercate per una metafora felice SOGNO UN MARE D�ERBA (a Walt Whitman) amo le tue odi dolce vecchio Whitman - un lampo ed ora ti vedo tra nubi giocare coi capelli di Dio Padre (tu ritornato bambino) - ed ecco ti si ricongiunge l'ex "allievo" - il profeta * barba-di-luce - fluttuante nel mare d'erba del cielo * Allen Ginsberg, che s'ispir� a Whitman, morto il 5.4.97 [poesia del 2000, ripresa nel 2012] L� EGO 1. ovattata vita di chi l'altro non "sente" -muro eretto con impasto dell'ego 2. inutile imbiancarle le pareti pregne di dolore -sale silenzioso l'urlo fino al cielo LA BELLEZZA DELLA ROSA [ispirata da una omelia] le tue scelte abbiano profumo di Paradiso -anche se verit� attira l'odio del mondo la bellezza della rosa brilla del sangue sulle spine VERTIGINE DEL CERCHIO vertigine e chiusura del cerchio compasso che gira sulla punta per mano dell'angelo personale ... l'uscita dal cerchio -nella luce IL ROVESCIO capovolte le apparenze ... se era questa la vita - ti chiedi - figura d'un sogno che se stesso sognava... �COLUI CHE INTINGE�� 1. �colui che intinge con me nel piatto� � non si estingue questo fuoco che passa per la carne del cielo -il mio abbracciare dalla croce il mondo -il tuo trafiggere nei secoli questo Cuore senza pi� sangue 2. di giuda � piena la storia � tu guardati intanto da chi credi un amico: � quello che con te condivide il pane la luce l�obliquo raggio degli occhi NON E� CHE UN PERPETUO TRAMARE la vita ha in tasca la morte -siamo noi divino seme: non � che un perpetuo tramare �cospirazioni� del nascere miracolo d�amore RADICI potrebbe accadere che a volte ti domandi se ti trovi in un sogno o un d�j� vu un sentirti perso � fuori dal tuo centro � quasi senza un io reale � e in quel frangente aggrapparti con l�anima a radici del cielo -come ad una madre L�ENERGIA S�ADDENSA l�energia s�addensa in un tempo rallentato -noi qui nel divenire -palpiti d�anima e cielo (un trascendersi) ESTASI avvitato nel rosso tuo palpito m�incielo VITA CHE TI SVELI assisa sul bordo della luce vita che abbracci infiniti orizzonti vita riflessa che non sai dire se vivi o sogni vita in esilio finch� abiti nel corpo vita genuflessa a adorare il sole-maja di luce che apri la fronte del giorno vita-vuoto affamato sii te stessa �vita fedele alla vita� � rigenerata dalla Croce Vita che ti compi che ti sveli VORTICE DI FOGLIE distrazione del Supremo � dici � la nostra parte mancante? ovvero caduta d�angelo nel mare-mondo? non siamo che un vortice di foglie... ma se il precipitare in se stessi � in vista di risalita (alla notte segue il giorno) allora non esiste �sai- chi potr� recidere questo cordone ombelicale col cielo NEGAZIONE DELLA MORTE inargenta sul mare la fine del giorno sapere che Qualcuno da sempre mi conosce notte d�ossidiana ora m�avvolge io non posso morire morire alla vita� IL CAMBIAMENTO (sfogliando la fine anni �60) una luce pensante di sorpresa visita il cuore che si � negato all�altro da S� al suo versante celeste -per giorni spavaldi da cucire sulla pelle (ora � un coniugarsi all�opposto il restarvi connesso � l�attesa -in traslucere d�anima arresa- che Colui che t�invita ti dica �amico vieni pi� avanti� -cfr Lc 14,10) NASCITA come appena emerso da naufragio di sangue a luce ferita rosa del tuo fiato - madre - COS� E� IL MARE non puoi spiegarlo alla bimba dagli occhi di luna se non l�ha mai visto prima se non � rimasta rapita dal ricrearsi sull�acqua di riflessi dorati -ed � poesia� lei pu� solo sognarlo � il mare � come una carezza di vento salato