G. LORCA
CANZONE PRIMAVERILE
CANZONE PRIMAVERILE
I
Escono allegri i bambini
dalla scuola,
lanciando nell'aria tiepida
d'aprile tenere canzoni.
Quanta allegria nel profondo
silenzio della stradina!
Un silenzio fatto a pezzi
da risa d'argento nuovo.
II
Vado pel cammino della sera,
tra i fiori dell'orto,
lasciando sulla strada
l'acqua della mia tristezza.
Sul monte solitario
un cimitero di paese
sembra un campo seminato
di semi di teschi.
E sono fioriti cipressi
come teste giganti
che con orbite vuote
e chiome verdognole
pensosi e dolenti
l'orizzonte contemplano.
Divino aprile, che vieni
carico di sole e di essenze,
colma di nidi d'oro
i teschi fioriti!
(Granada, 28 marzo 1919)
Federico Garcia Lorca
Poesia divisa in due parti: la prima � composta da otto versi , la seconda da una strofa di 18 versi.
Il poeta con questa poesia dimostra una capacit� di entrare con immediatezza in contatto con la natura e con il mondo intorno. La scrittura richiama le tecniche dei pittori impressionisti, fondata su immagine rapide che si susseguono velocemente : � come se il poeta scoprisse via via il mondo che lo circonda e ne restasse affascinato descrivendolo con toni accorati e sorpresi.
Basta il fotogramma di un piccola via, improvvisamente colmata dall�irrompere di un gruppo di bambini vocianti all�uscita dalla scuola,per trasformare quel minuscolo universo vuoto in un mondo nuovo tutto da scoprire. Una poesia vissuta in prima persona, che traduce in versi ogni esperienza diretta, ogni immagine che gli si presenti davanti, trasfigurandone i contorni attraverso il potere straordinario di una visione immaginifica e travolgente.