L’Ironia manzoniana
L’ironia è sempre presente nei “Promessi Sposi” ridicolozzando personaggi e situazioni, ma nello stesso tempo Manzoni ci permette di compatirne la sorte . Lo scrittore ha toni di condanna soprattutto per personaggi d’autorità, sia politiche che religiose , fa scaturire, invece, un sorriso di comprensione quando la situazione comica interessa persone socialmente più umili, soprattutto don Abbondio .
L’ironia nei Promessi sposi è molto spesso implicita nel linguaggio espressivo che il Manzoni dà ai suoi eroi : un esempio è nel 1º capitolo quando descrive la guarnigione spagnola parlando dei soldati che “insegnavan la modestia alle fanciulle e alle donne del paese”, o “ accarezzavan di tempo in tempo le spalle a qualche marito, a qualche padre”. Queste espressioni scatenano poi la riflessione sugli abusi subiti dalle persone umili .
Manzoni, per finire, quando sussistono cambiamenti di situazioni, produce nel personaggio un cambio del registro linguistico : il capitano di giustizia usa parole pacate per calmare la folla inferocita ,poi le si scaglia contro chiamandola “ canaglia”, dopo aver ricevuto un sassolino in testa.