IL CONTE DI CARMAGNOLA MANZONI
1. S'ode a destra uno squillo di tromba;
2. A sinistra risponde uno squillo:
3. D'ambo i lati calpesto rimbomba
4. Da cavalli e da fanti il terren.
5. Quinci spunta per l'aria un vessillo;
6. Quindi un altro s'avanza spiegato:
7. Ecco appare un drappello schierato;
8. Ecco un altro che incontro gli vien.
9. Gi� di mezzo sparito � il terreno;
10. Gi� le spade rispingon le spade;
11. L'un dell'altro le immerge nel seno;
12. Gronda il sangue; raddoppia il ferir. -
13. -Chi son essi? Alle belle contrade
14. Qual ne venne straniero a far guerra
15. Qual � quei che ha giurato la terra
16. Dove nacque far salva, o morir? -
17. -D'una terra son tutti: un linguaggio
18. Parlan tutti: fratelli li dice
19. Lo straniero: il comune lignaggio
20. A ognun d'essi dal volto traspar.
21. Questa terra fu a tutti nudrice,
22. Questa terra di sangue ora intrisa,
23. Che natura dall'altre ha divisa,
24. E ricinta con l'alpe e col mar.
25. -Ahi! Qual d'essi il sacrilego brando
26. Trasse il primo il fratello a ferire?
27. Oh terror! Del conflitto esecrando
28. La cagione esecranda qual �?
29. -Non la sanno: a dar morte, a morire
30. Qui senz'ira ognun d'essi � venuto;
31. E venduto ad un duce venduto,
32. Con lui pugna, e non chiede il perch�.
33. -Ahi sventura! Ma spose non hanno,
34. Non han madri gli stolti guerrieri?
35. Perch� tutte i lor cari non vanno
36. Dall'ignobile campo a strappar?
37. E i vegliardi che ai casti pensieri
38. Della tomba gi� schiudon la mente,
39. Ch� non tentan la turba furente
40. Con prudenti parole placar? -
41. -Come assiso talvolta il villano
42. Sulla porta del cheto abituro
43. Segna il nembo che scende lontano
44. Sopra i campi che arati ei non ha;
45. Cos� udresti ciascun che sicuro
46. Vede lungi le armate coorti,
47. Raccontar le migliaja de' morti,
48. E la pi�ta dell'arse citt�.
49. L�, pendenti dal labbro materno
50. Vedi i figli che imparano intenti
51. A distinguer con nomi di scherno
52. Quei che andranno ad uccidere un d�;
53. Qui le donne alle veglie lucenti
54. De' monili far pompa e de' cinti,
55. Che alle donne diserte de' vinti
56. Il marito o l'amante rap�. -
57. -Ahi sventura! sventura! sventura!
58. Gi� la terra � coperta d'uccisi;
59. Tutta � sangue la vasta pianura;
60. Cresce il grido, raddoppia il furor.
61. Ma negli ordini manchi e divisi
62. Mal si regge, gi� cede una schiera;
63. Gi� nel volgo che vincer dispera,
64. Della vita rinasce l'amor.
65. Come il grano lanciato dal pieno
66. Ventilabro nell'aria si spande;
67. Tale intorno per l'ampio terreno
68. Si sparpagliano i vinti guerrier.
69. Ma improvvise terribili bande
70. Ai fuggenti s'affaccian sul calle;
71. Ma si senton pi� presso alle spalle
72. Scalpitare il temuto destrier.
73. Cadon trepidi a pi� dei nemici,
74. Rendon l'arme, si danno prigioni:
75. Il clamor delle turbe vittrici
76. Copre i lai del tapino che muor.
77. Un corriero � salito in arcioni;
78. Prende un foglio, il ripone, s'avvia,
79. Sferza, sprona, divora la via
80. Ogni villa si desta al romor.
81. Perch� tutti sul pesto cammino
82. Dalle case, dai campi accorrete?
83. Ognun chiede con ansia al vicino,
84. Che gioconda novella rec�?
85. Donde ei venga, infelici, il sapete,
86. E sperate che gioja favelli?
87. I fratelli hanno ucciso i fratelli:
88. Questa orrenda novella vi do.
89. Odo intorno festevoli gridi;
90. S'orna il tempio, e risuona del canto;
91. Gi� s'innalzan dai cori omicidi
92. Grazie ed inni che abbomina il ciel. -
93. Gi� dal cerchio dell'alpi frattanto
94. Lo straniero gli sguardi rivolve;
95. Vede i forti che mordon la polve,
96. E li conta con gioja crudel.
97. Affrettatevi, empite le schiere,
98. Sospendete i trionfi ed i giuochi,
99. Ritornate alle vostre bandiere:
100. Lo straniero discende; egli � qui.
101. Vincitor! Siete deboli e pochi?
102. Ma per questo a sfidarvi ei discende;
103. E voglioso a quei campi v'attende
104. Dove il vostro fratello per�. -
105. Tu che angusta a' tuoi figli parevi,
106. Tu che in pace nutrirli non sai,
107. Fatal terra, gli estrani ricevi:
108. Tal giudicio comincia per te.
109. Un nemico che offeso non hai
110. A tue mense insultando s'asside;
111. Degli stolti le spoglie divide;
112. Toglie il brando di mano a' tuoi Re.
113. Stolto anch'esso! Beata fu mai
114. Gente alcuna per sangue ed oltraggio?
115. Solo al vinto non toccano i guai;
116. Torna in pianto dell'empio il gioir.
117. Ben talor nel superbo viaggio
118. Non l'abbatte l'eterna vendetta;
119. Ma lo segna; ma veglia ed aspetta;
120. Ma lo coglie all'estremo sospir.
121. Tutti fatti a sembianza d'un Solo;
122. Figli tutti d'un solo Riscatto,
123. In qual ora, in qual parte del suolo,
124. Trascorriamo quest'aura vital
125. Siam fratelli; siam stretti ad un patto:
126. Maledetto colui che l'infrange,
127. Che s'innalza sul fiacco che piange,
128. Che contrista uno spirto immortal!
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Le prime strofe vi � un procede a coppia dei versi costruiti in antitesi (ode/risponde; destra/sinistra) ad evidenziare l�esatta specularit� e intercambiabilit� dei due fronti nemici.
