FILOSOFI : Giordano Bruno

FILOSOFI :  Giordano Bruno

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Giordano Bruno ebbe la nascita a Nola, presso Napoli, nel 1548, da una famiglia di modeste condizioni. Il padre Giovanni era un  militare di professione e la madre Fraulissa Savolino apparteneva ad una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Gli fu imposto il nome di battesimo di Filippo. Comp� i primi studi nella citt� natale, da lui molto amata e spesso ricordata anche nei lavori pi� tardi, ma nel 1562 si trasfer� a Napoli dove frequent� gli studi superiori e segu� lezioni private e pubbliche di dialettica, logica e mnemotecnica presso l�Universit�.

 

Il suo torto fu di aver aderito alla visione copernicana, contrapponendo ad un universo chiuso e finito, infiniti universi. Il 1584 � l�anno in cui scrive "De l�infinito universo et mondi",

nel quale tratta il problema dell�essere dal punto di vista COSMOLOGICO: "l�essere � lo spazio infinito con i mondi innumerevoli" e dal punto di vista sotto l�aspetto METAFISICO: "l�essere � l�infinito stesso".

ASPETTO COSMOLOGICO

Aveva ragione Giordano Bruno? Il nostro potrebbe essere solo uno degli infiniti universi? Ebbene dopo 400 anni gli astronomi cominciano a chiedersi cosa c�era prima del Big Bang. Il nostro universo potrebbe essere emerso da un punto di un altro universo, dove la gravit� � cos� intensa da piegare lo spazio attorno a s� e dove l�universo nascente appare come un buco nero, al cui interno per� si sviluppa un altro spazio.

La scienza sta cercando di capire che cosa ci fosse prima di quell�esplosione, prima cio� della nascita stessa dell�universo. Tutto lascia intravedere la possibilit� che, prima del nostro, ci siano stati molti altri Big Bang, e molti altri universi. Secondo alcuni studiosi di meccanica quantistica, la nostra stessa realt� si sdoppia ogniqualvolta una particella ha la possibilit� di comportarsi in modi diversi e di conseguenza di dare vita a due universi paralleli.

Sembra insomma che dopo esserci abituati all�idea che, n� la Terra, n� il Sole, n� la nostra galassia sono al centro del creato, dovremo presto accettare anche quella di non appartenere all�unico universo esistente.

Le costanti naturali fissate all�epoca del Big Bang, come la carica dell�elettrone o la velocit� della luce, sembrano straordinariamente calibrate per favorire la nascita di un universo in cui possa emergere la coscienza.

Se la gravit� fosse stata leggermente pi� forte, le stelle avrebbero bruciato il loro combustibile nucleare in meno di un anno. Se invece la forza che tiene insieme i nuclei degli atomi fosse stata appena pi� debole, gli astri non si sarebbero mai formati.

Insomma la vita sulla Terra � il risultato di circostanze cos� specifiche e restrittive da essere un evento di per s� altamente improbabile.

Ci� porta a pensare ed ammettere, quasi per esigenza logica, che si formino di continuo interi universi, ognuno con caratteristiche diverse. Alla fine, il nostro firmamento sarebbe uno tra i tanti "universi innumerevoli", ipotesi che tanto successo sta riscuotendo tra i cosmologi.

ASPETTO METAFISICO

Giordano Bruno va oltre la fisica e afferma l�unit� infinita dell�essere superiore ed inferiore. L�anima, le forme, la materia, sono - "prope nihil" - quasi nulla poich� non sono qualificazioni che hanno senso nella dimensione dell�unit� infinita. L�universo � il modo di manifestarsi dell�uno che non pu� non manifestarsi, cos� che dal punto di vista metafisico abbiamo la sparizione della differenza. Il destino celeste non � quello dell�assoluta permanenza, della felicit� e del premio, dell�esistenza liberata dal dolore, ma � un modo di parlare, una consolazione dell�esistenza, una "species phantastica". L�eguaglianza metafisica del cielo e della terra abolisce il sentimento della speranza cristiana, come sentimento sensato. La concezione dell�infinito corrisponde al problema esistenziale di vivere in una dimensione senza centro e senza sponde e, al limite, senza significato.

ANNIVERSARIO

Nel 2000, anno del Giubileo e 400� anniversario della morte del grande scienziato, gli astronomi si preparano a recarsi a Roma nella piazza Campo dei Fiori, non con l�intento di riabilitare Giordano Bruno ma semmai di riabilitare la Chiesa, se decider� di chiedere perdono al mondo intero per aver condannato e bruciato vivo il filosofo e l�astronomo. Agli scienziati il compito primario di ricordare ed esaltare la grandezza di un uomo vissuto troppo presto per essere compreso dai suoi contemporanei.

 

 


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