FIABE DI HANS CHRISTIAN ANDERSEN


HOME PAGE NARRATIVA RACCONTI FIABE

IL BRUTTO ANATROCCOLO

Il brutto anatroccolo

 

di Hans Christian Andersen

La mamma anatra quel d� era  felice perch� le uova si stavano schiudendo una dopo l�altra.

I piccoli anatroccoli uscivano e zampettavano intorno alla mamma, per� c�era un uovo, il pi� grande di tutti, che non si decideva a schiudersi, mamma anatra allora torn� a covare quell�uovo fino a che non si schiuse.

Con molta sorpresa, vide che l�anatroccolo era pi� grande degli altri e di colore grigio�insomma era proprio brutto.

L�anatra pens� ad un brutto scherzo giocatole dalla massaia, a dire il vero pensava che quello fosse un tacchino, per� l�unico modo per togliersi i dubbi era vedere il comportamento di quello strano pulcino nell�acqua.

L�anatra, condusse la sua nidiata allo stagno, ma mentre i piccoli cominciarono a nuotare, il brutto anatroccolo si dimostr� il pi� abile ed il pi� sicuro di tutti.

La mamma lo guard� e sospir� rassegnata: �Peccato che sia cos� brutto�, ma per questo motivo, sent� di volergli ancora pi� bene e con il becco gli fece una carezza.

Radun� i suoi piccoli e disse loro che li avrebbe condotti a conoscere la loro regina quindi si raccomand� a che mantenessero un comportamento educato e rispettoso.

Alla corte della regina, tutte le damigelle cominciarono a deridere il brutto anatroccolo, il quale, preso dallo sconforto, scapp� e si and� a rifugiare nella palude delle anatre selvatiche, ma anche qui la vita fu difficile, decise allora di scappare nuovamente e corse tanto fino ad arrivare in un bosco dove scorse una capanna abitata da una vecchietta, un gatto ed una gallina.

La vecchietta gli offr� ospitalit�, ma il gatto e la gallina non furono per nulla contenti.

Il poverino, dopo aver subito ogni sorta di angheria decise di andarsene, con grande soddisfazione del gatto e della gallina.

Il brutto anatroccolo continuava a vagare senza sapere dove andare, una sera mentre il sole stava per tramontando, vide uno stormo di bellissimi uccelli bianchi e pens� tristemente che anche a lui sarebbe piaciuto essere cos�.

L�inverno era arrivato e l�anatroccolo un giorno non ebbe pi� la forza di nuotare, faceva troppo freddo, e certo sarebbe morto se un contadino non lo avesse visto e non lo avesse portato a casa.

Nella sua nuova abitazione l�anatroccolo trov� tanti bambini che per�, come spesso accade, lo avevano scambiato per un giocattolo, fu cos� che una volta l�animaletto cadde nel secchio del latte, un�altra volta nel sacco della farina.

Non ne poteva proprio pi�, riusc� a nascondersi, ed a scappare.

Nel fare questo per�, si accorse che le sue ali si erano irrobustite, le sue penne erano pi� bianche.

Riusc� a nascondersi nella neve in modo da riuscire a sfuggire alle ricerche dei suoi persecutori.

In qualche modo riusc� a sopravvivere nascosto nel bosco fino a primavera, ma a primavera spalanc� le ali e spicc� il volo. Sotto di s� vide un laghetto dove nuotavano dei cigni maestosi. L�anatroccolo sospir� pensando che anche i cigni lo avrebbero maltrattato, e decise di volare in mezzo a loro.

Con un largo volo si pos� sull�acqua ed i cigni si avvicinarono a lui gridando; il brutto anatroccolo spaventato abbass� la testa, si preparava a morire, ma nel fare questo, vide la sua immagine riflessa nell�acqua e con grande stupore vide che non era pi� un brutto anatroccolo, ma si era trasformato in un bellissimo cigno, bianchissimo, attorno al quale si erano radunati tutti i suoi simili facendogli mille feste.

All�istante cap� tutto:era nato s� in un nido di anatre, ma da un uovo di cigno.

Il brutto pulcino grigiastro, tozzo, disprezzato e maltrattato da tutti si era trasformato in uno splendido animale che dava lustro al laghetto nel quale viveva.

 

 


 



Classifica di siti - Iscrivete il vostro!


Informativa Privacy Cookie Policy
- � POESIA E NARRATIVA -