D'ANNUNZIO : IL VENTO SCRIVE

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IL VENTO SCRIVE

D’ANNUNZIO

 

Su la docile sabbia il vento scrive
con le penne dell'ala; e in sua favella
parlano i segni per le bianche rive.

Ma, quando il sol declina, d'ogni nota
ombra lene si crea, d'ogni ondicella,
quasi di ciglia su soave gota.

E par che nell'immenso arido viso
della pioggia s'immilli il tuo sorriso.

 

Il Vento Scrive è uno degli undici madrigali dedicati all'estate di Alcione, formato da due terzine di endecasillabi e da un distico a rima baciata.

Lo sguardo del poeta si concentra su dati concreti della realtà esterna che si trasfigura subito in chiave analogica.
Il vento, paragonato ad un Dio con le ali, scrive sulla sabbia e i segni lasciati dal vento sulla sabbia sono come le parole da lui scritte in una sua lingua particolare.
Quando il Sole scende verso l'orizzonte da ognuno dei segni, da ogni piccola ondulazione lasciata dal vento sulla spiaggia, par di vedere un'ombra lieve, ed il movimento delle ombre ricorda quello delle ciglia su un viso soave di donna.
E sembra che ovunque si  riproduca infinite volte (quante le gocce della pioggia) il  sorriso della donna amata.

FIGURE RETORICHE E DI SUONO:

- Sono la personificazione "il vento scrive con le penne dell'ala"
-la similitudine "quasi di ciglia su soave gota" e infinene "s'immilli il to sorriso"

- giochi di rime e assonanze.

 



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