Cordova
Cordova
Lontana e sola.
Cavallina nera, grande luna,
e olive nella mia bisaccia.
Pur conoscendo le strade
mai pi� arriver� a Cordova.
Nel piano, nel vento
cavallina nera, luna rossa.
La morte mi sta guardando
dalle torri di Cordova.
Ahi, che strada lunga!
Ahi, la mia brava cavalla!
Ahi, che la morte mi attende
prima di giungere a Cordova!
Cordova,
lontana e sola.
La notte non vuole venire
La notte non vuole venire
perch� tu non venga
e io non possa andare.
Ma io andr�
bench� un sole di scorpioni mi mangi la testa.
Ma tu verrai
con la lingua bruciata dalla pioggia di sale.
Il giorno non vuole venire
perch� tu non venga
e io non possa andare.
Ma io andr�
portando ai rospi il mio garofano morsicato.
Ma tu verrai
nelle cupe cloache dell'oscurit�.
N� la notte n� il giorno non vogliono venire
perch� io muoia per te
e tu per me.
GARCIA LORCA
Come son pesanti i giorni,
A nessun fuoco posso riscaldarmi,
non mi ride ormai nessun sole,
tutto � vuoto,
tutto � freddo e senza piet�,
ed anche le care limpide stelle
mi guardano senza conforto,
da quando ho appreso nel mio cuore,
che anche l'amore pu� morire.
Federico Garcia Lorca
Giaccio da solo nella casa silenziosa,
la lampada � spenta,
e stendo pian piano le mie mani
per afferrare le tue,
e lentamente spingo la mia fervente bocca
verso di te e bacio me fino a stancarmi e ferirmi
- e all'improvviso son sveglio,
ed intorno a me la fredda notte tace,
luccica nella finestra una limpida stella -
o tu, dove sono i tuoi capelli biondi,
dov'� la tua dolce bocca?
Ora bevo in ogni piacere la sofferenza
e veleno in ogni vino;
mai avrei immaginato che fosse tanto amaro
essere solo
essere solo e senza di te!
Federico Garcia Lorca
***
POTESSERO LE MIE MANI SFOGLIARE
Potessero le mie mani sfogliare
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
pi� lontano che mai.
Pi� lontano di tutte le stelle
e pi� dolente della dolce pioggia.
T'amer� come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sar� tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
***
GARCIA LORCA
Vorrei sedermi vicino a te in silenzio,
ma non ne ho il coraggio: temo che
il mio cuore mi salga alle labbra.
Ecco perche' parlo stupidamente e nascondo
il mio cuore dietro le parole.
Tratto crudelmente il mio dolore per paura
che tu faccia lo stesso.
Il mio cuscino mi guarda di notte
con durezza come una pietra tombale;
non avevo mai immaginato che tanto amaro fosse
essere solo
e non essere adagiato nei tuoi capelli.
***
"Non e' il tuo amore che voglio
voglio soltanto saperti vicina
e che muta e silenziosa
di tanto in tanto, mi tenda la tua mano."
***
SERENATA
(Omaggio a Lope de Vega)
Lungo le rive del fiume
la notte si sta bagnando
e sui seni di Lolita
muoiono d'amore i rami.
Muoiono d'amore i rami.
La notte nuda
canta sui ponti di marzo.
Lolita lava il suo corpo
con acqua salmastra e nardi.
Muoiono d'amore i rami.
Luccica in alto sui tetti
la notte d'argento e d'anice.
Argento di rivi e specchi.
Anice di cosce candide.
Muoiono d'amore i rami.
***
GAELA III - DELL'AMORE DISPERATO
La notte non vuole arrivare
in modo che tu non arrivi,
e io non possa andare.
Ma io andr�,
anche con tempie rose da un sole di scorpioni.
Ma tu verrai
con la lingua bruciata dalla pioggia di sale.
Il giorno non vuole arrivare
in modo che tu non arrivi
e io non possa andare.
Ma io andr�
dando in consegna ai rospi il mio morso garofano.
Ma tu verrai
per le fosche cloache dell'oscurit�.
N� la notte n� il giorno vogliono arrivare
perch� per te io muoia
e tu muoia per me.
***
CASIDA IV - DELLA DONNA DISTESA
Vederti nuda rievoca la Terra,
la Terra liscia, sgombra di cavalli.
La Terra senza un giunco, forma pura
chiusa al futuro: limite d'argento.
Vederti nuda � capire l'ansia
della pioggia che cerca esile vita,
la febbre del mare dall'immenso volto
che non trova la luce della guancia.
Il sangue, risuonando nelle alcove,
giunger� con le spade sfolgoranti,
tu per� non saprai dove si celano
il cuore di rospo o la violetta.
Il tuo ventre una lotta di radici,
alba senza contorno le tue labbra.
Sotto le rose tiepide del letto
i morti gemono aspettando il turno.
***
SONETTO
Lungo spettro d'argento impietosito,
il vento della notte sospirante
la vecchia piaga apr� con mano grigia
e se ne and�, lasciandomi anelante.
Piaga d'amore, mi dar� la vita
versando luce pura e sangue eterno.
Crepa in cui Filomela ammutolita
avr� bosco, dolore e un nido tenero.
Ah, che dolce brusio nella mia testa!
Mi allungher� vicino al fiore semplice;
la tua bellezza ondeggia l� senz'anima.
E gialla diverr� l'acqua raminga,
mentre scorre il mio sangue nella macchia
odorosa e bagnata della riva.
***
SONETTO DEL DOLCE LAMENTO
Ho paura di perdere il prodigio
dei tuoi occhi di statua, e quella nota
che di notte depone sul mio viso
il tuo respiro, solitaria rosa.
Ho dolore a vedermi in questa sponda
albero senza rami: e pi� mi angoscia
non possedere fiore, polpa o argilla,
da dare al verme della mia agonia.
Se tu sei il mio nascosto tesoro,
se mi sei croce e spasimo bagnato,
se sono il cane e tu sei il mio signore,
non mi togliere ci� che ho conquistato
e le acque del tuo fiume siano adorne
di foglie del mio autunno stralunato.
***
L'AMORE DORME SUL PETTO DEL POETA
Tu mai potrai capire quanto ti amo
perch� in me dormi e resti addormentato.
Io ti nascondo in lacrime, braccato
da una voce di penetrante acciaio.
Norma che scuote insieme carne e stella
trapassa gi� il mio petto addolorato
e le fosche parole hanno addentato
le ali della tua anima severa.
Gruppo di gente salta nei giardini
e attende il corpo tuo, la mia agonia
su cavalli di luce e verdi crini.
Ma continua a dormire, vita mia,
Senti il mio sangue rotto nei violini!
Attento, ch� c'� ancora chi ci spia!