e spazi aperti e voli� vederlo nel proprio cielo alla stregua in cui s�immagina un altrove chiamato paradiso EVANESCENZA in trasognato sfarti figura -quasi rito- t�invetri incielata diafana Da IN SOSPESO DIVENIRE, 2012 IL BUIO DEGLI ANNI (a tutte le vittime per la giustizia) negli occhi delle primavere violentate il buio degli anni di piombo : la pioggia di sangue - la vostra morte luminosa - il sangue delle vostre primavere di l� dal buio dell'ora ecco levarsi alto come un grido al centro della storia - a forma d'un indice puntato - 1994 FUOCO CELESTE [A Dino Campana] (la tua poesia � un canto di gallo all'alba un'apertura di vento un languido sorriso di donna "tu mi portasti un po' d'alga marina" � fuoco celeste del tuo canto 2001 LO SCHERMO DEL TEMPO (siamo semplici ombre in un sogno cosmico) i morti non sono morti: sono solo nel retroscena e non visti ci osservano da dietro lo schermo del tempo: si lasciano incontrare nei sogni 1997 DONNA l'altra met� del cielo (l'anima che si ferma sulle labbra) corpo: porta sulla nascita estuario 1997 TAU 1. noi pasta del mondo - ma fatti anche della stessa materia dei sogni - nella parusia segno del tau saremo "pneuma" 2. la croce � perdente per la logica del mondo (Dio un dio funzionale per la coscienza addomesticata) - in fondo al cuore il doppio o la divisione ovvero il negativo di s� il giuda potenziale l'antitesi: l'entrare della morte nel morso della mela - eva la porta aperta (per dove passa la storia - questo riprodursi di Cristo nell'uomo divorato da un dio vuoto: l'assorbirne la morte) 1990 GLI ANNI SPOGLIATI meriggi ancora lunghi a morire... voli a solcare il rosso del cielo... hanno le ferite del mio tempo le crepe dei vecchi muri: quelle degli anni spogliati nel cuore ... oggi mi sveno come questa luce [poesia del 1979, riveduta] MOMENTO (2000) orizzonte ingoiato in uno squarcio rosso (ti fermi all'Esso) - momento sospeso in un cielo di sangue - a due passi imbocchi la cassetta della posta col plico di poesie scritte in questo fine secolo mentre annegano nel Po brividi di luce di questo breve sole capricorno e senti palpabile nell'aria serpeggiare la psicosi del 'millennium bag' 2000 SWEDENBORG ( I piani sottili) libero dall'ego-cecit� corporea col terzo occhio varchi le colonne d'ercole: i piani sottili della citt� astrale - dove folgoreggiano angeli 2001 PAROLA (per Saba) (non m'incant� la rima fiore-amore) dove si leva il mio canto per l'uomo di terra e cielo sei tu parola il mio sangue alato 1998 CORPO-ANFORA il corpo-anfora ecco svuotarsi lasciando nell'Infinito mare fluire la sua anima d'acqua VOGLIO CREDERE in danza attorno al totem benessere ho raccolto nella curva della sera il balen�o d'una vita falsa asettica - oggi con tutta la forza del mio sangue voglio credere non sia perduto quel senso d'autentico che rende liberi - c�lto nell'inseguire voli di rondini e utopie di cieli d'innocenza 1995 A HENDRIX MERCURY COBAIN tra luci psichedeliche allucinogeni e vivere "on the road" cavalcano la tigre del successo ragazzi scontenti e divi del momento idolatrati imitati affrettano la propria distruzione - sui loro sogni si chiude la notte 1994 A EDITH PIAF t'intagli nel cuore d'un sogno esile figura delizia degli angeli la tua voce arcana: intreccio di vita e di morte 1994 LA VIGNA Il Signore della storia ha offerto la sua vigna perch� portasse frutto - ma l'uomo l'ha devastata la vigna di Dio non � divisa da ghetti -razza o colore- la pianta dell'amore eleva i suoi rami nel cielo come un canto 1994 VERSI RITROVATI (Trittico per mia moglie Angela) 1981 I - Oggi raccolgo i frammenti dell'io e ti sento come un sole dentro il cuore - sei alba del mio sangue - II - Rifugiarmi sul tuo piccolo grande cuore o amore � tenerezza che accende negli occhi bagliori di stelle III - Nel cielo dell'anima il tuo amore � grido di luce che colora le mattine d'estate. 