sparito = completamente coperto dalle due schiere che si stanno affrontando.
Qual � dei due l�esercito straniero venuto a portare guerra alle belle terre (d�Italia)? Quale quello che invece difende la propria terra, che ha giurato di salvare dall�invasione o morire? Gli uni e gli altri parlano lo stesso linguaggio e sono figli della stessa Terra Fratelli li dice lo straniero = per lo straniero sono entrambi figli della stessa patria. Lignaggio = origine
La natura ha separato l�Italia dalle altre nazioni con le alpi e il mare.
(Ma se sono fratelli) chi per primo os� trarre il sacrilego brando? Sacrilego brando = la spada sacrilega perch� diretta contro i propri fratelli. Cagione = la causa quei contendenti non hanno motivo di odiarsi e la cagione di quella guerra neppure la sanno
Pugna = combatte
Casti = sereni
Come il contadino seduto alla porta della sua tranquilla abitazione (Cheto abituro), segue con lo sguardo i segni della tempesta che sta per scatenarsi sui campi degli altri (che non ha arato lui), cos� potresti udire quelli che si sentono al sicuro (Sicuro) per il passaggio lontano degli eserciti raccontare i morti e le angosce (Pi�ta) delle citt� colpite dalla guerra (con indifferenza per la sorte altrui).
L� = tra gli sconfitti
Qui = tra i vincitori
Diserte = vedove
Ordini manchi e divisi = schieramenti decimati e dispersi
Volgo�amor = nei soldati che sentono vicina la sconfitta rinasce forte l�attaccamento alla vita.
Ventilabro = strumento utilizzato per separare il grano dalla pula
Ma� calle = ma sulla via della fuga si presentano di colpo le terribili frotte dei nemici poste in agguato.
Trepidi = tremanti
Vittrici = vittoriose I lai = lamenti
Foglio = che annuncia la vittoria Villa = paese Pesto = calpestato
Gioja favelli? = annunci un evento lieto?
Abbomina il ciel = il cielo aborrisce
Mordon la polve = cio� morti.
Vincitor = detto con amara ironia
Voglioso = sicuro di vincere
Tu Italia che ai romani (tuoi figli) sembravi confine troppo esiguo.
Giudicio = punizione
Se anche a volte la giustizia divina non lo colpisce e abbatte durante la sua vita (superbo viaggio) lo osserva e aspetta per raggiungerlo nel momento della morte.
Un solo = Dio Riscatto = l�incarnazione e passione di Cristo che con la sua morte ha riscattato l�umanit� In qual ora�vital =In qualunque momento e luogo trascorriamo la vita (aura vital). Fiacco = oppresso Spirto immortal = un altro uomo (eterno nello spirito).
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Tema: La prima tragedia Manzoniana � rappresentata dal conte di Carmagnola composta tra il 1816 ed il 1819. Vi si narrano le vicende del condottiero Francesco Bussone al servizio della repubblica di Venezia, vincitore della battaglia di Maclodio, ma poi accusato di tradimento (a causa della liberazione di alcuni prigionieri) e condannato a morte dal governo. Manzoni inneggia all'innocenza del Carmagnola innalzandolo ad eroe, a modello di guerriero generoso ed ambizioso. Il punto pi� alto di tutta la tragedia � costituito dal coro sulla battaglia di Maclodio. La battaglia vi appare come una strage irrazionale, e fratricida tra Veneziani e Milanesi. Tutta la prima met� della composizione � dedicata alla descrizione analitica della battaglia, parte da qui per elevare il suo disappunto e la sua condanna alle lotte fratricide della storia italiana, viste come la principale causa della servit� del nostro paese. Da qui si sviluppa poi la ripulsa di ogni forma di violenza in nome di una coscienza intimamente religiosa. Precedono la tragedia una Prefazione, in cui Manzoni rende conto degli assunti teorici alla base delle scelte compositive del dramma (in particolare della inosservanza delle regole di unit� di tempo e di luogo e del significato del coro). E brevi Notizie storiche.
Schema metrico: endecasillabo sciolto.
IL CORO: Una novit� singolare nelle tragedie manzoniane � data dalla presenza dei Cori, uno al termine del secondo atto del �Carmagnola� (�S'ode a destra uno squillo di tromba�) e due nell� �Adelchi. Questi cori non sono la riproposizione dei cori dell�antica tragedia greca, dai quali si differenziano nettamente, ma rappresentano come una pausa di raccoglimento durante lo svolgimento del dramma, un momento di riflessione sugli avvenimenti rappresentati, uno sforzo per penetrare nel significato pi� riposto delle vicende e trarne un insegnamento morale: � un mezzo per semplificare al lettore od allo spettatore la strada che conduce allo scopo morale che si ripropone l�Autore. |
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