IL NEMICO
La mia giovinezza non fu che una oscura tempesta,
traversata qua e l� da soli risplendenti;
tuono e pioggia l'hanno talmente devastata
che non rimane nel mio giardino altro che qualche fiore vermiglio.
Ecco, ho toccato ormai l'autunno delle idee,
� ora di ricorrere al badile e al rastrello
per rimettere a nuovo le terre inondate
in cui l'acqua ha aperto buchi larghi come tombe.
E chiss� se i fiori nuovi che vado sognando troveranno,
in un terreno lavato come un greto,
il mistico alimento cui attingere forza...
O dolore, o dolore, il Tempo si mangia la vita
e l'oscuro Nemico che ci divora il cuore
cresce e si fortifica del sangue che perdiamo.
La lirica descrive gli effetti devastanti del tempo sulla vita del poeta.Baudelaire esprime una concezione negativa del tempo , che passa crudele divorandoci e noi non possiamo far niente. Si tratta della percezione del vuoto dell�esistenza senza comprenderne mai il significato. IL poeta ricorre ad una serie di metafore che lo fanno vedere nella veste di un giardiniere ; egli infatti concepisce la vita come un giardino, in passato ricco di frutti ed ora sterile e desolato. Il tempo trascorso ha devastato la sua anima, quindi bisogna metterla a posto facendo crescere nuovi fiori, cio� ritrovare la gioia di vivere e di scrivere, ricreare ancora la bellezza che d� voce ai moti del cuore.L�esclamazione che chiude il sonetto esprime lo slancio disperato di un uomo consapevole che i suoi sforzi sono insidiati da un nemico : la noia , che ne consuma il cuora.