BAUDELAIRE: Moesta et errabonda

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Moesta et errabonda

DI BAUDELAIRE

Dimmi, Agathe, qualche volta non ti vola via il cuore,

via dall'oceano nero dell'immonda citt�,

verso un diverso oceano acceso di splendore,

pi� chiaro, azzurro e fondo della verginit�?

Dimmi, Agathe, qualche volta non ti vola via il cuore?

 

Il mare, il vasto mare consola i nostri affanni!

Da qual demone ha avuto l'incarico sublime

di cullarci, arrochito cantante che accompagna

dei burberi venti l'organo smisurato?

Il mare, il vasto mare consola i nostri affanni!

 

Treno, portami via! rapiscimi, vascello!

Va' lontano! qui il fango dei nostri pianti � intriso.

- Non � vero che a volte il triste cuore

d'Agathe dice: Ai rimorsi, ai crimini, ai dolori,

treno, portami via, rapiscimi, vascello?

 

Ah! come sei lontano, paradiso d'odori

dove sotto l'azzurro non c'� che amore e gioia,

dove � degna d'amore ogni cosa che s'ama

e nel puro piacere annega il cuore!

Ah! come sei lontano, paradiso d'odori!

 

Ma il verde paradiso degli amori infantili,

le corse, i baci, i fiori raccolti, le canzoni,

i violini che vibrano di l� dalla collina

e a sera, sotto gli alberi, il vino nei boccali

- ma il verde paradiso degli amori infantili,

 

cos� innocente e colmo di piaceri furtivi,

gi� � pi� lontano dunque dell'India e della Cina?

Possiamo richiamarlo con i nostri lamenti,

pu� dargli nuova vita una voce argentina,

paradiso innocente di piaceri furtivi?

 

 

La poesia si incentra su una fondamentale opposizione: il "vero dell�oceano" dell�immonda citt� verso lo splendore dei mari tropicali, l�azzurro limpido del cielo.

La citt� appare come il luogo della colpa dell�impurit� e del vizio, dello spleen e del disgusto di vivere. Il desiderio del Poeta � proiettato a un "altrove" diverso, nel disperato bisogno di gioia vitale. Qui l�esotismo romantico nasce dal rifiuto della realt� moderna. Le sue laceranti contraddizioni che generano angoscia, cupa malinconia, depressione sembrano riassunte nella citt�, il cui vasto agglomerato sembra alludere all�accumulo di tutte le colpe dell�et� presunte .

Il color nero, che � il colore del male, dell�inferno, � attribuito all�oceano" cittadino.

La meta di questa evasione sono i profumati paradisi tropicali, assunti come simbolo di gioia innocente, ignara di ogni senso di colpa.

E� un mondo che ha l�innocenza dell�infanzia: per questo al sogno esotico si associa la nostalgia dell�Eden infantile e dei suoi amori ingenui. Ma come � proprio di ogni nostalgia, il recupero dell�innocenza � impossibile, come indicano le domande presenti nella poesia.

 

 


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