LO STRUMENTO SUONATO DALLE DONNE
E' proprio vero, quando ci troviamo davanti ad un qualcuno/a o un qualcosa che ci attrae o ci piace non ci chiediamo assolutamente nulla, ci accompagniamo attratti a questo o a quella, prendiamo un po' di questo, un po' di quello e forse anche di quest'altro. Insomma ci lasciamo sempre trasportare da quello che ci capita sotto gli occhi, afferriamo sempre quella cosa che ci passa sotto il naso, a volte siamo anche fortunati perché il bello e il buono il più delle volte scacciano il brutto e il cattivo che hanno l'ardire di attraversare la nostra strada, ma questo conta poco. Il fatto e' che non "scegliamo necessariamente quello che vogliamo ma quello che è interessante e più lo guardiamo, più diventa irresistibile". Facciamo un esempio. Ci troviamo in un grande sala, si festeggia e sui tavoli, imbanditi con pietanze le più varie, volgiamo lo sguardo su tutto ciò che la nostra visione può comprendere, cogli occhi insomma mangiamo di tutto e non ci chiediamo mai "di che cosa ho fame o che cosa desidero fortemente". Ecco ci sono molti, moltissimi di noi che hanno questo comportamento e altrettanti che questo comportamento l'hanno per tutta la vita, immodificabile nel tempo. Forse potremmo anche giustificare questo comportamento in quanto nella natura dell'essere, ma fino ad un certo punto e non dico fino ad una certa età perché dovremmo porre dei tempi di crescita e allora ogni spiegazione diventa più difficile e per il discorso che ci accingiamo a fare ci porterebbe lontani. Allora qual è il punto? Il punto sta che siamo abituati a guardare fuori, all'esterno e con difficoltà e forse mai o superficialmente ci avventuriamo nell'interno, nel dentro ove anche qua possiamo trovare di tutto e dunque anche qua possiamo guardare tutto e porci la domanda "credo di volere...si' ecco cosa voglio veramente". Trasferiamo ora i concetti su espressi nel campo delle relazioni in genere e in quelle amorose in particolare. Iniziamo col dire con l'analista Clarissa Pinkola Estés che "un amore, un amante non può essere scelto al self-service, ma per un ardente desiderio dell'anima" e "spesso invece scegliamo qualcuno/a che ci sta davanti soltanto perché ci fa venire l'acquolina in bocca", un po' come facciamo con il cibo che ci passa davanti. Cerchiamo di spiegare questa affermazione. Soddisfare "la fame dell'anima-Se'" è proprio quello che difficilmente facciamo e se questo non facciamo allora si potrebbe spiegare il motivo per cui molte relazioni amorose che soddisfano invece "la fame del corpo " non superano mai la barriera della superficialità e della...banalità e perciò sono destinate a finire quanto prima. L'amante, colui che ama, che sa amare, abita nell'anima, la' ha le sue radici che danno linfa, vitalità, energia, ogni giorno, ogni notte, ogni ora del giorno e della notte e perciò, nutriti dall'amore, ogni nostra azione o comportamento e' illuminato dalla sua luce. Là, nell'anima bisogna affondare lo sguardo allorquando incontriamo altri occhi e chiederci "di chi ho fame o chi desidero fortemente" e perciò bisogna ascoltare la voce dell'intuito che è poi quello della "donna selvaggia" e che forse appartiene, non credo però in modo esclusivo o non lo voglio credere, soltanto alle donne. Allora qual è lo strumento suonato dalle donne? E' forse diverso da quello usato dagli uomini? Una cosa però è certa, esistono profonde differenze, non solo anatomiche, tra le donne e gli uomini. Le donne guardano di più e meglio degli uomini il dentro e dal dentro guidate plasmano il fuori, gli uomini guardano di più e meglio delle donne il fuori e dal fuori guidati coprono il dentro. Gli uomini proiettano il loro vissuto sulle donne e le tormentano sino a stancarle, le donne introiettano il vissuto degli uomini e lo contengono sino ad abbracciarlo e amarlo. Eppure donne e uomini si incontrano, si fermano, si guardano, si abbracciano, si stringono, si comprendono, urlano anche, soffrono pure e...si amano, forse, o fingono di amarsi, forse. Comunque sia bisognerebbe comprendere che in ogni relazione, anche in quella amorosa, una cosa e' della massima importanza: "non permettere a nessuno di reprimere le vostre vivide energie, cioè le vostre opinioni, i vostri pensieri, le vostre idee, i vostri valori, la vostra morale, i vostri ideali". Allora giù la maschera e auguriamoci che uomini e donne suonino un solo stesso strumento che poi è quello che solo l'amore sa suonare così bene da elevare sia uomini che donne e portarli in quel paradiso ove insieme, indistruttibili, vivono corpo e anima.