DOLCE NATALE
Dolce Natale
oggi è nato un piccolo Re
il Re dell'Amore
che cresce
e che vive sui volti Innocenti
di ogni Bambino
regalando la ricchezza di un Sorriso
e la Speranza per tutta la Vita
- 25 - 12 - 2014 -
DE SIMONE LUIGI
Buon Natale
di Mariantonietta Sechi
Un augurio di
significativo, reale buon segno
che dia serenità
come un bel sogno:
a chi mi vuole bene,
a chi si sente solo,
a chi sta male.
A chi è abbandonato
nella casa di riposo o all'ospedale,
A chi il lavoro ha perduto
ai giovani che non lo hanno mai avuto.
Ai bambini abbandonati , violati
a quelli “pacchetti” di genitori separati,
Ai barboni accasati nei sottoscala
con il cielo per tetto,
i cartoni per coperte e letto.
A chi paga il fio degli errori
con la pena
di contare in galera i suoi giorni.
A tutti quelli che soffrono
di invisibile dolore,
a chi non ho menzionato
per incosciente errore
un segno
del Messaggio natalizio
VI riscaldi il cuore....
Natale tra pecore e stelle
Non mettere
troppe pecore
vicino alla capanna,
diceva mia madre
mentre facevamo il Presepe.
Uno specchio era il laghetto
e le montagne
toccavano un cielo scuro di carta blu.
Ero felice del Natale
che stava arrivando
con la cometa
negli occhi di bimba.
Ascoltatemi, madri di oggi,
aprite gli scatoloni
e lasciate che i vostri figli
possano mettere le pecore,
tante pecore bianche
vicino all’Agnello di Dio
in una notte antica
tra pecore e stelle
Elisabetta Robert Castagnola
BUON NATALE 2012
Cosa desideri
per questo Natale
Tu, posato sulla paglia
tra pastori e freddo?
L’Uomo sta fermo
davanti alle vetrine,
vuota è la cesta dei doni,
nessuna mano
aperta all’elemosina.
Scenario rituale
con neve finta,
sguardi, poche parole, attesa.
Tutto procede
come da copione antico,
solo gli occhi dei bimbi
ci salvano sempre, dall’eternità.
Non nascondono amore e gioia:
è per questo che Tu nasci ancora
Elisabetta Robert Castagnola
La magia del Natale
Imprevisto
un guizzo freddo
Ahi!
Il dente duole.
Alla Vigilia
argentei nastri
condividono il pianto.
Inatteso
scende il conforto
roteando
sul bianco monte.
Piccoli grandi gesti
Valori senza tempo
il dono più grande.
E ritorna
a brillare lieta
la magia del Natale.
(Nicola Gullo)
UN NATALE DA FAVOLA
…e poi venne il mattino
(dopo una notte insonne
la memoria stordita
ancora ferma all’ora del tramonto)
nel risveglio col sole
i sensi stanchi
e tu compagna dal russare lieve
la bocca semiaperta
tra le lenzuola umide d’amore
a ricordarmi
la tua pazienza
da raffrontare
ai primi infami segni
dell’età .
Il cardellino
Sul davanzale
Beccava una mezzo chicco di caffè
Risvegliando la voglia
E il desiderio
D’un Natale da favola
Per noi .
LUCIANO SOMMA
FRA POCO E’ NATALE!
L’Estate è finita! Fra poco è Natale
e, in questa occasione davvero speciale,
viene a noi tutti, ed è più che naturale,
sperare che il bene trionfi sul male!
Ma il 6 Gennaio, giorno d’Epifania,
tutti lo sanno, le feste porta via,
spariscono le speranze e sfuma la poesia!
Resta un dubbio: è stato sogno o fantasia?
Spero invece che davvero sulla Terra
non debba scoppiare più alcuna guerra
si possa sol parlar di pace e d' amore,
per fare in tal modo felice ogni cuore !
Mi aspetto un sorriso da tutta le gente
ed auguro a tutti una vita splendente,
che regni l'amore e spero che duri
FRA POCO E’ Natale! A tutti: Auguri!...
Gilbert Paraschiva
I Magi
Angiolo Silvio Novaro
La carovana
non è lontana
dei Magi d'Oriente.
Scalpitìo di cavalli si sente,
suoni di pifferi, confuse
aria di cornamuse.
I re portano tesori
su cavalli bardati d'argento,
e i pastori a passo lento
ingenui cuori.
NATALE
Eran quella notte vicino alla cometa
tutte uguali le stelle,
guardavano giù per ricordarlo a tutti gli uomini;
brillavano come per formare un giardino incantato
da contrapporre agli orrori del mondo.
