EMILY BRONTE
Sogno, dove sei ora?
Sogno, dove sei ora?
Tanto tempo è trascorso
Da quando la luce svanì
Dalla tua fronte d'angelo
Ohimè, ohimè
Eri così lucente e bello!
Non avrei mai creduto che
Il ricordo tuo portasse solo
dolore!
La tempesta e i raggi del
sole
Il divino crepuscolo estivo
La notte, immobile in un
silenzio solenne,
La luna, piena e scintillante
e senza nubi,
Una volta tutto si legava a
te,
E ora solo una pena
indicibile.
Visione perduta! Basta ...
Non puoi più splendere ormai.
°°°°°°
Verrò quando sarai più
triste,
steso nell’ombra che sale
alla tua stanza;
quando il giorno demente ha
perso il suo tripudio,
e il sorriso di gioia è ormai
bandito
dalla malinconia pungente
della notte
Verrò quando la verità del
cuore
Dominerà intera, non obliqua,
ed il mio influsso su di te
stendendosi,
farà acuta la pena, freddo il
piacere,
e la tua anima porterà
lontano.
Ascolta, è proprio l’ora,
l’ora tremenda per te:
non senti rullarti nell’anima
uno scroscio di strane
emozioni,
messaggere di un comando più
austero,
araldi di me?
EMILY JANE BRONTË
No tra angoscia e piacere
non può esistere un tenero
affetto
i cuori in tormento cercano
invano
le gioie dell’amicizia se le
altre fuggono
Io so bene che mai i tuoi
occhi
vorrebbero sorridere se
piangono i miei
ma so bene che non potrebbero
piangere sempre per pietà del
mio pianto
E’ l’ora di separarci il
tempo è finito
in cui pensavo e sentivo come
te
navigherò sul vasto oceano
percorrerò il mare deserto
Vi sono isole di là dalle
onde
dove il dolore può vivere
libero
e il cuscino notturno o mio
amore
ti sarà dolce se io sarò
lontano
Non più ogni nuovo mattino
quando il tuo cuore si
ridesta all’ardore
dovrai fingere una pena che
non senti
per rispondere alla pena che
io provo
Di giorno in giorno un triste
pegno
fuggirà dalla tua memoria
e infine spezzato ogni legame
non sarò che un sogno per te
EMILY JANE BRONTË