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DI
RUDYARD KIPLINGIL LIBRO DELLA GIUNGLA
LA TRAMA
Akela, capo dei lupi della giungla indiana, trova fra i cespugli un cucciolo d'uomo: un bambino nudo e bruno, che gli sorride quando lo vede. La legge della giungla impedisce alle belve di cacciare l'uomo, che � troppo pericoloso e pronto a vendicarsi. Inoltre Mowgli, come verr� chiamato il piccolo, ha un'aria inoffensiva: nessuno pu� avere paura di lui. Solo Shere Khan, la grande tigre, vorrebbe ucciderlo per divorarlo. La pantera Bagheera e l'orso Baloo glielo impediscono: Mowgli potr� vivere e crescere in libert�. Diventa amico di tutti gli animali: Kaa il pitone e Tabaqui lo sciacallo, Mang il pipistrello, Rikki-Tikki-Tavi la mangusta, che riesce a uccidere il cobra Nag, velenoso e tanto pi� forte. Solo Shere Khan resta nemica: ma sar� Mowgli con la sua intelligenza a vincere.
IL PROTAGONISTA
Mowgli � come un altro grande personaggio della giungla, Tarzan. Anzich� le scimmie, sciocche e chiacchierone, lo allevano i lupi. Akela gli spiega il significato di ogni rumore, dallo scricchiolio che fa il pipistrello grattando un ramo al tonfo dei pesci nell'acqua degli stagni. L'orso Baloo gli passa miele e noci, buoni da mangiare come la carne. Ma la sua maggiore amica � Bagheera, la pantera che sembra tutta nera ma, sotto i raggi del sole, mostra macchie trapuntate su una pelle di seta. Pi� tardi Mowgli vedr� anche i suoi simili, gli uomini: bambini che hanno paura di lui, pastori di bufali, cacciatori. Impara le loro abitudini e, diventato grande, torner� a vivere con loro. Ma questa, conclude Rudyard Kipling, � una storia per gli adulti.
MOWGLI E LA TIGRE
Shere Khan disprezza Mowgli, lo chiama "ranocchio". Una tigre lunga pi� di tre metri, potente, terrore della giungla, non pu� temere un ragazzo. Voleva sbranarlo quand'era piccolo ma ha pazienza: verr� il momento in cui il cucciolo d'uomo finir� tra le sue zampe.
La legge della giungla ha insegnato a Mowgli che ci si deve controllare. Il nutrimento e la vita dipendono dal dominio di se stessi. Sfidare faccia a faccia la tigre significherebbe morire; bisogna saper fare dei piani. Entrando in un villaggio dopo gli anni passati con i lupi, Mowgli ha conosciuto Buldeo, un cacciatore che possiede un vecchio moschetto. Il governo indiano, viene a sapere, ha posto una taglia su Shere Khan: cento rupie a chi porter� la sua pelle. Buldeo prende in giro il ragazzo: "Perch� non ci provi tu?".
Quando il capo del villaggio gli offre di portare al pascolo le mandrie, Mowgli accetta. E' un lavoro poco divertente, perch� i bufali stanno immobili a pascolare, e se per caso fanno due passi si fermano subito. In aria volano nibbi famelici, pronti a buttarsi su un animale piccolo o, se sta morendo, anche su una belva. Mowgli si fa scortare dai suoi amici, i lupi: se Shere Khan si avvicina lo avvertiranno. Fratello Bigio, il figlio del capo Akela, viene a sapere dallo sciacallo Tabaqui che la tigre ha divorato un cinghiale e si � nascosta a dormire in un burrone asciutto, sovrastato da alti dirupi. E' il momento buono per agire.
Akela e Fratello Bigio dividono la mandria: da un lato tori e bufali, dall'altro vacche e vitelli. I due gruppi, spaventati, irrompono nel burrone. Shere Khan si sveglia di colpo. Le pareti rocciose scendono a picco, impossibile scalarle. Il terreno trema sotto il fragore degli zoccoli. La tigre sa che non pu� resistere a una carica di bufali e si prepara a combattere per la vita. Ma non ha pi� scampo. La mandria la schiaccia. Mowgli estrae il suo coltello e scuoia da solo la belva. Ha avuto la sua vendetta.