STRINGIMI FORTE
L�ANIMA
S�, stamani sono
proprio felice, adesso so il perch� e mi accingo di gran
carriera a dare un volto alla mia felicit�, non voglio che
resti soltanto un�emozione, bellissima quanto si vuole, da
vivere anche, ma pur sempre un�emozione. Perci� scendo gi�
a grattare nel fondo dell�anima alla ricerca �dell�oro�, un
po� come facevano un tempo passato i pionieri del west che,
armati di setaccio e pala, rastrellavano i fondali dei fiumi
per trovare quelle pepite d�oro, quelle pagliuzze dorate che
avrebbero cambiato la loro vita. Come i poveri cercatori
d�oro nel loro setaccio raramente vedevano il luccichio
dell�oro cos� anch�io pensavo di avere delle grosse
difficolt� a immergermi nel buio dell�anima poich� ritenevo
che nell�anima la visibilit� fosse quasi uguale a zero nel
senso che nell�oscurit� dell�anima si annidava tutto ci� che
non voleva proprio essere visto e dunque cercato e l�, nel
suo fondo, rimaneva ancorato chiss� per quanto tempo senza
dare alcun segnale di vita. Credevo inoltre che per entrare
nell�anima si dovesse passare attraverso uno stretto
cunicolo, ancora pi� stretto e buio di quello dal quale ero
appena uscito. Mi sbagliavo davvero nel pensarlo. L�antro
dell�anima aveva un�apertura enorme senza alcuna porta e
perci� non c�era bisogno di nessuna chiave per entrare,
potevo tranquillamente entrare e uscire a mio piacimento e,
una volta entrato, depositarvi tutto ci� che volevo e allo
stesso tempo prendere quello che volevo senza alcuna
difficolt�. Il padrone ero Io e nessun altro. Una luce
immensa simile a quelle luminarie sfarzose di fine anno
l�illuminava quasi totalmente. Vi erano, per�, anche delle
parti buie, piccoli punticini neri che a malapena si
vedevano e quasi parevano scusarsi per essere in quel posto
ma c�erano e non si poteva fare a meno di vederli. Ombre
simili a piccole nubi grigiastre che saltavano di qua e di
l�, a tratti si dileguavano come per non farsi vedere, a
tratti oscuravano quella luce senza riuscire per� a impedire
la visione dello spazio intero. Ferite cicatrizzate si
vedevano anche perch� un�anima che �non ha nessuna cicatrice
� un�anima che non ha mai vissuto nell�emozione. Non
facevano per� male, non erano pi� fonte di dolore perch�
l�anima �sa regalare sempre nuove occasioni per fiorire� a
chi sa essere disponibile ad aprirsi e sbocciare come un
fiore e sa guardare sempre avanti senza fissarsi su di un
passato irraggiungibile e congelarsi nel ricordo. Mi
sbagliavo dunque, il mio antro animoso era pieno di luce,
una luce per niente accecante, anzi cos� tenue e delicata da
sembrare �una mano carezzevole� che ti accarezza proprio con
tanto ma tanto amore. Gi�, l�antro della mia anima era pieno
zeppo d�amore. �Sar� stato sempre cos�?� dico tra me. Non ne
sono poi tanto sicura. �A pensarci bene, l�amore significa
fare spazio. Fare spazio dentro di s� a un�altra persona,
aprirle la nostra anima e farle piantare la sua tenda nel
mezzo. Non pensare pi�, non sentire pi�, non vedere pi� solo
sulla base dell�IO, ma cercare, ogni giorno di nuovo, di
farlo sulla base del noi�. A pensarci bene, non avr� in
passato conosciuto l�amore e dunque la spazio della mia
anima in passato non sar� stato per niente luminoso, anzi ho
il sospetto che sia stato piuttosto buio e fuligginoso. A
pensarci bene, in passato �un�energia proteiforme� chiamata
desiderio attrattivo - sessuale occupava l�intero spazio
dell�anima, un�energia naturale e indispensabile alla vita
che per� rabbuiava l�anima tingendola di nero perch� non era
incanalata nella giusta direzione e diretta verso relazioni
serene e felici. Dunque in passato l�antro era, diciamo,
scarsamente illuminato. Come mai ora � cos� piena di luce?
