PENSIERO E POETICA DEL FOSCOLO

PENSIERO E POETICA DEL FOSCOLO

 


HOME PAGE      DIDATTICA SCUOLA     AGGIORNAMENTI LETTERARI     COMMENTI POESIE FAMOSE


PENSIERO E POETICA DEL FOSCOLO

 

       

PENSIERO E POETICA DEL FOSCOLO

 

Foscolo ader� con convinzione alle teorie illuministiche di stampo materialistico e meccanicistico (in particolare il materialismo di Paul Henri Thiry d'Holbach, Diderot ed Helv�tius, e il sensismo di Condillac). Tali teorie, da una parte, contenevano elementi rasserenanti in quanto allontanavano le superstizioni, ma dall'altra determinarono in lui l'angoscia davanti al "nulla eterno", all'oblio che avvolge l'uomo dopo la morte. Foscolo, infatti, si pu� definire ateo e razionalista, ma non areligioso. In lui il pessimismo e l'ansia di eternit� si agitano dando un tono drammatico a poesia e a prosa. Altre grandi ispirazioni, modelli di vita e di letteratura, furono per lui Giuseppe Parini e Vittorio Alfieri.

 

Volendo recuperare alcuni valori spirituali in non completo disaccordo con la ragione, egli prefer� alla fede una propria, personale, "religione delle illusioni", a differenza ad esempio del Manzoni. Foscolo celebr� cio� quei valori insopprimibili nell'uomo che erano secondo lui la patria (l'Italia, ma anche Zante) - grande famiglia che garantisce "certezza d'are, di campi, di sepoltura" - l'amore, la poesia, la libert�, la bellezza, l'arte, il piacere della vita e soprattutto le nobili imprese, che rendono degni di essere ricordati. � assunto a simbolo di questa filosofia il sepolcro che, da legame di affetto, simbolo di civilt� ed esempio per i compatrioti (concetti caro agli uomini del Risorgimento), diventa suscitatore di poesia eternatrice, monumento dunque inutile ai morti ma efficace strumento per i vivi, specialmente nel caso di sepolcri o memoriali di uomini illustri. La morte non � meno vuota - e doloroso il pensiero dell'addio alla vita - se essa trascorrer� eternamente "all'ombra de' cipressi e dentro l'urne / Confortate di pianto", ma le illusioni addolciranno il tutto:

 

� Illusioni! grida il filosofo. - Or non � tutto illusione? tutto! Beati gli antichi che si credeano degni de' baci delle immortali dive del cielo; che sacrificavano alla Bellezza e alle Grazie; che diffondeano lo splendore della divinit� su le imperfezioni dell'uomo, e che trovavano il BELLO ed il VERO accarezzando gli idoli della lor fantasia! Illusioni! ma intanto senza di esse io non sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancor pi�) nella rigida e nojosa indolenza: e se questo cuore non vorr� pi� sentire, io me lo strapper� dal petto con le mie mani, e lo caccer� come un servo infedele. �

(Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis)

 

Antonio Canova, le Tre Grazie

Foscolo, oltre all'inquietudine tipicamente preromantica, � molto legato all'estetica neoclassica: fa frequente ricorso alla mitologia - cos� come Giambattista Vico, recuperando la teoria di Evemero, per cui gli d�i furono eroi e persone illustri, resi immortali dai poeti e dagli uomini comuni -, vede nella Grecia classica non solo la propria origine, ma anche il rifugio ideale di serenit� (il "mito dell'Ellade"), lontano dal mondo dilaniato dalle guerre, ma sempre con lo sguardo rivolto alla realt� (Le Grazie); dal punto di vista formale utilizza spesso gli endecasillabi. Il suo neoclassicismo � profondamente spiritualizzato, lontano da vagheggiamenti stilizzati di gusto archeologico e decorativo. La vicinanza con Alfieri gli fa concepire l'arte sempre impegnata anche in funzione civile, come gi� era stato per Parini: i tre letterati saranno tra i simboli pi� frequenti dei risorgimentali. Dallo storicismo di Vico riprende anche l'idea che gli uomini primitivi, i quali nelle origini vivevano allo stato ferino, attraverso la religione, i matrimoni e la sepoltura sono gradualmente pervenuti alla civilt�. Influenzato dalle tragiche vicende del suo tempo, Foscolo non nutre pi� la fiducia nel progresso e nell'umanit� degli illuministi, ma descrive gran parte del mondo come regredito ad una "foresta di belve", riprendendo le idee di Machiavelli e Hobbes; questo gli provoca, dati i suoi ideali umanitari, un conflitto doloroso, perch� il cambiamento presupponeva la rivoluzione e la rivoluzione portava comunque la guerra e la violenza fratricida. Come molti intellettuali dell'epoca, Foscolo fu anche massone, iniziato nella "Loggia Reale Amalia Augusta" di Brescia.

 



 



Informativa Privacy Cookie Policy
- � POESIA E NARRATIVA -