1993 NELL'URNA nell'urna-di-vita: cenere muta?... palpito rosso che s'inciela - atomo stella NASCITA ( Nel giardino dell'amore) nel giardino dell'amore tremante fiore di carne sorpreso nel suo dischiudersi 1993 DEDICA A MIA MOGLIE ANGELA il tempo passato a scrivere lettere d'amore, il mio sangue e le notti non appartenevano che a te IRPINIA hanno ordinato lo sgombero ti hanno assegnato il prefabbricato - "diritto" di terremotato - contro queste mura resta schiacciato il tuo grido (brindano col tuo sangue gli sciacalli del potere - preparano per tuo figlio emigrato un cielo di ossido aggredito da fabbriche robot morte chimica) ordinato lo scombero - resta su queste mura infranto il grido-preghiera: eco di sangue della tua met� sepolta sotto le pietre 1989 MICHAEL JACKSON Peter Pan scatenato i tuoi urletti i passi incredibili ch'erano tutto un delirio ti hanno reso un'icona insonne hai affidato la vita nelle mani di colui che per sempre ha spento il tuo sangue elettrico TIENANMEN ... consumato l'eccidio lavato il sangue (ma non dai loro occhi e dagli occhi della storia) la libert� la vita: unghiata sulla carne del cielo: un grido rosso come il cuore [1994] CHARLOT (la tua magia � fumo che vola sul tempo fra palpebre d'aria) l'ora si fa elettrica nel cielo di una risata VITA-ALLODOLA TRAFITTA dal buco dell'ozono il tuo grido verticale: vita-allodola trafitta da migliaia d'aghi avvelenati - la tua storia la descrivono cieli innocenti tra crepe di asfalto palazzi di vetro che s'ergono come templi specchiandosi in fiumi d'ossido - dove non ha lasciato verde l'uomo tra s� e la sua fine: qui leggi questa negazione di te che arde - sottile � [1995] DOWN questa vita che apre gli occhi sui giorni feriti ti ha lasciato per firma una cicatrice - segnata con l'inchiostro indelebile della nostra indifferenza 1988 APPROCCIO [poesia facile ovvero esercizio poetico] uno di quei pomeriggi in biblioteca dove trovi cibo per la mente tra web e cartaceo la adocchi immersa come sub in una ricerca su nietzsche con una particolare luce presa in prestito da monalisa ecco lei ti sorprende un'occhiata e... come calamita ti attira nietzsche! e ti senti uno stupido DON PABLO (a Oscar Romero) diceva tra l'altro (in una delle sue omel�e di fuoco): - il terzo mondo ha le vene aperte il primo una coppa nelle mani la verit� che si faceva martirio si tinse di sangue: ancora una volta volevano uccidere il vangelo 1988 DELTA dove � grido-linfa rappreso la voce del deserto - detrito al diramarsi dell'essere senza foce: qui col tuo peso di terra ti consegni alla morte 1980 ALLO SCOPERTO entrare nel morire tra seduzioni dei media � frantumazione dell'io � uscire nudi allo scoperto: spoglio di alibi-corazze con radice di sangue e cielo � cuore che risale in luce sue macerie - la vertigine del tempo vuoto - 1988 DALL'IMMAGINE SPEZZATA ricomporre i frammenti vuole tempi lunghi come la storia - : risalendo dall'immagine spezzata fino all'ultima ferita in un sol grido rivivono squarci d'identit� i fantasmi che furono te: per poco: li inghiottir� una fuga di luci la citt� verticale allucinata: la sua bava di ragno che tesse latitanze 1988 MEMENTO (alle