Sognato per l'inverno a... lei
RIMBAUD
Andremo, d'inverno, in un vagoncino rosa
con tanti cuscini blu.
Sar� dolce. Un nido di baci folli posa
nei cantucci molli. Tu
chiuderai gli occhi, per non vedere dai vetri
smorfiare l'ombre delle sere,
la plebaglia di d�moni e di lupi tetri,
mostruosit� arcigne e nere.
Poi la tua guancia graffiare si sentir�...
un bacetto, un ragno matto, ti correr�
sul collo... Intanto
tu mi dirai: "Cerca! ", chinando a me la testa
- prenderemo tempo a scovare quella bestia
- che viaggia cos� tanto...
LA Maliziosa
Nella sala da pranzo bruna, profumata
D�un sentore di frutta e di vernice, prendo
Comodamente un piatto di non so qual pietanza
Belga, e mi lascio andare dentro alla sedia immensa.
Mangiando, lieto e calmo, ascolto l�orologio.
Si apre con un colpo di vento la cucina,
- Ed ecco venire, chiss� perch�, la serva,
Spettinata con arte, scialle sfatto,
E con ditino incerto sfiorandosi una guancia,
Velluto biancorosa di pesca, e atteggiando
A smorfia quella sua bocca infantile,
Per meglio accomodarmi dispone intorno i piatti;
- E poi, cos�, � ma si, voleva un bacio,-
Pian piano: �Senti, dice, ho una freddo alla guancia��
La stella piange rosa in seno alle tue orecchie
La stella piange rosa in seno alle tue orecchie,
L'infinito rotola bianco dalla nuca alle reni
Il mare ingemma fulvo le tue mamme vermiglie
L'Uomo d� sangue nero al tuo fianco sovrano.
GIOVANI SPOSI
La camera � aperta al cielo azzurro turchino;
non c'� posto: cofanetti e madie!
Fuori il muro � coperto di aristolochie
ove vibrano le gengive dei folietti.
Son davvero intrighi di geni questa spesa
e questi disordini vani! � la fata africana
che fornisce la mora e le reticelle negli angoli.
Parecchie entrano, madrine scontente,
con lembi di luce negli armadi, poi vi rimangono!
la coppia s'assenta poco seriamente
e non si combina nulla.
Lo sposo � soppiantato dal vento,
durante la sua assenza, qui, di continuo.
Perfino spiriti delle acque, malefici,
entrano e vagano tra le sfere dell'alcova.
Nella notte amica, oh, la luna di miele
raccoglier� il loro sorriso e riempir�
di mille strisce di rame il cielo.
Poi avranno da fare col topolino maligno.
- Se non arriva un pallido fuoco fatuo,
come una fucilata, dopo i vespri.
O santi e bianchi spettri di Betlemme,
incantate piuttosto l'azzurro della loro finestra!