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A LA STAGION CHE ‘L MONDO FOGLIA E FIORA | |
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A LA STAGION CHE ‘L MONDO FOGLIA E FIORA
Compiuta Donzella (scuola Toscana)
A la stagion che ‘l mondo foglia e fiora
acresce gioia a tutti fin’amanti,
e vanno insieme a li giardini alora
che gli auscelletti fanno dolzi canti;
la franca gente tutta s’inamora,
e di servir ciascun tragges’inanti,
ed ogni damigella in gioia dimora;
e me, n’abondan marrimenti e pianti.
Ca lo mio padre m’ha messa ‘n errore,
e tenemi sovente in forte doglia:
donar mi vole a mia forza segnore,
ed io di ciò non ho disìo né voglia,
e ‘n gran tormento vivo a tutte l’ore;
però non mi ralegra fior né foglia.
Parafrasi:
La primavera è la stagione in cui il mondo si ricopre di foglie e di fiori.
cresce la gioia di tutti gli amanti capaci di amore cortese, vanno nei giardini
nell'ora in cui gli uccellini fanno dolci canti.
Tutta la gente nobile d'animo si innamora, e tutti si offrono al servizio
d'amore, ed ogni damigella aspetta con gioia.
Io invece,sono sommersa da afflizioni e pianti.
Perchè mio padre mi ha messa in una situazione di sofferenza e di smarrimento.
Mi tiene sempre in una situazione di grande dolore: vuole darmi marito contro
mio desiderio
E io di subire ciò, non ne ho voglia...è per me un gran tormento, vivo durante
tutto giorno..
perciò non mi rallegrano, né fiori né foglie.
· Il sonetto, di linea elegante e di rara intimità, memorabile per
l’incipit folgorante, che delinea una delicata figura di giovane sensibile e
romantica, sembra scaturire direttamente dal repertorio popolare dei "contrasti"
e delle "malmaritate". Sviluppa, infatti, il lamento di una ragazza che,
forzatamente promessa sposa dal padre, in dissonanza tra il bel tempo e il
tormento soggettivo, si sente incapace di condividere le gioie primaverili.
· L’amore, se è tale, deve procurare gioia e felicità, non smarrimenti, pianto e tristezza.
· Grazia espressiva ed originalità confluiscono in questi versi che lamentano la diversità e la dolorosa impotenza della poetessa che, proprio nella stagione festosa della primavera, quando tutti i giovani sono lieti d’innamorarsi, partecipi del risveglio della natura, è invece assalita dalla cupa malinconia