madri dei deseparecidos) dimora nella ferita del cielo il vostro urlo modellato dagli squarci della storia non piangete sui mattini rossi di olocausti dal loro sangue nasceranno colombe 1984 SPIRALE dilaniate in crogiuoli d'ingiustizie-torture coscienze si tendono sulla parabola del giorno dove alveari- ghetti inchiodano a spirali di sangue chi non ha voce e la vertigine dell'essere si fa carne e grido 1984 ESSERE s/oggetto schegge & grido buco nero nello spacco del giorno la parabola (dove si apre la vertigine e la vita � frantumazione dell'io) essere palpito avvitato nei gorghi del finito essere arco teso e freccia del divenire luce & abisso dentro cuore di carne 1984 SVOLTA caduti i miti sul quadrante del mondo dove stride verit� che apre la cerniera della notte l'uomo fuori delle spirali di citt�-caos oltre i pensieri dilaniati si volger� dove albeggiano ferite azzurre le tue strade di cielo 1980 APPUNTI DI VIAGGIO cielo aperto in uno squarcio rosso alla radio "gli ultimi eccidi" t'inchioda nel suo vortice la precariet� dell'essere parabola di carne come gl'insetti contro il parabrise 1980 MONDO ti reggi su cumuli di escrementi ed erigi altari di miti grondanti sangue tra nebbie di droga e masturbazioni di coscienze: dai tuoi genitali di storia il seme delle generazioni ruotanti nel tuo Caos 1980 LA LATITANZA ipotesi di vita dormono nel seme dell'amore che aspetta di esplodere in un abbraccio cosmico intanto si aggrappano a troni di sangue radici nate dal cuore del mondo 1980 BLACK OUT la citt�-piovra con i suoi mostri meccanici e le facce robot - tra alveari di vetrocemento in un'orgia di semafori e insegne vedi lupi azzannarsi: � questo l'uomo? (in tempi di crisi anche l'anima rischia il black out) 1980 A DANILO DOLCI la nostra citt� terrestre inizia dove l'uomo si fa violenza - di l� dai cancri di questa era suicida - tu lo insegni al bambino che tende le sue prime radici nell'aria: rivoluzione � costruire la citt� terrestre oltre le notti che si spaccano alla volta del cuore 1980 CON LE NOSTRE RADICI DI CIELO in noi la vita lascer� la firma di una cicatrice - dibattuti tra libero arbitrio e destino sedotti dall'avere richiamati all'essere fatti di carne nella carne finiti tentiamo dare un senso a questa vita avuta in prestito: con le nostre radici di cielo e terra ci attacchiamo a quanto sia antidoto alla solitudine vuota occhiaia del giorno che chiudendosi ci ritorna un io maciullato dentro la sua macina 1980 SISTEMA sul vento delle braccia pensieri decapitati la cattedrale di sangue eretta con la ragione del numero dell'efficienza 1980 DOMANI ANCORA UNA PENA dopo otto ore alla catena neanche la voglia di parlare davanti alla tiv�-caminetto e morfeo ti apre le braccia (restano impigliati nello strid�o della macchina brandelli di coscienza) domani ancora una pena l'anima tesa sul grido del giorno in spirali di alienazione 1980 OLOCAUSTO immolato al moloch del consumo deponi la croce delle otto ore lasciando brandelli di anima lungo la catena biascichi parole di fumo prima del sonno e sogni strappare alla vita il sorriso ammanettato dal giorno tieni in vita la tua morte tra vortici dell'essere e trucioli d'acciaio rovente ti far� fuori una overdose di nevrosi-solitudine cuore-senza-paese immolato al moloch dei consumi il sangue vorticante nella babele di pacifici massacri offerta quotidiana (Poesia scritta negli anni 80) L�ANIMA TESA SUL GRIDO dopo otto ore alla catena neanche la voglia di parlare davanti alla tiv�-caminetto e morfeo ti apre le