LA LEGGENDA DELL'ESTATE DI S. MARTINO
HOME PAGE DIDATTICA SCUOLA POESIE RAGAZZI COMMENTI POESIE FAMOSE MITI E LEGGENDE
LA LEGGENDA Dell'estate di S.Martino
LA LEGGENDA
�DELL�ESTATE� DI SAN MARTINO.
Il santo San
Martino � celebrato come il protettore dei pellegrini, dei viandanti di un
tempo, ed in alcuni casi la giornata in cui si festeggia il santo, diventa un
giorno di festa per i camionisti, i viandanti di oggi. Per capire quest`antica
festa che si celebra l`11 novembre bisogna ricordare la vita del santo e la
famosa leggenda che si lega al suo nome. La leggenda cos� dice : �Un giorno
d`autunno, l�11 novembre probabilmente, mentre usciva a cavallo da una delle
porte della citt� francese di Amiens, dove viveva, vide un povero, mezzo nudo e
tremante per il freddo. Martino si impietos� e sguain� la spada, tagli� il suo
bel mantello di lana e ne diede la met� al povero. Immediatamente il sole si
mise a scaldare come in estate. Per questo motivo, si chiama l`estate di San
Martino quel periodo agli inizi di novembre in cui spesso accade che la
temperatura si faccia pi� mite�. In effetti la tradizione vuole che, pi� per una
logica legata a ragioni meteo climatiche, che per credenze popolari, il giorno
di San Martino � quasi ogni anno una bella giornata di sole negli ultimi secoli
sfruttata dalle famiglie contadine, per traslocare le aziende a termine della
stagione agricola, secondo le regole della mezzadria. Questa usanza si �
consolidata, a tal punto che nel lessico dialettale di provincia, il trasloco
viene detto �san martino�. San Martino di Tours nacque intorno al 317 D.C ed � stato
uno dei primi santi non martiri della Chiesa Cattolica. Figlio di un tribuno
della legione, rivestiva la carica di "circitor" nella Gallia, dove visse
l'esperienza che cambi� per sempre la sua vita e lo consegn� alla storia, alla
leggenda e alla santit�.
La leggenda narra che San Martino, una notte, mentre ispezionava i posti di
guardia, incontr� un misterioso mendicante, il quale non avendo che pochi
stracci addosso, era preda del freddo intenso. Cos�, il nobile Martino si
dispiacque per quel poveraccio e gli offr� met� del suo caldo mantello militare,
tagliandolo con la spada. Martino, militare romano non cristiano, and� a
riposarsi e quella notte sogn� Ges� che, vestito del suo mantello, raccontava
agli angeli del soldato Martino che lo aveva riparato col suo mantello. Se
questo sogno lo aveva profondamente impressionato, si pu� immaginare cosa prov�
San Martino quando trov�, al risveglio, il suo mantello completamente integro.
San Martino, dopo la mistica esperienza, si convert�, fu battezzato e dopo
vent'anni di carriera militare, divenne Vescovo di Tours, dove acclamato dai
suoi cittadini, prosegu� umilmente fino alla morte la sua opera pastorale. Il
suo mantello miracoloso divenne reliquia e fu conservata dai Re Merovingi. Da
allora chi conservava il mantello corto, detto appunto "Cappella", venne
definito cappellano.
La leggenda di San Martino ha ispirato quella che molti conoscono come l'estate
di San Martino, cio� quella diffusa presenza di bel tempo, che nei giorni
intorno alla prima decade di Novembre, caratterizza il clima, dovuta, secondo la
leggenda, alla volont� di Dio per ricordare il nobile gesto del Santo.
La Festa di San Martino celebrata l'11 Novembre, giorno della sepoltura del
Santo, � vissuta in vari modi, in Germania ad esempio d� inizio alle Feste di
Natale, per la quale i bambini organizzano una processione con le lanterne e
recitano una filastrocca propiziatrice. In Italia la Festa di San Martino fa
rima con festa del vino, infatti, l'11 Novembre viene "battezzato" il vino
novello durante allegri banchetti, accompagnato da carne, castagne arrosto e
frutti di stagione.
La festa dei cornuti, � poi, una delle pi� curiose tradizioni associate alla
festa di San Martino. Alcuni studiosi ritengono che questa derivi dal fatto che
nel medio evo si svolgevano, in quel periodo dell'anno feste e fiere di animali
con le corna. Altri, invece, la associano al potere rappresentato dai copricapo
a forma di corna, come le corone o le mitre dei vescovi.