D'ANNUNZIO : IL PANISMO DANNUNZIANO
Il Panismo (detto anche sentimento panico della
natura) è una percezione molto profonda del mondo esterno (soprattutto paesaggi
naturali) che crea una fusione tra l'elemento naturale e quello più
specificatamente umano. E' la tensione a identificarsi con le forze naturali e a
fondersi con esse istintivamente.
Quello di D'Annunzio consiste nel considerare la natura come un'entità viva e
movimento continuo.
Con questa entità l'uomo deve fondersi e stabilire un contatto intenso, fino ad
immergersi nel suo ritmo vitale; uomo e mondo si uniscono e entrano direttamente
in contatto.
Egli cerca una fusione dei sensi e dell'animo con le forze della vita,
accogliendo in sé e rivivendo l'esistenza molteplice della natura, con piena
adesione fisica, prima ancora che spirituale. E' questo il "panismo
dannunziano", quel sentimento di unione con il tutto, che ritroviamo in tutte le
poesie più belle di D'Annunzio, in cui riesce ad aderire con tutti i sensi e con
tutta la sua vitalità alla natura, s'immerge in essa e si confonde con questa
stessa.
Esempio classico di metamorfosi panica: "la pioggia nel pineto" in cui si compie
la completa fusione della donna (Ermione) con la natura.