Le guardai a lungo,
mi accorsi che in terra mancava proprio
quella pace e quella sana allegria.
di Baldo Bruno
E' UN'ALTRA VOLTA NATALE
E' un'altra volta Natale,
la terra impazzita oramai
popolata da mostri e automi
che s'incrociano urtandosi
volti lividi emaciati.
Umanità feroce che s'uccide
senza più speranza,senza una prece.
E' Natale,nascerà un bambino
dove nascerà ?
Tra il fango e la guerra
o in una calda culla?
Umanità senza bontà
s'è smarrita tra sfavillii di luci e falsi Dei.
In cielo brilla la Cometa
tutt'attorno il manto gelato copre il silenzio.
E' nato un bambino sui marciapiedi
altri camminano senza speranza
lento il passo e il volto scavato.
Chiedono amore, a chi lo sa dare ,
infanzia negata.
E' Natale,s'addormentano i bambini
chi nelle calde culle,chi per la strada
chi con nel cuore nessuna ninna nanna.
Qanta falsa compassione
quanti sguardi di bimbi sorridono tristezza.
E' Natale,la Cometa brilla nel cielo di stelle
bambini spingono grossi carri di sogni infranti
scende il silenzio ,
si sente solo il battito dei loro cuori.
Infanzia esclusa che piange dentro.
Sofferenze di bambini
questa notte illumineranno la cometa.
Bambini che per una notte sognano un angelo vicino.
E' un'altra volta Natale!
di SILVIA TRABANELLI
E’ Natale
E' Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta
La Befana
Giovanni Pascoli (1855-1912)
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda...tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda...ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda... tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti...
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila...
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sull’aspro monte.
Natale 2008
Sento la trasparenza del Natale
tra le vetrine colorate
dove la gente
guarda, sospira e passa in fretta.
Rimanere senza doni
non è possibile
per un bimbo.
Ho scritto una lettera
col pennino intinto nelle lacrime
del mondo intero.
Ho scritto al Babbo col cappello rosso
di non deludere almeno i piccoli
e di scendere sulla terra
con la slitta e le renne e i sacchi pieni
ed i pacchetti con il nastro dorato
e le caramelle morbide da distribuire.
Ci sarà ancora l’Albero,
un Presepe per chi crede
e Gesù continuerà a nascere
per noi,
anche questo anno,
nella grotta
con la stella della speranza.
di Elisabetta Robert Castagnola
E LA STELLA...ARRIVERA'
Mia stella...io sto nel chiaror delle tue mani
ma ho paura di sguardi indifferenti
all'eco della tua immagine
...io t'invito a fermarti a denudare
di fronte a occhi che stanno chiusi quei brandelli
di mondo che non gustano l'intenso sapor di vino
Non c'è pace pure se si è vivi
...quei brandelli hanno sete di liquor di vendetta
tra lacrime e urla sono commossi al baglior
del tuo passaggio di speranza
mia stella...ho tanta paura di morire
…di sapere che chi lascerò non potrà esser felice
tu...non lasciare che i pensieri di pace
siano vestiti da ombrosi burattini
...solo così eviterai di guardare
la nube astratta del mio spirito
BALDO BRUNO
***
A Gesù Bambino
di Umberto Saba
La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.
***
E’ nato! Alleluia!
di Guido Gozzano
E’ nato il sovrano bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
La notte che già fu sì buia
risplende di un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaie
suonate! Squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma come nei libri hanno detto
da quattromill’anni i profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Da quattromill’anni s’attese
a quest’ora su tutte le ore.
E’ nato, è nato il Signore!
E’ nato nel nostro paese.
Risplende d’un astro divino
la notte che già fu sì buia.
E’ nato il Sovrano Bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
***
NATALE
Nella notte nascerà
il Bambin Gesù
per vincere
le tenebre del mondo.
La sua luce porterà
nei nostri cuori
e mai potrà
essere smarrita
la strada dell'amore.
La sua luce ci guiderà
lungo il nostro cammino
verso una verità
senza inganni.
Baldo Bruno
°°°°
ED ECCO IL NATALE... di Pietrangeli
ED ECCO IL NATALE... ('83)
Ed ecco il Natale:
con vivo augurio
vi penzolano a fiotti,
dai soffitti dei mercanti,
opulenti cartelli celebrativi
a stagionarsi nell'effimero
e li vedo uno ad uno
come quei crocifissi solitari
appesi sugli altari benedettini
mentre il buon vino di chiesa
invecchia da un anno all'altro;
a quando la resurrezione di questa carne?
Enrico Pietrangeli