Averti fra le
braccia,
sentire il tuo
desiderio
che si unisce al mio,
amare la tua anima
prima del tuo corpo,
vederla correre
su ogni mio pensiero
e inebriare
dolcemente
ogni mia emozione,
avvertire la tua
compagnia
anche se non ci sei,
un sogno dolcissimo
che solo l�amore
pu� e sa realizzare,
avere il tuo amore,
vederlo crescere in
me,
il pi� bel regalo
ricevuto dalla vita.
L�amore, dunque,
illumina l�anima e lo fa trasformando l�Io in Noi, un Noi
che tutto racchiude e apre allo stesso momento, un desiderio
costante di vita comune, una comunione spirituale che mette
insieme il corpo e l�anima. Troppo tardi � arrivato l�amore.
Purtroppo non � dato sapere quando arriva. Sono per�
fortunata, l�ho conosciuto in giovane et� e non ho proprio
di che lamentarmi, anzi, posso affermare che da quando l�ho
conosciuto la mia vita � cambiata, Io sono cambiata, la mia
anima s�� fatta pi� chiara e luminosa e tutto intorno,
persone e cose, appaiono sotto un�altra luce. L�amore � un
miracolo, s�, s�, proprio un miracolo che spinge Chamfort,
scrittore e moralista del Settecento francese, a dire:
�Quando un uomo e una donna provano uno per l�altra una
passione violenta, mi sembra che comunque, quali siano gli
ostacoli che li separano, un marito, i genitori ecc., i due
amanti siano uniti naturalmente, si appartengono per diritto
divino, malgrado le leggi e le convenzioni umane�. Gi�,
l�amore � un miracolo che eleva, pu� far volare alto, va di
l� da ogni cosa e di ogni persona perch� � luce allo stato
puro, � un miracolo e, in quanto tale, accade una sola volta
e fortunato � chi pu� partecipare a questo miracolo. �E�
dunque amore quella luce che illumina la mia anima?� �Non
pu� essere diversamente, solo l�amore pu� generare il
chiaror dell�anima e la fulgente bellezza d�un corpo, il
piacere sorridente della vita e le interminabili lacrime di
dolore, l�azzurro sconfinato d�un mare e il verde fiorir
d�un prato negli occhi, l�ebbrezza vinacea d�una emozione,
la quiete rassicurante d�una carezza, la vivace passione del
desiderio, l�acuta tristezza d�una mancanza e la gioia
esplosiva d�una vicinanza, il veloce scorrere delle ore e la
penosa lentezza del tempo� continuo a dire tra me. Una voce
improvvisa giunge dall�altra stanza e mi distoglie dalla
dolce essenza che si agita nella mia anima e la infiamma
d�ardore e non ho proprio voglia di allontanarmi da questo
contatto, non accade spesso e stamani sono proprio felice.
�Cristina, non hai fatto ancora colazione, sbrigati
altrimenti fai tardi e perdi il treno�, la voce � quella di
mia madre Maria che come tutte le mamme si preoccupa e
spinge la figlia verso i suoi doveri. Stamani per� non ho
voglia di andare all�Universit�, gi�, mi sento
particolarmente pigra, gi� lo sono per natura, e poi se
perdo una lezione non � la fine del mondo, voglio lasciarmi
cullare dall�amore e parlargli, s�, trascorrere qualche ora
con Lui e scoprire pian piano la sua presenza dentro di me.
