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DI
RUDOLF RASPEIL BARONE DI MUNCHHAUSEN
È il personaggio a cui si è ispirato Rudolf Erich Raspe per il protagonista del
libro Le avventure del barone di Münchhausen. Il vero Barone era infatti
divenuto famoso per i suoi inverosimili racconti: tra questi, un viaggio sulla
Luna, un viaggio a cavallo di una palla di cannone ed il suo uscire incolume da
delle sabbie mobili tirandosi fuori per i propri capelli.
Münchhausen era uno dei paggi di Antonio Ulrico
II, duca di Brunswick-Lüneburg, e si trasferì col suo datore di lavoro in
Russia. Venne nominato luogotenente in seconda della cavalleria russa quando
Antonio Ulrico divenne generale in comando dell'esercito russo nel 1739. Era di
stanza a Riga, ma partecipò a due campagne contro l'impero Ottomano nel 1740 e
1741. Quando Antonio Ulrico venne imprigionato nel 1741, Münchhausen rimase in
servizio nell'esercito russo. Nel 1750 venne nominato capitano di cavalleria.
Nel 1744 si era sposato con Jacobine von Dunten
vicino a Duntes Muiža in Livonia. Dopo il pensionamento, visse con la moglie
nella sua tenuta in Bodenwerder fino a che lei morì nel 1790. Qui acquistò una
grande reputazione per i suoi racconti divertenti ed esagerati; allo stesso
tempo divenne un rispettato uomo d'affari. Münchhausen si risposò nel 1794 ma il
matrimonio terminò in uno scandaloso e rovinoso divorzio. Münchhausen morì senza
figli nel 1797.
Il barone di
Munchausen e' un personaggio molto comico, racconta
sempre bugie e anche molte favole che si inventa sul momento per fare
scoppiare d'invidia o di gelosia tutte le persone che lo ascoltavano. Ha
molto spirito di avventura e racconta molto spesso di battute di caccia,
come nel primo capitolo. I fatti si sono svolti cosi': il barone di
Munchausen si affaccio' al balcone della finestra e vide che nel suo
laghetto c'erano tantissime oche; allora si precipito' al lago con il fucile
carico, ma purtroppo cadde e nel cadere perse tutta la polvere da sparo.
Arrivo' al lago per vedere se le oche erano scappate ma, fortuna vuole,
che le oche siano rimaste tutte nel lago. Si ricordo' che quando aveva
fatto colazione era rimasto un piccolo pezzettino di lardo, sapeva
benissimo che il lardo scivolava molto in fretta nell'intestino, percio' lo
prese, lo lego' con una corda e lo butto' in acqua. Il piano che aveva
architettato aveva avuto un successone perche' tutte le oche
mangiavano il lardo e in pochi secondi lo ributtavano. In pochi minuti
tutte le oche furono legate ad un filo. Il barone fece poi come una
cintura per ritornare a casa con tutte le oche. Dopo un po' pero' tutte le
oche si misero a volare facendo alzare in volo anche lo stesso
Munchausen. In poco tempo vide la sua casa, adesso bisognava
scendere senza rompersi l'osso del collo. Il barone fece scendere tutte
le oche slegandosi la collana pian piano, cosi' atterro' molto lentamente
sul camino. Per fortuna i fornelli non erano accesi!! Prese le oche
preparo' la pentola per cuocere quella miriade di volatili. Con tutto quel
ben di Dio si poteva fare un grandissimo cenone con tantissimi ospiti e
tutti i suoi parenti, erano cosi' tante le oche che erano avanzate che
decise di darle ai poveri. In un'altra storia, quella piu' bella, racconta di
aver incontrato il Sultano mentre saliva per una ripidissima rupe con il
suo cavallo. Il Sultano era cosi' contento di vederlo che ogni giorno lo
voleva con lui, anche quando faceva sport. Diventarono molto amici. Il
barone era libero di fare tutto quello che voleva tranne... scappare!
Il libro e' stato molto bello e avventuroso e in certe parti, anche
scherzoso