braccia (impigli�ti nello strid�o della macchina brandelli di coscienza) domani ancora una pena l'anima tesa sul grido del giorno in spirali di alienazione 1984 UOMO TECNOLOGICO parabole di carne convertite in plusvalore - l'anima canta nell'acciaio - pensieri decapitati al dileguarsi di essenze: vuota occhiaia del giorno dilatato: coscienza che si lacera all'infinito 1994 MORTE BIANCA al paese (le donne avvolte in scialli si segnano ai lampi) hanno saputo di stefano volato dall'impalcatura come angelo senz'ali - non venire a mettere radici - scriveva al fratello minore - qui anche tu nella citt� di ciminiere e acciaio: qui dove mangio pane e rabbia: dove si vive in mano a volont� cieche 1980 LINEA DI MONTAGGIO lo hanno visto inginocchiarsi davanti alla centoventesima vettura: come se volesse specchiarvisi o adorare il dio-macchina: 46 anni: infarto - parole di circostanza chi deve informare la famiglia - l'attimo di sconcerto poi li risucchia il ritmo vorticante: come se nulla sia accaduto: la produzione innanzitutto 1980 SPIRALE metti la caffettiera sul gas il tempo di fare l'amore la casa un'isola nella nebbia di ieri nella testa il grido dell'officina non ti avanza tempo per buttare su carta quattro versi che ti frullano nel cervello la bimba vuol passare nel lettone sorridi per il polistirolo ritrovatosi in bocca con la torta ieri il suo compleanno trepiderai ancora una volta al ritorno davanti alla cassetta delle lettere e la moglie a dire qui facciamo i salti mortali per quadrare il bilancio il borbott�o del caff� ti alzi esci e penetri il muro di nebbia nella testa il grido stridulo d'officina a cui impigliati restano brandelli d'anima e carne d'un'altra settimana di passione stasera deporrai la croce 1980 PROLETARI 1 distinzioni di classi niente di nuovo la storia si ripete noi pendolari voi vampiri dell'industria che evadete il fisco (imboscando capitali sindona insegna) ed esponete le chiappe al solleone sulla costa azzurra o smeralda (lontani dal nostro morire - in citt�-vortice sangue solare innalziamo piramidi umane per l'alba di mammona) dopo aver fatto il bello e il cattivo tempo di questa babele tecnocratica) averci diseredati crocifissi con bulloni a catene di montaggio 2 cieche corse cronometriche cottimi barattati con la salute pensieri accartocciati desideri condannati a morte uccidi la tua anima per otto ore sventola la tua bandiera-di-carne produci-consuma-produci per il dio-mammona per il benessere (di chi?!) sei bestia per il giogo del potere pedina in massacri calcolati 1980 Da: IL CALENDARIO DEL POPOLO � Poeti operai [numero monografico n. 730, maggio 2008] UNA SPALLIERA DI VENTO distacco farsi fragile foglia appoggiata ad una spalliera di vento D' UN PRESENTITO CHIARO D' ARMONIE d' un presentito chiaro d' armonie d' un trasognato dove vivi e scrivi -tuo credo- tua casa di mare aperto L'ALBA CHE SA DI NUOVO Per fortuna ci� che sta per nascere � il giorno. (Fernando Pessoa "Il libro dell'inquietudine") la si vive nel sangue la nottata ha uno spazio aperto l'alba che sa di nuovo al rango della luce ANAMORFOSI [ispirata da un sogno la notte del 20.11.11] come amante mordicchiare lo spazio-carne ... e i denti frantumati ... e non riconoscersi allo specchio (bambino e vecchio) MI SPECCHIO NELLA MIA TRASFORMAZIONE quando il mondo continuer� dopo di me a chi vi dir� lui non c'� pi� fategli uno sberleffo DEI ME STESSI l'esistere l'evanescente: un volgere altrove la vita vista come sogno di me dei me stessi NOI ANGELI sospesi nel tempo a frange del cielo noi angeli caduti mend�chi d'amore LADRO DI PAROLE [l'ispirazione della poesia] la farfalla immagine-pensiero sotto la volta del bicchiere -della cattura l'ebbrezza ma d'un solo attimo e poi il volo...