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PROLOGO DE IL MORGANTE
( Poema epico-cavalleresco in ottava rima)
1 In principio era il Verbo appresso a Dio,
ed era Iddio il Verbo e �l Verbo Lui:
questo era nel principio, al parer mio,
e nulla si pu� far sanza Costui.
Per�, giusto Signor benigno e pio,
mandami solo un degli angel tui,
che m�accompagni e rechimi a memoria
una famosa, antica e degna storia.
2 E tu, Vergine, figlia e madre e sposa
di quel Signor che ti d�tte la chiave
del Cielo e dell�abisso e d�ogni cosa
quel d� che Gabriel tuo ti disse �Ave�,
perch� tu se� de� tuoi servi pietosa,
con dolce rime e stil grato e soave
aiuta i versi miei benignamente
e �nsino al fine allumina la mente.
3 Era nel tempo quando Filomena
con la sorella si lamenta e plora,
ch� si ricorda di sua antica pena,
e pe� boschetti le ninfe innamora,
e Febo il carro temperato mena,
ch� �l suo Fetonte l�ammaestra ancora,
ed appariva appunto all�orizonte,
tal che Titon si graffiava la fronte,
4 quand�io varai la mia barchetta prima
per obedir chi sempre obedir debbe
la mente, e faticarsi in prosa e in rima,
e del mio Carlo imperador m�increbbe;
ch� so quanti la penna ha posti in cima,
che tutti la sua gloria prevarrebbe:
� stata questa istoria, a quel ch�io veggio,
di Carlo, male intesa e scritta peggio.
In particolare la prima strofa riecheggia l'invocazione
agli dei ( i classici) a Dio ( di Dante) di rigore in ogni poema. Anche lui
quindi invoca Dio che � Verbo( cos� comincia la Bibbia )ma soprattutto gli
chiede di inviargli un angelo che faccia il lavoro al posto suo.
Nella seconda strofa il Pulci prende l'avvio dall'imitazione della famosa
preghiera di S.Bernardo alla Vergine a cui Dio ha dato il potere di comandare
dappertutto quando l'arcangelo Gabriele le annunci� la maternit�, a lei chiede
di illuminare la mente come sempre fa dante.
Nella terza strofa c�� il riferimento ad Ovidio con la storia di Filomena
violentata dal cognato Tereo e vendicata dalla sorella Procne .Gli dei
trasformarono le donne in usignolo e rondine. Nella Circonlocuzione, che indica la primavera, il Pulci si
sforza di elevare il testo con un linguaggio complesso.Il poeta informa sulla
stagione in cui a iniziato a scrivere l�opera e dichiara che tratter� le imprese
di C. Magno.
IV strofa: Con la barchetta della sua poesia(riferimento dantesco) vuole
alludere all�impresa letteraria che sta per iniziare per accontentare Lucrezia
Tornabuoni, moglie di Cosimo dei Medici, e madre di Lorenzo, che avrebbe appunto
commissionato il poema; gli � dispiaciuto che la storia di Carlo imperatore sia
stata raccontata cos� male da tanti scrittori, perci� ha deciso di scriverla
lui.