GUGLIELMO ROSSIGNONE DI BOCCACCIO


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GUGLIELMO ROSSIGNONE DI BOCCACCIO

 

di BOCCACCIO

 

Messer Guiglielmo Rossiglione d� a mangiare alla moglie sua il cuore di messer Guiglielmo Guardastagno ucciso da lui e amato da lei; il che ella sappiendo, poi si gitta da una alta finestra in terra e muore e col suo amante � sepellita.

 

Essendo la novella di Neifile finita, non senza aver gran compassion messa in tutte le sue compagne, il re, il qual non intendeva di guastare il privilegio di Dioneo, non essendovi altri a dire, incominci�:

Emmisi parata dinanzi [1], pietose donne, una novella alla qual, poi che cos� degli infortunati casi d�amore vi duole, vi converr� non meno di compassione avere che alla passata, per ci� che da pi� [2] furono coloro a� quali ci� che io dir� avvenne, e con pi� fiero accidente che quegli de� quali � parlato.

Dovete adunque sapere che, secondo che raccontano i provenzali, in Provenza furon gi� due nobili cavalieri, de� quali ciascuno e castella e vassalli aveva sotto di s�, e aveva l�uno nome messer Guiglielmo Rossiglione e l�altro messer Guiglielmo Gardastagno; e per ci� che l�uno e l�altro era prod�uomo molto nell�arme, s�amavano assai e in costume avean d�andar sempre ad ogni torniamento [3] o giostra o altro fatto d�arme insieme e vestiti d�una assisa. E come che ciascun dimorasse in un suo castello e fosse l�un dall�altro lontano ben diece miglia, pur avvenne che, avendo messer Guiglielmo Rossiglione una bellissima e vaga donna per moglie, messer Guiglielmo Guardastagno fuor di misura, non ostante l�amist� [4] e la compagnia che era tra loro, s�innamor� di lei e tanto, or con uno atto e or con uno altro fece, che la donna se n�accorse; e conoscendolo per valorosissimo cavaliere, le piacque, e cominci� a porre amore a lui, in tanto che niuna cosa pi� che lui disiderava o amava, n� altro attendeva che da lui esser richiesta; il che non guari stette che avvenne, e insieme furono e una volta e altra, amandosi forte.

E men discretamente insieme usando, avvenne che il marito se n�accorse e forte ne sdegn�, in tanto che il grande amore che al Guardastagno portava in mortale odio convert�; ma meglio il seppe tener nascoso che i due amanti non avevano saputo tenere il loro amore, e seco diliber� del tutto d�ucciderlo. Per che, essendo il Rossiglione in questa disposizione, sopravenne che un gran torneamento si band� in Francia, il che il Rossiglione incontanente signific� al Guardastagno, e mandogli a dire che, se a lui piacesse, da lui venisse e insieme diliberrebbono se andar vi volessono e come. Il Guardastagno lietissimo rispose che senza fallo il d� seguente andrebbe a cenar con lui.

Il Rossiglione, udendo questo, pens� il tempo esser venuto di poterlo uccidere; e armatosi il d� seguente con alcuno suo famigliare [5] mont� a cavallo, e forse un miglio fuori del suo castello in un bosco si ripose in agguato, donde doveva il Guardastagno passare; e avendolo per un buono spazio atteso, venir lo vide disarmato con due famigliari appresso disarmati, s� come colui che di niente da lui si guardava; e come in quella parte il vide giunto dove voleva, fellone e pieno di mal talento con una lancia sopra mano [6] gli usc� addosso gridando: - Traditor, tu se� morto - ; e il cos� dire e il dargli di questa lancia per lo petto fu una cosa.

Il Guardastagno, sena potere alcuna difesa fare o pur dire una parola, passato di quella lancia, cadde e poco appresso mor�. I suoi famigliari, senza aver conosciuto chi ci� fatto s�avesse, voltate le teste de� cavalli, quanto pi� poterono si fuggirono verso il castello del lor signore. Il Rossiglione, smontato, con un coltello il petto del Guardastagno apr� e colle proprie mani il cuor gli trasse, e quel fatto avviluppare in un pennoncello di lancia, comand� ad un de� suoi famigliari che nel portasse; e avendo a ciascun comandato che niun fosse tanto ardito che di questo facesse parola, rimont� a cavallo, ed essendo gi� notte al suo castello se ne torn�.

La donna, che udito aveva il Guardastagno dovervi esser la sera a cena e con disidero grandissimo l�aspettava, non vedendol venire si maravigli� forte e al marito disse: - E come � cos�, messere, che il Guardastagno non � venuto?

A cui il marito disse: - Donna, io ho avuto da lui che egli non ci pu� essere di qui domane [7]- ; di che la donna un poco turbatetta rimase.