Alla mamma rispondo con una bugia. �Mamma, stamane non ci
sono lezioni, i professori scioperano e perci� � inutile
andare, meglio restare a casa a studiare tanto l�Universit�
rester� chiusa e aprir� domani�. Di nuovo vengo a contatto
con l�amore e mi trovo a galleggiare nella mia anima piena
di luce, sono felice come non lo sono mai stata, un piacere
indescrivibile, cos� forte da averne quasi paura, un piacere
irresistibile che sembra non voglia mai finire. �Appartiene
a Me, � tutto mio quest� amore, � cos� naturale da essere
nato con me o si � intrufolato pian piano dentro di me
proveniente da chiss� dove e da chiss� quale persona?�
riprende il pensiero ad agitarsi. �Il treno della vita � una
carrozza sempre piena, sempre affollata da volti sconosciuti
che potresti conoscere e che ti girano intorno e tu nemmeno
li guardi e da volti noti, familiari, la cui frequentazione
ti d� un senso, ti d� un significato e il cui contatto ti
permette di provare quel piacere che poi sa tanto d�amore e
ti fa crescere un po� alla volta pur nelle fermate che il
treno � costretto a fare nelle varie stazioni che incontra
sul suo percorso�. Un fiume in piena il pensiero quando
t�immergi a occhi aperti nel lago dell�anima. L� e soltanto
l� incontri te stesso nella sua cruda nudit�. �Il treno
continua a correre su rotaie che a volte s�incontrano, a
volte solo per un momento s�intersecano, subito dopo, per�
riprendono il loro cammino senza neppure guardarsi tanto da
sembrare sconosciute l�una all�altra, senza sosta, fino alla
prossima fermata dove si riposano un po� per prendere fiato
e ripartire�. Cos� va la vita. Un treno il nostro corpo, il
conducente il nostro Io, la carrozza la nostra anima, le
rotaie.... Gi�, le rotaie. Occorrerebbe denominarle e non �
semplice. Proviamo a chiamarla �dovere e piacere, desiderio
e illusione, passione e sfinimento, emozione e freddezza,
moto e inerzia, giaciglio e preghiera, confine e orizzonte,
delusione e amore�. �Quando impareremo a sostare in quel
mondo intermedio (in mezzo alle rotaie) e non a macinare
chilometri senza sensi n� significati, quando crederemo
fermamente che una cosa non ancora raggiunta pu� essere
vista, quando comprenderemo che il desiderio riveste di luce
il suo oggetto e contemporaneamente noi stessi perch� fa
vivere in pieno la nostra interiorit� e la trasmette chiara
all�altro, quando sapremo che il desiderio guardato nella
sua essenza ci insegna l�inafferrabilit�, ecco, solo allora
ci� che � impossibile diventa possibile, solo allora ci sar�
una perfetta identit� fra il soggetto che desidera e
l�oggetto desiderato, solo allora amante e amato potranno
essere completamente congiunti�. Mi addentro, scendo sempre
di pi� negli abissi dell�anima e cerco di non perdermi
mentre avverto una bellissima, entusiasmante sensazione, �la
sensazione che, nonostante gli sforzi, una parte, una pur
piccolissima parte rimane sempre inafferrabile, fluttua
libera e sfugge a ogni volont�, una parte inafferrabile che
ci insegna l�impossibilit� del possesso�. Potremmo assegnare
un nome a questa piccolissima parte e perci� potremmo
chiamarla Amore poich�, libero, �sfugge a ogni volont��, non
lo si pu� afferrare e tenerlo stretto se mai bisogna
imparare a lasciarlo andare perch� non lo si pu� decidere
come si pu� �decidere di guardare in una certa direzione o
di mettersi a camminare�. Proprio per questo l�amore �
qualcosa di stupendo, quella libera, piccolissima parte
dell�anima che pian piano si allarga e accoglie a braccia
aperte ogni altra parte che incontra sulla sua strada fino a
costituire un tutt�uno indistinguibile e illuminato.
Comincio solo ora a comprendere perch� la mia anima � piena
di luce, �amo� e ora vedo il suo riflesso in tutto ci� che
guardo, in tutto ci� che tocco, in tutto ci� che sento, in
tutto ci� che ascolto e mi d� un pizzicotto per essere
sicuro di non sognare. �Come si chiama e da dove deriva
quella sorgente che sprigiona amore a pi� non posso a tal
punto da allagare la mia anima?� mi chiedo stupefatta
difronte alla felicit� che m�inonda e non ne vuol sapere di
andare via. S�, stamane sono ebbra di felicit� e non voglio
assolutamente far evaporare queste bollicine di frizzante
champagne dalla mia anima, anzi, voglio gustarle lentamente
e non disperderne nemmeno una. S�, stamani mi sento
scoppiare per tanto amore. Mi viene allora incontro una
poesia che silenziosa s�intrufola e con voce suadente inizia
a declamare.
Creatura divina,
s� bella e attraente
l�anima ti fa
che oltre vai
senza il saper
e in aria disegni
anelli d�amore.
Nel cuore ti porto
e nell�anima mia,
il soffio tuo
amore genera
e quell�emozione
che tutto travolge
qual fiume in piena.
Creatura fatata,
il bacio tuo
dal pozzo fa tirar
quel secchio
di felicit� colmo
e quella follia
d�amor intrisa.
Tanto t�amo,
dolce Creatura
che tanto ami
e la vita mia
immaginar
proprio non posso
senza Te e l�Amore.
Per un attimo
s�arresta il respiro, mi sento confuso e allo stesso tempo
dolcemente stordito come se avessi bevuto un bicchiere
d�allegro vinello. Subito per� mi riprendo.
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