PETRARCA:"LEVOMMI MIO PENSER "

PETRARCA :LEVOMMI MIO PENSER 

LEVOMMI MIO PENSER

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"LEVOMMI MIO PENSER"


 

"LEVOMMI MIO PENSER"

Levommi il mio penser

Levommi il mio penser in parte ov�era

quella ch�io cerco, et non ritrovo in terra:

ivi, fra lor che �l terzo cerchio serra,

la rividi pi� bella et meno altera.

 

5 Per man mi prese, et disse: � In questa spera

sarai anchor meco, se �l desir non erra:

i� so� colei che ti die� tanta guerra,

et compie� mia giornata inanzi sera.

 

Mio ben non cape in intelletto humano:

10 te solo aspetto, et quel che tanto amasti

e l� giuso � rimaso, il mio bel velo. -

 

Deh perch� tacque, et allarg� la mano?

Ch�al suon de� detti s� pietosi et casti

poco manc� ch�io non rimasi in cielo.

 

TEMI : l�amore persistente del poeta per Laura anche dopo la sua morte ; il sogno di ricongiungersi con lei in cielo.

In questo sonetto con rime secondo lo schema ABBA  ABBA e CDE  CDE  il poeta immagina di salire al terzo cielo, cielo di Venere, dove si trova Laura. L� la rivede pi� bella di quando era viva, ma non pi� orgogliosa come allora. La donna lo prende per mano e gli parla: un giorno il poeta sar� con lei in quel cielo, lei lo sta aspettando. �Oh perch� tacque e gli lasci� la mano?�:  le parole pietose  e caste di Laura erano tali  da far credere al poeta di poter rimanere in cielo con lei.

Prima strofa : il poeta si spinge in estasi fino agli spiriti beati del paradiso.

Seconda strofa : Vi � un giudizio non positivo sulla passata  esperienza amorosa.Infatti Laura ha fatto soffrire il poeta.

Terza strofa :il poeta parla del corpo come semplice velo che nasconde l�anima e le sue bellezze.

Quarta strofa : il poeta vorrebbe prolungare l�estasi della visione.

PARAFRASI

Il mio pensiero mi elev� fino al luogo dove ora � Laura, colei che ancora cerco ma mai pi� trover� in terra; qui, fra coloro che hanno eterna dimora nel terzo cielo del paradiso, ebbi modo di rivederla pi� bella e meno superba. Mi prese per mano e mi disse: "In questo cerchio sarai un giorno assieme a me, se non m'inganna il desiderio: io son colei che ti ha fatto tanto soffrire e che concluse la sua esistenza prima di raggiungere la vecchiaia. La mia beatitudine non pu� essere compresa dall'intelletto umano: aspetto solo te, e ci� che tu tanto amasti e la � rimasto, il mio bel corpo." E allora perch� rimase in silenzio e protese la mano? Che a causa del suono delle sue parole cos� pietose e piene di purezza, poco manc� che io non rimasi in cielo [morissi].

 



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