Il Rossiglione, smontato, si fece chiamare il cuoco e gli disse: - Prenderai quel cuor di cinghiare e fa che tu ne facci una vivandetta la migliore e la pi� dilettevole a mangiar che tu sai; e quando a tavola sar�, me la manda in una scodella d�argento. -

 

Il cuoco, presolo e postavi tutta l�arte e tutta la sollicitudine sua, minuzzatolo e messevi di buone spezie assai, ne fece uno manicaretto troppo buono. Messer Guiglielmo, quando tempo fu, con la sua donna si mise a tavola. La vivanda [8] venne, ma egli per lo malificio da lui commesso, nel pensiero impedito, poco mangi�. Il cuoco gli mand� il manicaretto, il quale egli fece porre davanti alla donna, s� mostrando quella sera svogliato, e lodogliele molto. La donna, che svogliata non era, ne cominci� a mangiare e parvele buono; per la qual cosa ella il mangi� tutto.

Come il cavaliere ebbe veduto che la donna tutto l�ebbe mangiato, disse: - Donna, chente v�� paruta [9] questa vivanda?

La donna rispose: - Monsignore, in buona f� ella m�� piaciuta molto.

- Se m�aiti Iddio, - disse il cavaliere - io il vi credo, n� me ne maraviglio se morto v�� piaciuto ci� che vivo pi� che altra cosa vi piacque.

La donna, udito questo, alquanto stette; poi disse: - Come? Che cosa � questa che voi m�avete fatta mangiare?

Il cavalier rispose: - Quello che voi avete mangiato � stato veramente il cuore di messer Guiglielmo Guardastagno, il qual voi come disleal femina tanto amavate; e sappiate di certo ch�egli � stato desso, per ci� che io con queste mani gliele strappai, poco avanti che io tornassi, del petto. -

La donna, udendo questo di colui cui ella pi� che altra cosa amava, se dolorosa fu non � da domandare; e dopo alquanto disse: - Voi faceste quello che disleale e malvagio cavalier dee fare; ch� se io, non sforzandomi egli, l�avea del mio amor fatto signore e voi in questo oltraggiato, non egli ma io ne doveva la pena portare. Ma unque [10] a Dio non piaccia che sopra a cos� nobil vivanda, come � stata quella del cuore d�un cos� valoroso e cos� cortese cavaliere come messer Guiglielmo Guardastagno fu, mai altra vivanda vada. -

E levata in pi�, per una finestra la quale dietro a lei era, indietro senza altra diliberazione si lasci� cadere. La finestra era molto alta da terra, per che, come la donna cadde, non solamente mor�, ma quasi tutta si disfece. Messer Guiglielmo, vedendo questo, stord� forte, e parvegli aver mal fatto; e temendo egli de� paesani e del conte di Proenza, fatti sellare i cavalli, and� via.

La mattina seguente fu saputo per tutta la contrada come questa cosa era stata: per che da quegli del castello di messer Guiglielmo Guardastagno e da quegli ancora del castello della donna con grandissimo dolore e pianto furono i due corpi ricolti e nella chiesa del castello medesimo della donna in una medesima sepoltura fur posti, e sopr�essa scritti versi significanti chi fosser quegli che dentro sepolti v�erano e il modo e la cagione della lor morte.

 

 

Riassunto

Messer Guiglielmo Rossiglione e messer Guiglielmo Guardastagno erano due nobili cavalieri di Provenza. A entrambi piacevano le armi e amavano molto sfidarsi in gare o tornei. Nonostante abitassero molto distanti l�uno dall�altro, Guardastagno si innamor� della moglie di Rossiglione e dopo diversi incontri fece in modo che questa se ne accorgesse. Lei, conoscendolo, cominci� ad innamorarsene, e quando il marito se ne accorse, pens� ad una maniera per vendicarsi e uccidere il rivale. L�occasione si present� con un torneo in Francia. Rossiglione invit� Guardastagno ad andarci insieme. Mentre Guardastagno si stava avvicinando al castello, disarmato ma accompagnato da due servitori, l�altro cavaliere sbuc� all�improvviso da un cespuglio, lo uccise e gli strapp� il cuore. La sera, lo dette al cuoco affinch� lo cucinasse e una volta pronto la moglie lo mangi� di gran gusto. A quel punto il marito confess� alla moglie che quello che aveva appena mangiato era il cuore del suo amato Guardastagno. La donna, in preda al disgusto e alla disperazione, si gett� dalla finestra e mor�. Il giorno dopo la cosa si seppe per tutto il paese e i due furono seppelliti insieme nel castello di Rossiglione.

 

 

 

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