- la destrezza nel carpirne la luce frangente nei colori - l'inavvertito suono AVEVO PERSO LE CHIAVI DI CASA (conversione del non pi� ragazzo e non ancora uomo) le formazioni delle nuvole che promettono pioggia � dai recessi una voce catartica a sovrastarmi a farmi piccolo la faccia contro il cielo mi ritrovo "assetato" ALEPH 1. nell�oltre non c�� ombra -lo sai- ombra che ti possa nascondere allo sguardo � una chiarit� che t�attraversa non come qui che guardi per speculum in aenigmate 2. l� non si consultano dizionari n� atlanti: sei tu la biblioteca il motore di ricerca -alfabeto voce conoscenza- : nel Tutto tu sei e tutto � te � (l�aleph del poeta cieco)* 3. � dove ti si svela ogni contrario - la vita non � prima della morte * Jorge Luis Borges CONGETTURE 1. si vive per approssimazione si sta come d'autunno... (vero ung�?) 2. o dall'origine scoll�ti dal cielo a vestire la morte? (... fino al fiume di luce che ci prender� e saremo un'altra cosa...) -non questo intendevi (forse) congetture divagazioni � ma lasciami sognare un sogno che non pesa COME UN IRRADIARSI DI CIELI Amore � una parola a rischio Nelo Risi Amore � come un irradiarsi di cieli anteriori esaltazione al calor bianco o pane impastato con lacrime un lungo lungo gemito pi� che sospiro di vento e foglie casa del sole e delle ombre dove disarmato � il cuore MARE DENTRO riverberi maja di luce rosso schermo dietro gli occhi (te supino) in barbagli a lenti tratti le vene del mare coniughi con geometrie di gabbiani sul filo arcuato d'orizzonte questa vastit� di cielo e mare dentro - le anime del mare - ... come perdersi DI UN DOVE di un dove d'un altrove striscia di luce verde la mente l'interrogarsi serpeggia si morde la coda L'OFFICINA [ispirata dalla definizione di s� di Quasimodo: "operaio di sogni"] pi� la insegui e pi� ti sfugge - l'ispirazione - farfalla multicolore o bolla di sapone che ti scoppia nelle mani puoi lasciare ti visiti quando non te l'aspetti si levi questo sole interiore in sogno o ancora nel dolce dormiveglia prima che sia giorno come un bianco palpito ... ti alzi la mattina ed � quasi un miracolo il silenzio dell'officina OLTRE IL VELO nulla si disperde la banca del cielo a custodire i fondi - bagaglio di vita dolore-amore nulla va perduto - chiusa l'ultima pagina di vita bagnato di Dio - oltre il velo - sarai al suo appello presente FRAGILE PALPITO in una selva di gridi come lepre braccata dal tuo incondizionato amore: Tu che governi i cieli "bisogno" hai di me? perch� pungoli questo fragile palpito fino al sonno della morte? SI DICE DI AGOSTINO [Al Dottore della Chiesa il quale dava da "masticare" il Verbo] si dice di agostino - era forse un sogno? - gli fosse apparso un angelo-bambino che voleva raccogliere con una conchiglia tutto il mare in una buca la morale tra le righe: nulla � impossibile a Dio (prima che passasse nell'aria e fosse aureolato da giovane agostino era un dissoluto) VENNE A TROVARMI LA POESIA venne a trovarmi la poesia come un vento lieve a frugarmi le pieghe dell'anima io mi sentivo un folletto vagante nei recessi del sogno sul filo sottile delle emozioni ondeggiavo su quell'alito di brezza che guidandomi verso stanze inconsce mondi paralleli mi apriva d'una cosa soltanto ero consapevole: che dalla febbre del mio daimon ero divorato |