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COMMENTO | POESIA | |
"RITRATTO DELLA MIA BAMBINA" | ||
RITRATTO DELLA MIA BAMBINA di Umberto SABA
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RITRATTO DELLA MIA BAMBINA La mia bambina con la palla in mano, Il tema Protagonista della poesia è la piccola figlia di Saba paragonata a delicate immagini (parvenze) della natura. Analisi del testo E' un ricordo. Di un giorno estivo, in cui la figlia, fermando il gioco con la palla, gli disse, con tono naturale e dolcissimo insieme, che quel giorno voleva uscire con lui. Era un giorno d’estate e la bambina indossava un vestitino leggero azzurro come i suoi occhi (e come quelli del padre e del nonno) e il cielo. Il poeta, colpito dalla richiesta, si mise a pensare a quali elementi della natura poteva "assomigliare" la sua bambina. Le immagini hanno tutte in comune l'idea della leggerezza e della mutevolezza: la schiuma marina, le nubi che si formano e si dissolvono nel cielo e ad altre cose leggere e vaganti. Il poeta scrisse questo Ritratto nel 1920, in un momento di particolare serenità che si traduce formalmente in una felice "leggerezza" di linguaggio. Saba non scrive figlia ma bambina, e tanto i sostantivi che gli aggettivi usati sono tra i più dolci della lingua italiana. Parafrasi Mia figlia, venendo verso di me con la palla in mano e i suoi due occhi grandi e azzurri come il cielo e il leggero vestito estivo che indossava, mi disse: "Babbo (è importante sottolineare la parola Babbo al posto della parola Padre) oggi voglio uscire con te (il gesto sorprende e in un certo senso commuove il poeta).Intanto io dicevo dentro di me, io so bene di tante cose che si ammirano a questo mondo a quali posso assomigliare la mia bambina. Di sicuro alla schiuma del mare che biancheggia sulle onde (che si forma e poi sbiadisce), alla scia di fumo che esce dai tetti e sembra azzurra sul cielo e il vento disperde (la posso assomigliare) anche alle nubi che non provano sentimento e alle cose che hanno la leggerezza a la mutevolezza. FIGURE : Colore del cielo: perifrasi Pagina creata a gennaio 1998.
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